Ci lascia Gianfranco Lanci. L’ex manager di Lenovo e Acer aveva 69 anni

gianfranco lanci

Non è facile ritagliarsi in uno spazio di rilievo nel mondo della tecnologia. Non è facile raggiungere i vertici quando si ha in mano il passaporto italiano in un settore dominato da USA e Asia. Eppure, Gianfranco Lanci ci era riuscito. L’imprenditore, 69 anni, si è spento nelle scorse ore a causa delle complicazioni insorte dopo un’operazione alle vertebre, riporta il Corriere della Sera.

Nato a Torino il 26 settembre del 1954, dopo la Laurea in Ingegneria Civile al Politecnico, Gianfranco Lanci inizia la sua carriera con Texas Instruments. Per l’azienda con sede a Dallas, Lanci presta la sua opera come Country Manager diventando referente per il mercato italiano. Secondo le informazioni apparse sul corriere, negli anni ’80 è tra coloro che convincono i vertici della compagnia a tentare la strada dei Computer. Un percorso che si rivelerà poi fruttuoso: Texas Instruments, infatti, si piazzerà al terzo posto tra i più grandi distributori di PC portatili in Europa nel 1994.

Il salto di qualità avverrà tre anni dopo, nel 1997, quando convincerà TI a vendere la divisione PC alla Taiwanese Acer. L‘azienda asiatica poi, nel 2005, gli offrirà l’ufficio e il posto di Amministratore Delegato, carica che manterrà fino al 2011. Sotto la sua guida, Acer si conquista il secondo posto mondiale per vendite di PC per due anni di seguito: il 2009 e il 2010.

Poco tempo dopo un nuovo ‘trasloco’, questa volta in casa Lenovo. L’azienda cinese lo nomina prima responsabile per l’area EMEA (Europa e Medio Oriente) e poi Chief Operating Officer. In quella veste contribuisce all’acquisizione di Motorola, operazione che avrebbe permesso a Lenovo di entrare a gamba tesa nel florido mercato smartphone.

Negli ultimi anni, Gianfranco Lanci avev deciso di applicare le sue competenze in un tutt’altro settore: quello vitilvinicolo. Tra le Langhe e il Monferrato, sempre in Piemonte, la sua terra di origine, ha dato vita a una nuova attività che vanta una produzione annua stimabile in circa 700.000 bottiglie.

Fonte: Corriere della Sera