La Cina ha finalmente aperto le porte anche al mercato estero, rimuovendo la restrizione che impediva alle imprese del mercato videoludico di commercializzare i propri prodotti in Cina, e dopo l’arrivo di PS4 e Xbox One, anche i giochi pubblicati al di fuori della Cina potranno essere importati.
Non tutti i videogiochi potranno però entrare nel continente; il governo cinese ha infatti stilato una lista di punti che vanno obbligatoriamente rispettati affinché il gioco possa essere venduto. Ovviamente questa regola si applicherà anche ai contentuti espandibili e ai DLC pubblicati in seguito.
Ecco la lista dei contenuti che potrebbero essere bloccati in Cina:
- Gioco d’azzardo;
- Tutto ciò che violi la costituzione cinese;
- Qualsiasi cosa che metta a rischio la sovranità cinese;
- Contenuti che rovinino reputazione e sicurezza cinese;
- Giochi e DLC che istighino all’odio razziale;
- Violazioni della politica religiosa cinese;
- Oscenità, droga, violenza;
- Attacchi alla cultura e all’etica cinese;
- Violazioni dei diritti di terzi;
- Violazioni della legge.
In merito a questo crediamo che titoli come GTA V o Battlefield, per esempio, dove parolacce e violenza sono all’ordine del giorno, difficilmente potranno essere venduti.
La restrizione è stata abolita ma è necessario che gli sviluppatori si adattino per produrre contenuti idionei al nuovo (ma non per questo meno importante) mercato cinese.