
Il 2025 si sta chiudendo con un protagonista a sorpresa: Clair Obscur: Expedition 33, un RPG a turni dallo stile classico, nato con modestissime aspettative — eppure capace di trasformarsi in un fenomeno internazionale. Secondo il direttore creativo del gioco, Guillaume Broche, nessuno nel team si aspettava un successo così travolgente: «È figo, non sarà grande» — e oggi il gioco ha venduto oltre cinque milioni di copie.
Un successo contro ogni previsione: numeri e riconoscimenti
Clair Obscur non solo ha superato la soglia delle cinque milioni di copie vendute, ma ha anche dominato le cerimonie dei premi: al Golden Joystick Awards 2025 ha eguagliato il record di consenso stabilito da Baldur’s Gate 3, portando a casa premi in categorie chiave come “Ultimate Game of the Year”.
Il successo è arrivato rapidamente: il titolo, uscito nel 2025 per PC e console next-gen, è stato compatibile fin da subito con l’ingresso nel catalogo di Xbox Game Pass, elemento che ha ampliato enormemente la base potenziale di giocatori.
Perché Clair Obscur ha colpito: onestà, stile e amore per i JRPG
Secondo Broche, la forza del gioco risiede nella sua sincerità: il progetto è nato come un tributo ai GDR classici giapponesi, con un sistema a turni e atmosfere “old school”, ma con grafica moderna e cura per la narrazione. L’idea di base era semplice, non pretenziosa: “A turni e fotorealistico” era il concept originale.
Per molti giocatori — e secondo alcune recensioni — questa semplicità, combinata con meccaniche ben bilanciate e un’ottima direzione artistica, ha fatto breccia: il gioco è percepito come “onesto”, autentico, capace di riportare in vita lo spirito dei JRPG classici.
Il commento del team: sorpresa, gratitudine… e ancora umiltà
Il fatto che un progetto “modesto” raggiunga tali vette ha sorpreso anche i suoi creatori. Broche ha ammesso che nessuno del team si aspettava un simile impatto: «È un sentimento strano, quando metti il cuore nel mondo e il mondo ti ricambia con così tanto amore» ha raccontato in un’intervista.
Anche membri del cast — come l’attore che interpreta Verso — hanno definito l’ascesa del gioco un “momento culturale”, un fenomeno nato più dalla passione e dall’onestà del progetto che da strategie di marketing aggressive.
Il caso Clair Obscur dimostra che nel 2025 c’è ancora spazio — e grande domanda — per giochi che puntano su atmosfera, gameplay tradizionale e identità forte, piuttosto che su open world giganteschi o meccaniche da live-service. In un panorama spesso saturato da remake e titoli “gonfiati”, un RPG come questo può rappresentare un’alternativa valida e convincente.
Per i giocatori: è un invito a riscoprire i GDR “da manuale”, affidarsi a titoli costruiti con cura e rispetto per la tradizione, senza aspettarsi per forza hype, demo e marketing.
Per le software house: è la conferma che anche un team relativamente piccolo — se onesto e appassionato — può ottenere risultati importanti.
Clair Obscur: Expedition 33 non doveva essere un blockbuster, ma oggi lo è diventato. Il salto dal concept modesto al fenomeno globale testimonia come — a volte — la qualità, la coerenza e la passione bastino a fare la differenza. Che siate fan dei JRPG o semplici curiosi, questo titolo merita di essere guardato e ascoltato: forse è uno dei migliori esempi recenti di “gioco con anima”, capace di risvegliare emozioni genuine.
Fonte: PC Gamer










