Valve è stata recentemente accusata di favorire un giro illegale di scommesse online e di averne poi tratto profitto.
Tutto è partito da un ragazzo del Connecticut, tale Michael John McLeod, il quale ha affermato di essere entrato in un giro di scommesse legato a Counter-Strike e di aver perso un sacco di soldi.
Sembra infatti che alcune API del gioco permettano di legare le skin a siti di terze parti e utilizzarle come vere e proprio chip per piazzare scommesse. Secondo alcune stime, il giro di soldi legato a questo fenomeno è di circa 2,3 miliardi di dollari, ma c’è dell’altro.
Michael John McLeod ha affermato di esser riuscito a piazzare scommesse anche da minorenne, fattore che complica ulteriormente la posizione dell’azienda di Gabe Newell.
Vedremo l’evolversi della questione. Qui sotto il documento ufficiale.
Fonte: POLYGON