Crisi memorie RAM: un pericolo per il costo della PlayStation 6 e della prossima Xbox

Crisi RAM e aumento del prezzo di PlayStation 6

Il mercato globale delle memorie RAM sta attraversando una crisi profonda, con incrementi di prezzo drastici e una disponibilità sempre più limitata. Le cause principali sono la richiesta esplosiva da parte dei data center legati all’intelligenza artificiale e la riallocazione della produzione verso memorie ad alta banda (HBM), a scapito delle DRAM consumer tradizionali.

In questo contesto, anche le console di nuova generazione come PlayStation 6 e la prossima Xbox rischiano di subire aumenti costi di produzione, che — inevitabilmente — potrebbero tradursi in un prezzo di vendita molto più alto rispetto alle attese.

La scarsità di componenti fondamentali come la RAM DRAM/GDDR, unita a una domanda crescente e a una produzione ridotta per il mercato consumer, sta spingendo verso l’alto i costi di produzione hardware, mettendo pressione sul prezzo finale al pubblico.

Perché la RAM incide sul prezzo di una console come PlayStation 6

Una console moderna richiede memorie di qualità: RAM per sistema operativo, caching, carico dati, gestione grafica e spesso GDDR per GPU integrate o dedicate. Se queste componenti diventano molto più costose, il produttore deve scegliere: assorbire il costo o trasferirlo sull’utente.

Secondo analisti del settore, la recente crisi ha causato incrementi dei prezzi DRAM e DDR5 anche del 200% rispetto a pochi mesi fa. Questo effetto si riflette su tutta la filiera elettronica: PC, laptop, console, GPU — e dunque su possibili progetti futuri come la PS6.

In aggiunta, l’azienda produttrice di memorie Micron ha annunciato che entro febbraio 2026 uscirà dal mercato consumer per privilegiare la fornitura di memorie ad uso enterprise/AI, riducendo ulteriormente l’offerta per utenti comuni. Questa mossa rappresenta un ulteriore segnale dell’assottigliamento delle scorte disponibili e della difficoltà nel reperire memoria a costi “normali”.

Se le console di prossima generazione devono includere più RAM o GDDR per supportare giochi più complessi e funzionalità avanzate, il rialzo dei prezzi dei moduli potrebbe aumentare da decine a centinaia di euro il costo finale della console.

Cosa pensano le aziende e gli addetti ai lavori

Secondo quanto riportato da Push Square, la crisi RAM si profila come un “incubo” per la PS6 e in generale per le console — il rialzo può influire direttamente sui margini di profitto e sul prezzo retail.

Anche nel panorama italiano ed europeo le previsioni sono pessimistiche: secondo alcuni articoli recenti, i prezzi DRAM e DDR4/DDR5 sono già aumentati sensibilmente nel 2025 e la tendenza non mostra segnali di inversione almeno fino al 2027–2028.

Chiudere accordi anticipati, fare scorte di memoria, cercare fornitori alternativi — queste sono alcune delle strategie ipotizzate dai produttori per cercare di contenere i costi, ma non garantiscono che il prezzo finale resti invariato.

Cosa significa per i consumatori e per chi sogna la PS6

Per l’utente finale, la conseguenza più concreta potrebbe essere un prezzo di lancio di PS6 ben più alto rispetto a quello di PS5. Se originariamente stavano pensando a un prezzo “ragionevole”, la crisi RAM potrebbe cambiare le carte in tavola.

Potrebbe anche significare un’attesa più lunga: riduzione delle scorte iniziali, disponibilità limitata, oppure versioni base “alleggerite” per contenere i costi. Non è escluso che Sony proponga opzioni modulari o vendite future a parte per ridurre il prezzo d’ingresso.

Se stavi pensando di attendere l’uscita di PS6: con i tempi e la crisi attuale, è possibile che il costo totale — console + periferiche — risulti sensibilmente superiore a quanto previsto.

Allo stesso tempo, la situazione potrebbe spingere più persone verso il PC gaming o verso abbonamenti “light”: se le console diventano troppo costose, gli utenti potrebbero orientarsi a soluzioni alternative con hardware aggiornabile.

La crisi globale delle memorie RAM e DRAM — causata dall’esplosione della domanda per l’intelligenza artificiale e dal ridotto approvvigionamento per i consumatori — rischia di far lievitare il prezzo della futura PlayStation 6. Le premesse ci sono tutte: scarsità, rialzi, priorità ai data center, scarsità di offerta per il mercato consumer.

Chi attende la console con entusiasmo deve tenere gli occhi aperti: il 2026 e 2027 potrebbero essere anni determinanti non solo per la tecnologia di nuova generazione, ma anche per il portafoglio dei videogiocatori.

Fonte: Push Square

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