Tutta la negavità intorno al lancio di Cyberpunk 2077 ha fatto perdere a CD Projekt RED più del 50% del suo valore in borsa in un solo mese. Un risultato inaccettabile, se si pensa che Cyberpunk 2077 avrebbe dovuto trascinare la software house in una nuova era di ricchezza e potere.
L’azienda polacca, che fino a qualche mese si ergeva come software house più ricca dell’intera Europa, rubando persino il posto alla Ubisoft di Assassin’s Creed, sta affogando ora in un mare di denunce, class action e azioni governative a tutela dei consumatori. Lunga storia in breve: il gioco, una volta arrivato sugli scaffali, non era pronto.
A dimostrarlo, oltre alle tante meccaniche vitali mancanti, è il disastroso stato tecnico in cui versa soprattutto su console più vecchie. Patch grandi e piccole sono attese nel corso dell’intero 2021, mentre i fan inferociti possono ora chiedere ufficialmente un rimborso attraverso qualsiasi canale d’acquisto. Sullo Store PlayStation, per giunta, il gioco è anche attualmente introvabile.
Non sappiamo quando la situazione si aggiusterà, SE si aggiusterà. Secondo gli esperti, tra l’altro, è inaccettabile per loro che il più grande progetto a cui stavano lavorando si sia rivelato un’arma a doppio taglio simile.
A differenza di una Ubisoft, infatti, CD Projekt RED non ha progetti secondari e rapidi su cui lanciarsi: è probabile che il loro prossimo titolo lo vedremo tra un decennio o poco meno, ed è proprio Cyberpunk 2077 a dover mantenere l’intera baracca fino ad allora.
Mentre multigiocatore, espansioni e versioni next-gen son state rimandate a data da destinarsi, c’è da chiedersi come farà CD Projekt a sopravvivere a quello che è indubbiamente il periodo più duro della loro carriera aziendale. Secondo DFC Intelligence, però, questo potrebbe essere il momento perfetto di un’acquisizione.
Niente di tutto questo sarebbe successo, infatti, se il team avesse avuto alle spalle un publisher più grande a stanziare il progetto e, magari, a mantenere l’ordine ai piani alti.
Mentre gli analisti si interrogano su quale sarebbe potuto essere la mossa migliore (rimandare ancora una volta il gioco, forse, non sembra più tanto un suicidio mediatico). La reputazione dell’azienda è ormai macchiata e, proprio per questo, potrebbe essere ora la perfetta candidata per un’acquisizione esterna.
DFC Intelligence, punto di riferimento per le analisi di mercato in campo videoludico, punta a Microsoft come possibile candidata, anche se il corso degli eventi potrebbe aver fatto loro cambiare idea.
Tantissime voci vedevano Microsoft interessata a CD Projekt RED prima che finisse per acquisire Zenimax e Bethesda. Probabile che il colosso americano si sia ritrovato davanti a una scelta, e che questa scelta sia poi ricaduta sulla casa di The Elder Scrolls e Fallout.
Comprare CD Projekt sarebbe una mossa rischiosa, ora come ora, ma anche una strategia che qualcuno potrebbe attuare, visto il valore ribassato delle sue azioni. Chi sarà il fortunato?
Fonte: DFCInt