Prendi lo stile retrò di Doom, uniscilo con il contesto tecnologico di Cyberpunk 2077 (e del mondo Cyberpunk in generale), con il dinamismo e l’estetica di un Hotline Miami e la narrazione di quel capolavoro mai abbastanza acclamato che porta il nome di System Shock 2, e poi buttalo in un frullatore. Premi il pulsante. Bene, hai appena dato vita a Hyperviolent. O meglio, immaginiamo sia stato questo il processo che ha permesso al team Terminist Arcade di creare questo folle e coloratissimo videogioco in salsa retrò, disponibile su Steam, GOG e Epic Games Store.
Hyperviolent è sviluppato da un team che già in passato si è dilettato nella creazione di videogiochi vecchia scuola. Un esempio è lo sparatutto arcade Guns of Midnight. Hyperviolent si sposta però in ottica FPS casalingo, lasciando al giocatore la possibilità di controllare un soldato che si troverà costretto a investigare su un misterioso segnale proveniente da una colonia chiamata Commodus Asteroid 27-C. Sì, c’è anche un po’ di Alien qui dentro.
Una volta giunti sul posto, scopriremo che l’intera colonia è stata trasformata in un covo di mutanti e altre entità che non vedranno l’ora di farci la pelle. Le origini di queste creature misteriose sono ignote ma apparentemente tutto ha avuto origine da un contagio. Starà dunque al giocatore scoprire i dettagli dietro la caduta di questa colonia, scovando qua e la documenti che illustreranno tutta la lore del gioco. In pieno stile System Shock 2, appunto. In alternativa, potremo parlare con vari NPC sparsi nel mondo di gioco.
Hyperviolent non è però un gioco che si fa ricordare per la sua profonda narrativa, anzi tutt’altro. Esattamente com un Doom o un Quake, Hyperviolent pone il contesto narrativo su un piano secondario, concentrandosi dunque sul gameplay puro e crudo. Ed ecco dunque che daremo vita a scontri dal ritmo serrato dove falceremo nemici a suon di cambi di arma rapidissimi e addirittura possibilità di impugnare due bocche di fuoco per volta.
Spazio alla creatività. Numerose le strategie che potremo adottare per sconfiggere questi mutanti. Potremo ad esempio indebolire un nemico con un fucile a pompa per poi finirlo con un colpo di piccone. Le possibilità sono molteplici, dettate anche da alcune influenze RPG nel titolo. Non mancherà infatti una gestione dell’inventario o una possibilità di upgrade delle armi. Il tutto è accompagnato poi da uno stile grafico retrò e da una colonna sonora accattivante. Non vi resta dunque che provarlo sul vostro PC, Gametimers!
Ah, piccola chicca finale: supporta una modalità multigiocatore da ben 30 giocatori e una modalità co-op da 4!