Cyberpunk 2077 ha visto recentemente quello che è il suo più grande aggiornamento grafico sin dalla sua presentazione. Grazie anche all’uscita delle NVIDIA RTX Serie 40, e conseguente introduzione del DLSS 3 che si basa sul Frame Generation, CD Projekt ha colto la palla al balzo per introdurre il Path Tracing sulla propria creatura, rendendo per diversi aspetti il gioco più avanzato sul mercato. Ma come girerebbe tale tecnologia su PS5 e Xbox Series X? Per John Linneman, di Digital Foundry, ci sono persino dubbi sul fatto che possa proprio girare.
Il ragionamento di John Linneman potrebbe sembrare prematuro, ma nasce da una solida base. CapFrameX, infatti, ha pubblicato uno screenshot del gioco in risoluzione 3840×16, con FSR2 su Bilanciato, fatto girare su AMD Raedon RX 7900XTX. Cyberpunk 2077 riesce a mettere così tanto alla frusta l’attuale flaghsip RDNA 3 di AMD che quest’ultima arriva a toccare i 9fps. Il risultato mette dunque in luce l’enorme gap che c’è tra NVIDIA e AMD nel calcolo del Ray Tracing, gap che aumenta ancor di più se si torna a RDNA2.
Per Linneman, di fronte a tali risultati, risulta impossibile pensare che una console possa far girare il gioco in Path Tracing con una qualità visiva quantomeno passabile. “Dannazione, se una 7900 XTX raggiunge solo 9fps qui… sarei curioso di vedere quanto male girerebbe su console? 0.5fps? Arriverebbe quantomeno ad avviarsi?”, si chiede il giornalista di Digital Foundry.
Nei commenti, un utente ha provato a controbattere all’affermazione pubblicando un video del gioco eseguito su una RTX 2060 in 1080P con DLSS su Ultra Performance. L’intento dell’utente non era dimostrare che Cyberpunk 2077 sarebbe perfettamente giocabile su PS5 e Xbox Series X, ma che semplicemente si avvierebbe. La perdita di qualità in 1080p con DLSS Ultra Performance è però eccessiva e, considerando anche che la clip girava a 20fps di media, si tratterebbe di un’opzione che pochissimi userebbero. Chissà, magari con il tanto chiacchierato ritorno delle mid-gen il discorso cambierebbe.
Fonte: John Linneman