Non stiamo giocando Remember Me e nemmeno vedendo un nuovo film di fantascienza: tra i tanti progetti segreti portati avanti, il DARPA sembra proprio che stia lavorando a chip cerebrali per impiantare e rimuovere ricordi. Per qualcuno potrebbe risultare piuttosto agghiacciante, qualcosa che dovrebbe rimanere nel regno sci-fi; per altri, significa l’ennesimo passo in avanti verso una nuova evoluzione dell’uomo.
Immaginate di essere in grado di programmare la propria mente grazie a un potente cocktail di laser, droghe e microchip in grado di creare falsi ricordi. Questa particolare tecnologia è già stata sperimentata sui topi da laboratorio e sembra mostrare progressi nella giusta direzione. Il neuroscienziato Joseph LeDoux ha dichiarato: “Il DARPA sembra andare avanti a tutto gas su questo tipo di tecnologie. Quello che stanno cercando di fare è semplicemente impiantare un microchip nel cervello: dovrebbe essere una sorta di protesi ma, invece di sostituire un arto, serve per impostare i ricordi.”
Sebbene possa sembrare raccapricciante, soprattutto perché si rischia di andare incontro a una “disumanizzazione” dell’individuo, c’è senz’altro più di un aspetto positivo: infatti, questa tecnologia potrà essere utile per curare i casi di PTSD (disturbo post traumatico da stress) e per combattere la dipendenza da droghe e la depressione.