Ci sono voluti sette anni perché Dead or Alive 5 vedesse la luce su Xbox 360 e PlayStation 3, è infatti accaduto nel 2012. Dopodiché il Team Ninja si è dedicato ai DLC, vari port e raffinamenti, seguendo la scia di Capcom con Street Fighter IV. Non poteva mancare quindi una versione per le nuove console, che abbiamo provato in anteprima e che uscirà su PS4 e Xbox One (ma anche per la “old gen” e PC) il 20 febbraio.
Non abbiamo provato la modalità in singolo, ma Team Ninja promette un’intelligenza artificiale notevolmente più evoluta e naturale rispetto alla versione prededente.
Si chiama Dead or Alive 5: Last Round e si propone di essere la versione definitiva (almeno per il momento, perché anche DoA 5 Ultimate lo era…) del picchiaduro a incontri più procace della storia. Il pacchetto è decisamente ricco: troverete tutti i DLC usciti per Dead or Alive 5, oltre 400 bizzarri costumi, 34 personaggi di cui 2 inediti e 31 stage di cui 2 ripescati dai precedenti capitoli. Insomma, i numeri ci sono tutti per mantenere la promessa.
Anche se le novità si contano sulle dita di una mano, sono comunque le benvenute: fra i nuovi personaggi abbiamo ritrovato con piacere Raidou, ovvero il boss di Dead or Alive del 1996, che con i suoi colpi devastanti è l’ideale per chi ama personaggi un po’ lenti, ma estremamente potenti. Anche Honoka non se la cava male, il suo aspetto da scolaretta non vi tragga in inganno, perché ha uno stile di combattimento variegato che attinge qua e là dagli altri personaggi. Fra i “nuovi” stage troviamo The Crimsom, ripescato da Dead or Alive 2, dotato di buon impatto visivo grazie alla struttura multilivello. Tratto dal primo episodio, The Danger Zone invece è disseminato di zone esplosive che espongono l’avversario a combo da “giocoliere” lunghissime.
Non mancano le modalità in Tag Team per quattro giocatori, l’allenamento e il survival che ormai accompagnano la serie fino dal secondo episodio. Ma non tutte le novità di Dead or Alive 5 Last Round saltano all’occhio. Non abbiamo provato la modalità in singolo, ma Team Ninja promette un’intelligenza artificiale notevolmente più evoluta e naturale rispetto alla versione prededente; inoltre ci sono numerosi ritocchi al bilanciamento dei personaggi frutto dell’esperienza con le versioni Ultimate e Arcade di DoA 5.
I combattimenti non perdono un colpo, i personaggi godono di nuovi shader per la pelle, sudano e si sporcano, ma non pensiate di trovare un vero salto generazionale.
Naturalmente (anche se in verità la cosa non è così scontata), sulle nuove console Dead or Alive 5 Last Round gira a 1080p a 60 fotogrammi al secondo. I combattimenti non perdono un colpo, i personaggi godono di nuovi shader per la pelle, sudano e si sporcano, ma non pensiate di trovare un vero salto generazionale. Le scene di intermezzo sembrano girare comunque a 30fps (basandomi su una sensazione personale, lo ammetto), ma soprattutto manca qualunque tipo di anti aliasing sullo sfondo e, dulcis in fundo, non ho trovato migliorie grafiche capaci di lasciare a bocca aperta. Intendiamoci, si tratta di vezzi e piccolezze cosmetiche – avrei pensato di vedere un manto nevoso più interattivo, ad esempio – che però avrebbero dato alla versione PS4 e Xbox One un maggiore spunto in partenza.
In ogni caso il gameplay c’è tutto: un susseguirsi di colpi veloci, contromosse e prese che hanno da sempre caratterizzato la serie. In attesa di provare la versione completa per verificare la bontà del codice online, Dead or Alive 5 Last Round si preannuncia come un passaggio pressoché obbligato per gli amanti dei picchiaduro. A meno che abbiate “già dato” a sufficienza con DoA 5 e i suoi DLC sulla generazione precedente.