Dead Space e Resident Evil: due brand così distanti, eppure il primo deve davvero molto al secondo. Non è cosa sconosciuta, infatti, che Glen Schofield abbia preso ispirazione da Resident Evil 4 per la telecamera alle spalle del protagonista. La situazione si sta per ripetere con il Remake di EA Motive. Questa volta, però, gli sviluppatori hanno seguito l’approccio applicato a uno dei Remake migliori di sempre: quello di Resident Evil 2.
In un’intervista concessa a VGC, il Creative Director Roman Campos-Oriola ha spiegato come, nonostante Dead Space sia un progetto ricostruito dalle fondamenta, questo non si distaccherà troppo dalla storia originale. Si tratterà dunque di un lavoro, come già accennato nel primo paragrafo, paragonabile a quello visto in Resident Evil 2 Remake.
“Ci sono molteplici definizioni sul concetto di Remake, ma per me consiste nel muoversi su un nuovo motore e ricostruire da zero il gioco”, ha spiegato Campos-Oriola. “Oltre a questo, a seconda di quanto tu rielabori il gioco, questo potrebbe non risultare più un remake e diventare piuttosto un reboot. Questo riguarda in particolar modo la volontà di rimanere più o meno fedeli al genere, alle fondamenta e alla storia.
“Un buon esempio potrebbe essere Resident Evil 2, dove nonostante il cambio di inquadratura, è rimasto un titolo horror e con la stessa storia. Credo sia un lavoro simile al nostro, dove abbiamo cambiato alcune cose, ricreato tutto in un nuovo motore ma, grossomodo, abbiamo conservato la stessa storia e ambientazione”, ha concluso lo sviluppatore. Insomma, il RE ha fatto scuola, di nuovo.
Ricordiamo che Dead Space Remake uscirà il 27 gennaio 2023 su PlayStation 5, Xbox Series X, Xbox Series S e PC. Le novità del gioco sono tante, e la USG Ishimura ora non sarà più una sequenza di livelli lineari, bensì un gigantesco hub esplorabile interamente.
Fonte: VGC