
Durante il World Strand Tour di Death Stranding 2: On the Beach, Hideo Kojima ha annunciato che ha già scritto un concept per un potenziale terzo capitolo della serie. “Al momento non ho intenzione di realizzare Death Stranding 3“, ha spiegato, chiarendo che la conclusione del secondo titolo rappresenta il finale ideale per entrambi i giochi. Tuttavia, ha aggiunto: “Ma ho già scritto il concept di Death Stranding 3. Quindi ce l’ho negli archivi“.
Non sarà lui a realizzare il gioco: una decisione consapevole
Kojima ha espresso la sua speranza che qualcun altro possa un giorno concretizzare quell’idea: “Spero che qualcuno lo crei per me“. Questa dichiarazione evidenzia una rottura intenzionale con il suo approccio auteurista, lasciando aperta la possibilità che Death Stranding 3 venga sviluppato da altri, se e quando sarà necessario.
Perché Kojima non ci sarà: chiusura narrativa e nuovi orizzonti
Il regista giapponese ritiene che il finale di Death Stranding 2 sia una conclusione coerente per l’intera saga, trasformando il sequel in una sorta di gran finale narrativo. Al momento, il suo impegno è rivolto ad altri titoli già in fase di sviluppo: OD, un horror dall’approccio innovativo, e Physint, un gioco d’azione tattica ispirato a Metal Gear Solid.
Cosa significa per i fan e la saga
L’esistenza di un concept non significa che vedremo effettivamente Death Stranding 3 — e non sarà neanche Kojima a realizzarlo. Questo approccio è simile a quello di altri creatori che, pur lasciando aperto un brand, ne limitano il prosieguo creativo per non alterarne l’impatto originale. Il fatto che un concept sia pronto offre ai fan uno spunto teorico, ma al contempo definisce una linea di demarcazione: la serie rimarrà tale finché il suo universo appartiene a Kojima, e non potrà essere ampliata a cuor leggero da altri.
Fonte: IGN










