Se avete già avuto modo di vedere la nostra recensione, avrete sicuramente intuito che Death Stranding non è solamente un gioco. È un’esperienza, un lungo viaggio che ci porta a rivalutare i benefici della nostra società, di quanto siamo interconnessi gli uni con gli altri senza neppure accorgercene, e cosa accadrebbe se tutto ciò dovesse un giorno sparire?
Nella vita reale ci sarà capitato solo poche volte di sperimentare queste sensazioni, nei rarissimi casi in cui c’è un guasto alla rete telefonica o un blackout durante un temporale. D’un tratto ci sentiamo come dei pesci fuor d’acqua!
Ma il lavoro fatto da Kojima va ben oltre quel che si può percepire dal gioco. Dietro le quinte ha lavorato affinchè l’esperienza sia fruibile allo stesso modo sia su PlayStation 4 standard che la versione Pro.
La fluidità e stabilità saranno garantite su entrambe le versioni, anche se limitata a 30fps. La PS4 standard soffrirà un po’ più durante la navigazione dei menu, a causa della grossa mole di oggetti presenti. Ma nulla che possa rendere l’esperienza meno bella.
Da PS4 Pro possiamo invece attenderci una risoluzione più elevata con l’upscaling in 4K dinamico, e quindi un maggior livello di dettaglio a parità di dimensioni dello schermo.
Per quanto riguarda la futura versione PC, sarà disponibile nell’estate 2020. Di sicuro ci sarà il framerate sbloccato, in grado di arrivare a 60fps e forse anche oltre, ma è troppo presto per sapere quali altre migliorie verranno introdotte.
Vi ricordiamo che Death Stranding sarà giocabile dall’8 novembre solamente su PlayStation 4, fino all’uscita della versione PC.