Il Gametimer Dilan Destiny ci ha sottoposto una interessante teoria riguardo il trailer mostrato da Hideo Kojima per il suo Death Stranding.
Riassumendo brevemente, il video ci ha permesso di osservare un uomo, interpretato virtualmente dall’attore Norman Reedus, “arenato” su di una spiaggia (stranding vuol dire proprio questo) completamente nudo. Una volta riavutosi, il misterioso personaggio ha raccolto un neonato a lui sentimentalmente legato, tanto da farlo scoppiare in lacrime una volta abbracciato.
L’infante sfortunatamente scompare, lasciando il Reedus digitale a inseguire delle orme che poco dopo scompaiono davanti alla riva della spiaggia. In alto, delle inquietanti figure appaiono come per bloccare il passaggio dell’uomo.
Secondo la teoria di Dilan, questo non sarebbe però un vero trailer di Death Stranding, ma rappresenterebbe invece gli ultimi eventi della storia videoludica dello stesso Kojima, intento a raccogliere da terra la sua creatura (Silent Hill), bagnandola di lacrime, per poi vederla scomparire (il progetto è stato effettivamente chiuso).
Nonostante questa perdita, il Reedus/Kojima si è rialzato ed ha continuato ad andare avanti, seguendo quello che quel progetto ha lasciato dietro di sé. Come canta il brano della colonna sonora scelta, sicuramente non a caso, da Kojima: “buried underground, but i’ll keep coming” (seppellito nel sottosuolo, ma continuerò a tornare).
Noi di GameTime abbiamo discusso a riguardo e riteniamo questa teoria decisamente valida nonché calzante. Restano ovviamente alcuni dubbi ma il trailer mostrato riuscirebbe a spiegare tutta vicenda nata attorno a Kojima, l’addio di Konami e l’abbandono obbligato del progetto Silent Hill.
Voi cosa ne pensate?