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Devolver Digital sfida Trump e si schiera con gli sviluppatori musulmani

donald trump

La politica del Presidente Donald Trump di sollevare muri isolazionistici per “proteggere” il sogno americano continua a scontrarsi contro l’industria videoludica, sempre più convinta del fatto che tali scelte non siano altro che restrizioni inutili e razziste.

Dopo Blizzard Entertainment, anche Devolver Digital ha oggi deciso di schierarsi apertamente contro la decisione dell’uomo più potente degli Stati Uniti d’America (se non del mondo intero); questo perché nel periodo in cui avrà effetto il bando avrà luogo la prossima edizione dei GDC (dal 27 febbraio al 3 marzo), grande rassegna videoludica che però non potrà godere della presenza degli sviluppatori originari di Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen (il blocco ha la durata provvisoria di 90 giorni).

A “dichiarare guerra” al presidente è stato uno dei fondatori della suddetta società, Mike Wilson, celebre per aver dato i natali a giochi come Serious Sam, Shadow Warrior, The Talos Principle, Hotline Miami e tanti, tantisismi altri, che si è offerto di ospitare presso gli stand GDC riservati a Devolver Digital i giochi HTC e Vive di tutti gli sviluppatori dei Paesi musulmani “bannati” dai confini americani.

Ecco la sua dichairazione: “Uno degli aspetti che preferisco dei videogiochi è la loro natura globale, che trascende confini e differenze culturali più di qualsiasi altra forma d’arte. Lavorare con gente diversa di tutte le parti del mondo è stato uno dei motivi del successo di Devolver e di maggiore divertimento nel fare ciò che facciamo. Siamo felici di poter creare un piccolo ponte per alcuni degli sfortunati sviluppatori di talento che non potranno presenziare alla GDC di quest’anno.”

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