Dino Dini’s Kick Off Revival – la recensione

Correva l’anno 1989 quando Dino Dini, sviluppatore inglese di origini italiane, diede alla luce Kick Off: un titolo lungimirante e innovativo per quel tempo, il cui dominio è durato solo pochi anni. Nel 1992, infatti, venne pubblicato Sensible Soccer e il tentativo di Dini di realizzarne il successore spirituale con Goal! non andò a buon fine. Kick Off 3 e ulteriori sforzi per mantenere vivo il marchio furono un buco nell’acqua e a metà degli anni ’90 Kick Off era ormai morto e sepolto, vivo soltanto grazie ai ricordi di coloro che lo hanno apprezzato su Amiga o Atari ST. E probabilmente meritava di rimanere ancorato al passato, soprattutto dopo il tentativo risibile di Dino Dini’s Kick Off Revival, che si propone di rispolverare il franchise arrivando come esclusiva temporanea PlayStation 4. Fallendo miseramente.

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Oltre a innovazioni tecniche come i replay e i giocatori con differenti attributi, la caratteristica più importante dell’originale Kick Off era che la palla si muoveva in modo piuttosto realistico, non essendo magicamente incollata al piede del giocatore che la portava avanti. Questo “revival” non soltanto mantiene tale meccanica, ma anche quella dei controlli limitati all’utilizzo di un solo pulsante multifunzione, probabilmente per premere l’acceleratore sul fattore nostalgia: in pratica, con il tasto X si passa, si tira e si scivola quando non si è in possesso del pallone, lasciando alla levetta analogica sinistra il compito di muovere i giocatori lungo il campo.

La grafica è minimale e lo stile tipicamente rétro.

Si può dunque supporre che Dino Dini’s Kick Off Revival si rivolga a coloro che hanno amato i titoli originali e a nessun altro, in quanto rende assolutamente vano qualsiasi tentativo di trovare motivazioni a questo sistema di controllo; per i giocatori di oggi può risultare complicatissimo controllare la palla con precisione semplicemente portandosela avanti (si può anche trattenere con la pressione del tasto R1, ma questo rallenta drasticamente la velocità del giocatore) e ciò contribuisce alla percezione di avere a che fare con una pallina da ping pong che si muove su e giù per il campo – sì, perché la telecamera a volo d’uccello inquadra lo stadio verticalmente – piuttosto che con un pallone controllato dai giocatori più talentuosi al Mondo (anzi, d’Europa, visto che sono selezionabili soltanto tutte le nazionali partecipanti a Euro 2016).

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Per i fan del titolo del 1989 potrebbe pure essere una trovata interessante quella di tornare alle origini (anche se non tutti i fan concorderanno), ma coloro che non hanno mai avuto l’occasione di avvicinarsi al franchise non hanno alcuno stimolo a farlo. Altro aspetto per cui Kick Off ebbe successo a quel tempo era il fatto che si trattava di una vera e propria simulazione di calcio. Arbitri con temperamento variabile, cartellini gialli e rossi, replay. Peccato che niente di tutto ciò sia presente in Dino Dini’s Kick Off Revival: il titolo ha infatti meno opzioni dell’originale, persino il fuorigioco è assente. Per non parlare delle sostituzioni, altra grave mancanza per un calcistico del 2016. Il gameplay è piuttosto scadente, con portieri che “prendono papere” clamorose e il resto della squadra che si muove senza logica sul campo. L’input viene riconosciuto con troppa lentezza, inoltre, e ciò si traduce in calciatori che si fanno soffiare la palla al momento del tiro e scivolate in netto ritardo.

Dino Dini’s Kick Off Revival si rivolge ai fan dei titoli originali.

All’inizio è possibile selezionare un tipo di partita (rapida, campionato europeo o match online) o l’allenamento, che permette al giocatore di prendere confidenza con i particolari controlli adottati mettendolo in un campo senza squadra avversaria, a tu per tu con il portiere. Per quanto riguarda gli europei, si possono utilizzare sia i sorteggi di Euro 2016, sia rimescolare le squadre e avere tabelloni del tutto casuali. L’assenza delle licenze ufficiali, poi, stroppia i nomi di tutti i calciatori, ma questo non sarebbe un problema così grande se, perlomeno, somigliassero alle loro controparti reali. E invece ci troviamo davanti a giocatori tutti stereotipati… persino Pogba è bianco!

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Gli unici elementi positivi di Dino Dini’s Kick Off Revival sono la grafica, non imbarazzante nella sua semplicità e nel suo stile tipicamente retro, e la modalità online. Che è essenziale, sia perché abbraccia gli standard di gioco moderni, sia perché compensa il fatto che l’intelligenza artificiale ha soltanto due livelli di difficoltà, o troppo facile, o troppo difficile. Tirando le somme, il revival del gioco uscito 27 anni or sono non può essere considerato un tributo all’originale: ai giocatori di una certa età, forse, può regalare un momento nostalgico durante il quale rimembrare i pomeriggi passati davanti alle vecchie console, ma a oggi il titolo appare come un vano tentativo di restaurare ciò che c’è stato e ora non c’è più. Riproporlo senza miglioramenti sostanziali non ha senso, e pubblicarlo accanto a Euro 2016 lo ha ancor meno.

 

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
4.5
dino-dinis-kick-off-revival-la-recensione<strong>PRO</strong> <BR> Grafica semplice ma contestualizzata. <BR> Modalità online funzionale. <BR> <strong>CONTRO</strong> <BR> Non rinnovato. <BR> Incompleto. <BR> Gameplay scadente. <BR>