
Divinity sarà un RPG a turni, e ora non ci sono più dubbi. A confermarlo è stato direttamente Sven Vincke, fondatore e CEO di Larian Studios, chiarendo ufficialmente la natura del nuovo gioco annunciato ai The Game Awards 2025. Dopo settimane di speculazioni, il team ha voluto mettere un punto fermo: Divinity seguirà la filosofia a turni che ha reso celebre lo studio, proprio come accaduto con Baldur’s Gate 3.
La conferma arriva in un momento particolarmente significativo per Larian Studios, reduce dal successo critico e commerciale del suo ultimo progetto, e serve a delineare con maggiore precisione cosa aspettarsi da questo nuovo capitolo.
Un ritorno alle origini per Larian Studios
Secondo Vincke, Divinity nasce come un gioco completamente nuovo, pensato per essere accessibile anche a chi non ha mai toccato Divinity: Original Sin o il suo sequel. Allo stesso tempo, la scelta del combattimento a turni rappresenta un ritorno alle fondamenta creative dello studio, che da anni difende questo approccio come il più adatto per offrire profondità tattica, libertà d’azione e possibilità emergenti.
Larian non intende quindi snaturare la propria identità, ma piuttosto raffinarla ulteriormente, sfruttando l’esperienza maturata con Baldur’s Gate 3 per costruire un sistema a turni ancora più solido e reattivo.
Combattimento tattico e libertà di scelta al centro
Il sistema a turni è stato confermato come elemento centrale dell’esperienza di Divinity, non come semplice retaggio del passato, ma come scelta consapevole di design. Vincke ha ribadito come questo approccio permetta di valorizzare le decisioni del giocatore, il posizionamento sul campo di battaglia e l’interazione con l’ambiente, aspetti che da sempre caratterizzano i giochi Larian.
L’obiettivo è offrire un RPG che premi la creatività e la pianificazione, evitando combattimenti frenetici e privilegiando invece la lettura delle situazioni e la costruzione di strategie complesse.
Nessuna conoscenza pregressa richiesta
Uno degli aspetti più interessanti emersi dalle dichiarazioni è che Divinity non richiederà alcuna conoscenza dei precedenti giochi dello studio. Larian vuole rendere il titolo pienamente godibile anche per i nuovi giocatori, senza sacrificare la profondità che i fan storici si aspettano.
Questa scelta conferma la volontà di espandere il pubblico del franchise, rendendo Divinity una nuova porta d’ingresso all’universo creativo dello studio, piuttosto che un capitolo pensato esclusivamente per chi già conosce la saga.
Dopo Baldur’s Gate 3, aspettative altissime
Il confronto con Baldur’s Gate 3 è inevitabile, ma Larian sembra volerlo affrontare senza timori. La conferma del sistema a turni rafforza l’idea che Divinity sarà costruito seguendo gli stessi principi di libertà e profondità, pur rimanendo un progetto distinto, con un’identità propria.
La conferma di Sven Vincke mette fine alle speculazioni: Divinity sarà un RPG a turni, fedele alla visione creativa di Larian Studios. Una scelta che rassicura i fan storici e, allo stesso tempo, apre il gioco a un pubblico più ampio, grazie a una struttura pensata per essere accessibile senza rinunciare alla complessità. Dopo il successo di Baldur’s Gate 3, le aspettative sono altissime, ma tutto lascia pensare che Divinity voglia raccogliere quell’eredità con ambizione e coerenza.
Fonte: Bloomberg









