Dopo averlo provato in anteprima presso gli uffici di Koch Media, la versione finale di Dragon Quest Builders è finalmente nelle nostre mani. Nell’attesa dell’uscita ufficiale nei negozi, vi proponiamo la nostra recensione della versione PlayStation 4.
Un mondo cubico
Terminiamo la nostra recensione con l’analisi dell’aspetto grafico di Dragon Quest Builders, confermando le stesse impressioni avute un mese fa in sede di preview. Il lato artistico del titolo è di tutto rispetto, la mano di Akira Toriyama è ben visibile nel design di personaggi e creature.
Questo grande pregio oscura, almeno in parte, i limiti tecnici del gioco, giustificati dal fatto che il gioco è stato concepito per girare anche su PlayStation Vita e PlayStation 3 (su quest’ultima solo in Giappone). Il puro conteggio poligonale e la qualità delle texture in generale non sono infatti al passo coi tempi, ma quantomeno non abbiamo da segnalare difetti tecnici o cali di framerate.
La mano di Akira Toriyama è ben visibile nel design di personaggi e creature.
Siamo invece completamente soddisfatti della componente audio, sia gli effetti sonori che le musiche di Koichi Sugiyama ci sono parsi di qualità eccelsa. L’adattamento in italiano è di buona qualità, anche se non mancano piccoli errori di traduzione, che ci hanno strappato qualche sana risata.