È tornato a parlarne il director Hideaki Itsuno, interrogato sulla questione da Game Informer. In una lunga intervista concessa al portale, Itsuno ha spiegato alcune delle caratteristiche di Dragon’s Dogma 2 (qui il nostro provato in anteprima). Tra queste, oltre alla conferma del framerate medio a 30fps – pur non capato – su console, Itsuno ha confermato anche l’esistenza di un solo slot di salvataggio, sia per gli autosave che per il manuale.
Itsuno spiega: “un solo slot di salvataggio in Dragon’s Dogma 2 per incentivare l’esplorazione”
Il reveal dell’esistenza di un solo file di salvataggio era stato anticipato da un hands-on di IGN Japan di qualche mese fa. Itsuno spiega che questa decisione sia stata presa per incentivare i videogiocatori a ponderare attentamente ogni decisione prima di prenderla. Secondo il director, negando ai giocatori la possibilità di caricare un’altra partita, questi saranno più propensi a considerare le implicazioni di ogni scelta. Una via di fuga per le situazioni davvero estreme esiste: sarà possibile caricare il gioco dall’ultima locanda visitata.
Secondo Itsuno, comunque, la non reversibilità delle azioni in Dragon’s Dogma 2 permetterà ai giocatori di immergersi e concentrarsi al massimo sull’esplorazione. In questo modo, dice, si incentiva l’esplorazione. L’incertezza dell’esito delle azioni ci ‘costringe’ ad andare avanti e scoprire cosa c’è anche alla fine di un percorso apparentemente errato.
Il gioco è atteso il 22 marzo su PC, PlayStation 5, Xbox Series X e Series S.