Denis Villeneuve, in seguito al successo commerciale di Dune: Parte Due, starebbe già lavorando con Legendary per il seguito, Dune: Parte Tre, come svelato giorni fa da Deadline. A quanto pare, però, il regista starebbe già gettando le basi per il suo nuovo progetto: un adattamento cinematografico di Nuclear War: A Scenario. I lavori su questo progetto inizierebbero dopo l’adattamento di Dune Messiah, i cui lavori sulla sceneggiatura sarebbero già partiti, come ha lasciato intendere lo stesso Villeneuve.
Dune Parte Tre: sequel scontato, dopo lo straripante successo di Parte Due.
Che Dune Parte Tre si facesse era abbastanza scontato. La pellicola si è rivelata essere un successo commerciale, incassando oltre 600 milioni di dollari in tutto il mondo, conquistando nel frattempo anche la critica e VIP quali Hideo Kojima. Denis Villeneuve è intenzionato a portare a termine la trilogia tratta dai capolavori di Frank Herbert, considerati da molti come la miglior opera di fantascienza epica mai scritta. Sebbene alcune voci vedessero Villeneuve indirizzato prima verso l’adattamento di Nuclear War: A Scenario, a quanto pare il regista pare voglia dare priorità al progetto Dune. Per quanto riguarda l’adattamento di Nuclear War: A Scenario, le informazioni rasentano lo zero, se non che Legendary e Denis stanno lavorando a riguardo e che Tanya Lapointe, partner di produzione di Villeneuve, potrebbe prendere parte al progetto.
Nuclear War: A Scenario, il libro di saggistica avrebbe colpito Villeneuve. Vorrebbe farne un film
Nuclear War: A Scenario è un libro di saggistica pubblicato il 26 marzo 2024, scritto da Annie Jacobsen e ideato da Shane Salerno di The Story Factor. Con questo libro, la giornalista statunitense delinea un linea temporale dove c’è l’ipotesi che la Corea del Nord possa scagliare un primo colpo, ossia un attacco nucleare a sorpresa, nei confronti degli Stati Uniti d’America. Il libro tratta i protocolli standard dell’esercito statunitense in caso di primo colpo, dando risalto al Launch on Warning (LOW).
Il LOW è il protocollo che permetterebbe a una nazione di rispondere a un primo colpo con un secondo colpo. Un botta e risposta che porterebbe a scenari apocalittici, dove due o più nazioni finirebbero col venire pesantemente danneggiate. Nel libro troviamo numerose testimonianze e interviste esclusive con esperti militari e civili che hanno avuto modo di costruire quelle armi e che sono ben a conoscenza dei piani di risposta statunitensi, nonché alcuni dei diretti responsabili delle decisioni relative proprio al secondo colpo.
Scenari simili si sono verificati durante la Guerra Fredda, ma uno in particolare portò l’umanità a rischiare una catastrofe nucleare, ossia l’Incidente dell’equinozio d’autunno avvenuto nel 1983. In questo evento storico, Stanisláv Evgráfovič Petróv si trovò di fronte a cinque presunti missili balistici lanciati dagli USA e diretti proprio verso l’Unione Sovietica. In caso di attacco nucleare, la Russia imponeva la risposta al fuoco per distruzione mutua assicurata. Ritenendo però che cinque missili fossero troppo pochi per gli USA, Petrov segnalò il tutto come un errore, avendo ragione. Qualcosa di analogo avvenne durante la crisi dei missili di Cuba.
Fonte: Variety