I videogiochi potrebbero perdere la voce, almeno temporaneamente, a causa di un pronosticato sciopero generale dei loro doppiatori.
Il momento, così teso, sarebbe stato generato da dissapori nati con le negoziazioni di alcuni doppiatori rappresentati dal sindacato SAG-AFTRA e le aziende leader del settore: EA, Warner Bros, Activision e Disney per citarne alcune.
Lo stesso Twitter sta cominciando a ricoprirsi di hashtag come #PerformanceMatters e #IAmOnBoard2015, raccogliendo il supporto di celebrità come Steve Blum, D.C. Douglas, David Hayter, Ken Lally e molti altri ancora.
Dear actors & gamers,
Please retweet if you agree that #PerformanceMatters in video games.#IAmOnBoard2015 pic.twitter.com/xZAT0MOfcY
— David Hayter (@DavidBHayter) September 22, 2015
I problemi sono ovviamente relativi ai compensi dei doppiatori, giudicati troppo bassi dal sindacato che così starebbe avanzando la proposta di retribuire gli attori in base alle vendite del videogioco, ma si parla anche del limite delle sessioni di doppiaggio e molto altro ancora. Le società di videogiochi d’altro canto, si difendono avanzando le loro proprie proposte, come la possibilità di multare i doppiatori in ritardo sui tempi con 2.500 dollari di ammenda.
Il tutto è al momento rimandato al 5 ottobre, giorno in cui avverranno le votazioni per indire lo sciopero che avverrebbe solo nel caso in cui almeno il 75% dei votanti si mostri favorevole all’iniziativa.
Fonte: powerupgaming.co.uk