Dopo il graditissimo annuncio durante il PS Show qui ad E3, Sony e il suo team Bend Studio ci hanno mostrato una versione estesa della demo di Days Gone, nuovo free roam open world dalle dinamiche survival. Questa nuova IP ci porta insieme al suo protagonista all’interno di un mondo dove un’epidemia ha stravolto la società come la conosciamo e in soli due anni gran parte degli esseri umani si è trasformata in zombie molto simili a quelli già visti al cinema con World War Z o ai runner di The Last of Us.
La demo ci rivela subito che nel gioco sono utilizzabili i veicoli, tra cui la moto del protagonista. Questi serviranno a spostarsi ma avranno anche una funzione di inventario mobile, il che ci costringe a fare attenzione a come gestire le provviste visto il rischio di perderle nel caso il veicolo andasse distrutto o fosse impossibile da recuperare. Allo stesso tempo la moto può essere migliorata apportando delle modifiche: capacità di carico, velocità, resistenza e così via, probabilmente anche per infliggere danni ai nemici mentre siamo alla guida.
Il mondo circostante ci permette di trovare un’ampia varietà di oggetti da utilizzare a nostro vantaggio, come il silenziatore di fortuna recuperato da un pezzo del motore di un camion, ma anche tante altre risorse da sfruttare con un crafting system molto simile a quello di The Last Of Us: trappole, molotov, esplosivi e tanti altri oggetti.
L’esplorazione è libera e questo ci permette di decidere il tipo di approccio: aggressivo e sull’offensiva o cauto e volto a mettere distanza tra noi e i nostri nemici. Molto dipende comunque dalla situazione: a volte scappare potrebbe essere l’unica opzione possibile.
Per fortuna lo scenario si rivela pieno di risorse anche durante i momenti di fuga più concitati. Possiamo rovesciare tronchi e chiudere porte o far esplodere barili di benzina mentre fuggiamo dai nemici, i quali sembrano un po’ più veloci del protagonista e questo ci obbliga a fermarli o rallentarli in qualche modo, data l’impossibilità di scappare contando solo sulla corsa.
Il protagonista sembra in grado di arrampicarsi su qualunque cosa appaia ad altezza verosimilmente scalabile e il level design sembra molto chiaro da questo punto di vista: lungo tutta la demo appigli, cunicoli e passaggi vari si sono rivelati sempre evidenti e facilmente accessibili.
I nemici mostrati non sono sembrati particolarmente pericolosi: una singola pallottola basta a mandarli giù e quindi un mitragliatore è in grado di eliminarli in massa senza problemi; il problema principale sembra dunque il numero, visto che anche nei pochi momenti in cui il protagonista ha subito un colpo due non ci sono stati troppi problemi. Questo però non rende giustizia all’incredibile senso di ansia e suspence che la fuga trasmette: lungo tutta la corsa si rimane con il fiato sospeso, consapevoli che un intoppo o un vicolo cieco equivarrebbero a morte certa; questo forse è stato l’aspetto più intenso di Days Gone, che tecnicamente si presenta solido e ben curato, graficamente fluido e dal sonoro coinvolgente.
Gli sviluppatori hanno anche confermato si tratterà di una storia in single player e che il mondo sarà totalmente esplorabile, con la possibilità di muoversi liberamente (il 90% degli edifici sarà esplorabile) ma anche di usare i fast travel.
Le nostre impressioni sono più che positive: lo studio sembra avere le idee molto chiare su ciò che vuole realizzare e il gameplay in sè rende il titolo appetibile già adesso, pur non avendo alcun dettaglio sulla storia che invece giocherà un ruolo primario. La data d’uscita è stata già discussa ma il team sta ancora ragionando con Sony quale potrebbe essere il momento migliore per la pubblicazione. Fino ad allora, ci auguriamo di poter vedere di più (e magari provare qualcosa) che possa confermare o migliorare quanto di ottimo visto oggi.