È tempo di E3 qui a Los Angeles e finalmente abbiamo potuto provare con mano il nuovo Horizon: Zero Dawn, nuovo action free roaming open world in esclusiva per PS4.
Da quanto avevamo visto nei precedenti annunci sappiamo già che il prossimo titolo Guerrilla Games è ambientato in una Terra post apocalittica dove le macchine hanno preso il sopravvento e si sono evolute in un loro sistema ecologico indipendente, assumendo le forme della fauna locale.
L’uomo sembra essere tornato allo stato di piccole comunità organizzate in villaggi senza l’ausilio della tecnologia, se non per le armi della protagonista come l’arco, le bombe o i lanciacorde.
Il villaggio da cui partiamo è Mother’s Crown, ultima fortezza a resistere nel territorio del nord e casa della nostra Aloy, cacciatrice bella ma soprattutto forte e indipendente. A quanto pare il passato di Aloy l’ha vista crescere al di fuori delle comunità e questo l’ha resa meno legata alle credenze tipiche della civiltà attuale, ragion per cui quando compare la “Corruzione” lei decide di partire alla ricerca della verità e di un modo per fermare questa epidemia che sta rendendo tutte le macchine particolarmente ostili nei confronti dell’uomo.
La demo presentata ci fa partire proprio dal momento in cui Aloy lascia Mother’s Crown: subito scopriamo questo sistema di missioni principali e secondarie che a detta degli sviluppatori ci porterà a esplorare ogni location di Horizon, ciascuna raggiungibile e ricca di elementi da recuperare o scoprire. La dinamica open world si sposa benissimo con la libertà di approccio che abbiamo a disposizione, potendo optare per un’esplorazione cauta e lontana dai guai oppure per l’abbattimento delle minacce in favore di un bottino più ricco. Le risorse che possono essere recuperate ci permettono a loro volta di creare diversi oggetti, come ad esempio frecce speciali (infuocate o perforanti), bombe congelanti o elettriche e ovviamente le munizioni base per le altre armi. Quest’ultime sono tutte a medio-lungo raggio tranne che per la lancia, dotata di attacco leggero e pesante, utilissima soprattutto per i colpi letali in stealth.
La demo ci ha mostrato subito come “hackerare” alcune macchine, come il bisonte sul quale montiamo per spostarci più velocemente, o rubare risorse dagli ostili shell-walkers per poi fuggire, fino a preparare delle trappole per i cervi così da recuperare le loro celle di energia. La demo si conclude con una boss-battle contro una macchina non zoomorfa che sta diffondendo la corruzione su quelle circostanti. La fine del combattimento ci rivela che si tratta di una macchina più antica e questo non fa che aumentare il mistero dietro l’epidemia che sta mettendo in pericolo la civiltà umana nel mondo di Horizon.
La frenesia dei combattimenti e il ritmo personalizzato dell’esplorazione si equilibrano bene e permettono al giocatore di decidere quale stile adottare, godendo anche di una realizzazione tecnica che non teme rivali: esteticamente Horizon regala momenti mozzafiato con i suoi ambienti naturali vasti e solenni ma è una gioia per gli occhi anche nei colori e nella vivacità della natura che ci circonda durante il nostro viaggio. Gli effetti sonori dei robot che camminano invece spezzano con l’ambiente così elementare e questo crea uno stile unico sicuramente apprezzabile.
L’interazione con gli NPC è a scelta multipla ma non sappiamo ancora se questo porterà a risultati diversi, così come non è chiaro come il gioco farà sviluppare la storia, se in maniera lineare o a bivi. La crescita di Aloy però non si baserà unicamente sul leveling system ma anche sul suo equipaggiamento: nei negozi presenti all’interno delle comunità infatti si possono spendere le shard recuperate dalle macchine per ottenere oggetti, modificare le armi, comprare nuovi vestiti con i rispettivi vantaggi e svantaggi e comprare versioni potenziate delle armi stesse.
Ogni nemico ha le sue peculiarità e i propri punti di forza e punti deboli. Alcune armi si riveleranno più efficaci contro alcuni tipi di nemici e inutili contro altri, ma questo sarà evidente dai numeri che indicano i danni inflitti da ciascun colpo sull’avversario.
Horizon infatti si conferma un action dalle dinamiche GDR e si presenta con un sistema bilanciato, una fase di esplorazione ricca di elementi, una direzione artistica di altissimo livello e un personaggio ben caratterizzato, almeno da queste prime impressioni. Starà alla trama completare un quadro che finora gode di una cornice intrigante e una tela di prima qualità.