Nell’anno del centenario della Copa America, degli Europei di Francia e delle Olimpiadi in Brasile, non celebrare il calcio, lo sport più diffuso al mondo, oltre che un’eresia diventa oggettivamente impossibile.
Da oltre 20 anni Konami e Pro Evolution Soccer celebrano il calcio videogiocato regalando emozioni a milioni di giocatori nel mondo, anno dopo anno, campionato dopo campionato, ed è proprio da qui che PES 2017 lancia lo slogan “Love the past, Play the future”.
Konami sa bene che negli ultimi anni la tendenza è stata tutta a favore di FIFA, compreso lo scorso anno quando per la prima volta dopo un lustro la critica lo ha valutato inferiore a PES, ma sa anche di avere un passato da invidiare e spera di far leva anche sul lato affettivo per convincere tutti quei giocatori da “prima solo PES, poi sono passato a FIFA” a ridare fiducia al titolo diventato famoso per la sua Master League.
Le principali novità di quest’anno sono Real Touch, portieri, tattiche e Adaptive AI.
Il primo introduce i movimenti di corpo o di primo tocco al gameplay, così da mandare a vuoto l’avversario con una finta lasciando scorrere la palla o stoppare il cross incrociando le traiettorie e liberarsi così della marcatura. Padroneggiarlo non ci è sembrato semplicissimo ma i colpi riusciti ci hanno dato gran soddisfazione oltre ad un vantaggio considerevole avendo tagliato fuori il marcatore diretto. Di sicuro le nuove animazioni aiutano anche a renderlo più realistico e il player ID farà divertire i giocatori al comando di Pogba o Dybala nel far impazzire la difesa avversaria.
I portieri sono stati completamente rivisitati e adesso hanno reazioni migliori, sono più affidabili e attenti ed eseguono parate più realistiche. A noi sono sembrati più difficili da battere, sia perché più bravi ed efficaci, sia grazie ad una difesa più fitta.
La cosa più bella di PES 2017 forse è proprio la difesa, migliorata al punto da passare da debolezza più grande a punto saldo e ben equilibrato.
I difensori si muovono meglio, corrono dietro gli avversari quando scattano, coprono gli spazi, attuano bene la trappola del fuorigioco ed è anche più facile contenere gli avversari per poi affondare il tackle al momento opportuno. Se prima la difesa era un questione di fortuna soprattutto contro gli avversari lanciati in velocità, oggi ha finalmente concluso quel decisivo passo in avanti già iniziato nell’edizione dell’anno scorso per diventare una certezza nel gameplay del titolo Konami. Se ciò non bastasse, le nuove tattiche personalizzabili permettono di impostare degli stili di difesa e di attacco e di cambiarne fino a due in tempo reale durante la partita con una combinazione di tasti. Stiamo strappando un importante 1 a 0 a 5 minuti dalla fine, con la squadra in riserva di energie? Meglio arroccarsi in difesa, chiudere gli spazi e spazzare via ad ogni occasione; abbiamo più tecnica mentre la difesa avversaria ha difficoltà nel palleggio? Lanciamo i nostri attaccanti in un pressing alto aggressivo così da conquistare subito il pallone e trovarsi già in due contro due.
Non esistono però tattiche più efficaci di altre perché grazie ad Adaptive AI l’IA avversaria impara e si adatta di conseguenza: giocare spesso sulle ali porterà i terzini avversari a stare più larghi, così come passare sempre ad un giocatore pericoloso gli farà trovare addosso due marcatori, e così via. Questo rende praticamente obbligatorio sfruttare le tattiche ma permette anche a giocatori tecnicamente meno bravi di avere la meglio tatticamente su altri più esperti, come gli sviluppatori sperano accada nel nuovo matchmaking online che evidenzia appunto anche le strategie preferite dall’avversario.
Passaggi e supporto live concludono le novità di PES 2017, con i primi che adesso sono più fedeli agli ID dei rispettivi giocatori mentre il secondo si rifà a dei feedback specifici ricevuti sin dal day one di PES, con la community che ha lamentato uno scarso aggiornamento delle rose rispetto al calciomercato appena concluso e una lentezza nel risolvere eventuali problematiche delle modalità online.
Che dire, Konami sembra aver imparato dai propri errori e sta facendo tutto il possibile per recuperare la fiducia dei giocatori. Il gap con FIFA a livello di gameplay è stato colmato e graficamente il FOX Engine è superiore anche al Frostbite (adottato quest’anno da FIFA, appunto); rimangono alcune perplessità sulle effettive modalità di gioco, aspetto in cui FIFA domina, ma se davvero PES riuscisse a implementare tutto quello che ci ha mostrato qui ad E3 quest’anno avremo una battaglia serratissima per il titolo di miglior gioco calcistico.
Vi ricordiamo che PES 2017 sarà disponibile questo autunno, probabilmente nel mese di settembre, per PS4, Xbox One e PC. Una versione con caratteristiche inferiori invece uscirà anche per PS3 e Xbox 360.