Codemasters e Rally sono un binomio storico che, sin dal primo storico Colin McRae Rally, hanno segnato la storia del genere racing grazie a giochi di stampo arcade ma comunque abbastanza coinvolgenti da catapultare il giocatore all’interno di quelle tappe e farlo sentire un vero pilota di rally. Il picco storico di Codemasters lo si è avuto con Dirt Rally 2.0, un capitolo che strizzava molto l’occhio alla simulazione – seppur incapace di raggiungere sua maestà Richard Burns Rally – e che vantava un parco auto strepitoso, accompagnato purtroppo da piste meno numerose. Non sorprende dunque che i fan saltarono di gioia quando, un po’ di tempo fa, venne confermato che Codemasters era entrata in possesso della licenza ufficiale WRC. Anni dopo, abbiamo finalmente EA SPORTS WRC, nuovo simulatore di rally che porta la firma proprio di quel team che, 8 anni fa, lanciò Dirt Rally e poi, anni dopo, il seguito.
La domanda è: ha mantenuto le attese e si conferma bello da giocare? Direi di sì, assolutamente… quando tutto fila liscio, quantomeno. È proprio per questo motivo che mi fa quasi male dover stroncare il lavoro di Codemasters. “Come? Hai detto che è bellissimo”, direte voi. Beh, la risposta è semplice. Serve a poco fare un possibile capolavoro se poi questo presenta bug che rompono il gioco e, soprattutto, delle performance in alcune tappe così orripilanti da farti venire mal di testa. Per tale motivo, si tratta di una recensione che sarò felicissimo di aggiornare una volta che il gioco verrà sistemato, ma allo stato attuale EA SPORTS WRC è un titolo molto problematico. Troppo problematico. Un titolo che, almeno su PS5, non consiglierei. Su PC, la storia è sicuramente migliore, ma questa non è la recensione della versione PC.
La Modalità Carriera è uno spettacolo
L’ossatura di EA SPORTS WRC è costituita dalla modalità Carriera, forse la più bella mai vista in un videogioco di rally. Il giocatore potrà scegliere se entrare in uno dei team ufficiali WRC, ossia Toyota Gazoo Racing WRT, M-Sport Ford WRT e Hyundai Shell Mobis WRT, oppure entrare in un team indipendente, guidato da un uomo facoltoso di nome Sam. Chiaramente, la prima rappresenta una soluzione più simulativa e adatta a chi magari vuole vestire determinati colori. La seconda, d’altro canto, rappresenta la scelta più interessante, in quanto si tratta di una versione pesantemente migliorata del My Team di EA SPORTS F1 23, ma ci dilungheremo dopo. Tornando a WRC, il giocatore avrà modo di gestire ogni singolo aspetto della scuderia, guidati dalla voce di Gianluca Iacono, voce storica di Vegeta in Dragon Ball, Marshall in How I Met Your Mother e… tanti personaggi in Skyrim.
Si potranno assumere ingegneri, ognuno con i propri bonus. Un ingegnere potrà conferire dei bonus con auto 4WD, mentre un altro potrà essere più bravo a riparare questa o quella componente. Ciò porterà a ridurre sensibilmente i tempi di riparazione tra una prova e l’altra, cosa che si può rivelare vitale in alcune situazioni. La struttura del Calendario è composta da diversi Rally, alcuni a invito e altri invece riguardanti il Mondiale Rally. Le prime ci permetteranno di salire a bordo di veicoli iconici del passato, e saranno necessarie per ingraziarci Sam. Le seconde, invece, riguarderanno le auto dei regolamenti attuali. L’elemento più interessante è però costituito dalla scelta dell’auto per queste ultime. Il giocatore potrà infatti scegliere se comprare una vettura già pronta, sia WRC che categorie inferiori, oppure costruirne una interamente da zero. Qui vi si aprirà un mondo.
WRC o Need For Speed?
Potremo scegliere il nome da dare al nostro bolide e ogni singolo componente, valutare quale prendere in base all’affidabilità e grado di usura, scegliere il layout dell’auto (se motore anteriore o centrale, come le vecchie Gruppo B, e questo ovviamente influirà sulla guidabilità) e, cosa più importante, sceglierne l’estetica. Avremo cinque kit per categoria in totale, ognuno con poi ulteriori opzioni di personalizzazione. L’estetica dei kit in generale non è che sia particolarmente accattivante, ma ce ne sono un paio che ho trovato onestamente molto riusciti.
Le modifiche, in ogni caso, non si fermano qui. Potremo cambiare il cofano, le prese d’aria del tetto, il design dei fari, i sedili, la leva del cambio e del freno a mano, il volante – tra cui figura quello ufficiale di Fanatec, usato sulla Ford Puma WRC reale – e addirittura il display. Ogni componente presenta molte opzioni, tranne giusto il sedile che presenta un numero più limitato di scelte. Spostandoci all’esterno, invece, potremo modificare la livrea grazie a un editor non proprio riuscitissimo, ma che è quantomeno definibile tale e che è, tra le altre cose, applicabile su ogni vetture. Manca la possibilità di specchiare gli adesivi da un lato all’altro e mancano diverse opzioni presenti nel WRC di Nacon, tra cui la possibilità di importare adesivi, creare livree e condividerle con il mondo intero. Ciò diede vita a livree storiche, reinterpretazioni moderne e anche le classiche livree anime che non guastano mai.
In ogni caso, WRC offre modifiche estetiche che ci auguriamo di poter rivedere in EA SPORTS F1 24, dove magari potremo scegliere diversi stili di pance, alettoni, volanti e soprattutto un editor definibile tale e che va oltre le classiche livree pre-impostate. Certo, c’è da sottolineare che la FOM potrebbe essere molto rigida a riguardo, ma la speranza resta. Molto meno ispirato l’editor del pilota, nemmeno definibile tale. Potremo scegliere tra i già citati modelli preimpostati, fine.
Momenti, Campionati, Multiplayer e Club
Gli amanti del single player possono contare sulla modalità Momenti. Si tratta di una raccolta di alcune delle imprese più iconiche del mondiale World Rally Championship e che verranno aggiornate nel tempo, ognuna con una propria classifica. Chi vuole invece calarsi nei panni di un pilota WRC, può puntare alla modalità Campionato, dove potrete regolare ogni aspetto del mondiale. Presente anche il Rally di Regolarità, dove sarà necessario mantenere una certa media di velocità, e la scuola Rally, dove potrete apprendere alcuni trucchi di guida. I giocatori potranno inoltre sfidarsi nella componente multigiocatore.
La modalità Multiplayer è caratterizzata da due modalità. La prima, denominata Sfida Rapida, permette a 32 giocatori di connettersi contemporaneamente in una lobby e sfidarsi sul filo del centesimo. La seconda, denominata Club e già vista in Dirt Rally 2.0 (a volte usata da piloti reale per competere con i giocatori di tutto il mondo), è caratterizzata da una natura asincrona. I giocatori appartenenti al club possono decidere di affrontare gli eventi quando desiderano. Il gestore del Club potrà scegliere il regolamento e la durata degli eventi e può addirittura dar vita a un campionato dalla durata di un anno.
78 auto, 600km di strade
Notevole anche la selezione di auto, comprensiva delle più importanti vetture da corsa che abbiano mai solcato le strade del WRC, per un totale di 78 veicoli diversi. Oltre alle moderne WRC, troviamo spazio per le vecchie WRC+ e le ancora più vecchie WRC della vecchia generazione, comprensiva di icone quali la Ford Focus, la Citroen Xsara WRC e la Subaru Impreza, sia in variante 22B che ‘Bugeye’. Manca purtroppo (almeno per me, chiaro) la Impreza WRC ‘Blobeye’, l’ultima del marchio giapponese a conquistare un mondiale Rally nel 2003, o anche la Miitsubishi Lancer WRC di Gigi Galli. La lista prosegue con Gruppo A, Gruppo B, Super 2000, Super 1600, Gruppo 4 e anche qualche unicorn, come le Kit Car (in particolare Volkswagen Golf e Ford Escort) o l’auto progettata dal compianto Colin McRae.
Per quanto riguarda i percorsi, la scelta è ancora più gustosa. Ci sono un totale di 600km di strade, suddivise in 17 nazionii, su cui sfrecciare a oltre 150km/h. Sono presenti tutti i Rally del Mondiale World Rally Championship 2023, più qualche ritorno dal passato. Questi percorsi hanno costretto il team a rinunciare all’Ego Engine, motore usato su tutti i titoli Codemasters del passato, per spostarsi poi su Unreal Engine 4, essendo quest’ultimo capace di gestire scenari molto più grossi. Un passaggio tutt’altro che indolore, come diremo in seguito. In ogni caso, la varietà di percorsi è spettacolare e le tappe sono molto simili a quelle reali. Inoltre, spiccano tappe lunghe oltre 30km e che richiedono una concentrazione totale e prolungata.
Non un benchmark, ma otttimo. E quei particellari…
Infine, è doveroso parlare della realizzazione grafica di auto e circuiti. Il dettaglio di entrambi è eccellente, a netto della sporcizia generale dell’immagine, e ogni cosa è curata nel minimo dettaglio. Il pilota, le animazioni di quest’ultimo, le note del navigatore, il pubblico, la vegetazione, i luoghi chiave di ogni tappa e persino la polvere (ahhh la polvere!), sono tutti eccellenti. Quest’ultima in particolare è a mani bassissime la migliore mai vista in un gioco di guida. Potrete vedere la vostra scia di polvere restare sollevata per tanto tempo e a centinaia di metri di distanza. È clamorosa.
Persino i danni delle auto sono qualcosa di delizioso. Potremo notare la vetroresina usata sulle Gruppo B dopo un urto, mentre auto più anzianotte vedranno il metallo piegarsi in maniera convincente. Non manca la perdita di pezzi di carrozzeria, cosa che esporrà l’enorme dettaglio di meccanica e interni. La goduria sensoriale passa anche per l’audio, di livello altissimo e che vi farà sentire immersi dentro l’auto. Non male anche i suoni ambientali. Infine, il copilota presenta diverse regolazioni che permetteranno di adattarlo al vostro stile di guida e presenterà anche delle note semplificate.
Rallymasters
Non si può parlare di un gioco di guida senza menzionare… beh, la guida. EA SPORTS WRC è effettivamente migliorato rispetto a Dirt Rally 2.0, soprattutto nella guida su asfalto. Ritengo comunque che sterrato e neve continuino a spiccare, ma sarà il fascino di correre su superfici impervie a farmi dire ciò. In generale, a prescindere da quanto sia effettivamente vicino alla realtà, guidare su questo gioco è un’esperienza goduriosa e appagante come poche – quando tutto va bene, si intende – e ogni auto è profondamente diversa dall’altra. Codemasters ha inserito anche la possibilità di regolare l’erogazione dell’ibrido in base alla posizione del pedale. Potremo scegliere tra uno stile più conservativo e uno magari più aggressivo, che porterà però il giocatore a consumare prima l’energia.
Da buon gioco di rally qual è, EA SPORTS WRC saprà anche essere molto punitivo, e questo lo rende ancora più soddisfacente. Dopo aver percorso tappe lunghissime, inizierete col creare quasi una sorta di legame con l’auto che state utilizzando. La soddisfazione nel vedere una Lancia Fulvia continuare a muoversi, ad arrancare dopo qualche colpo di troppo è impagabile, soprattutto in quei percorsi che richiedono 15, 20 o forse anche 30 minuti per essere completati. Una vera e propria gara di sopravvivenza, dove ti chiedi se effetttivamente riuscirai a finire la prova.
EA SPORTS WRC non è assolutamente perfetto, chiariamoci. Certe volte ho la sensazione che il posteriore di alcune vetture sia davvero troppo leggero, quasi come se non seguisse l’avantreno e ci fosse un perno centrale. È una sensazione e nulla di più, magari data pure dall’essere abituato maggiormente a simulatori su pista, però ad esempio né su WRC di Nacon, né su Richard Burns Rally, ho mai percepito questa cosa in maniera così marcata, né l’ho mai percepita sulle WRX di iRacing quelle poche volte che le ho usate (anni fa).
Delude inoltre come non ci siano degli aiuti elettronici reali diversificati per auto, o almeno per classe. Lascia un po’ perplessi dover cambiare la regolazione della frizione in base all’auto (quando altri giochi gestiscono tutto in automatico), così come lascia perplessi poter usare un freno a mano su una Gruppo B, classe dove tale dispositivo aveva il solo e unico scopo di fermare l’auto. Sbavature che puoi ignorare in un gioco più generalista, e pure lì… insomma. Kunos Simulazioni ha curato questo aspetto su Assetto Corsa, per dire. Poco male, basta regolarsi di conseguenza.
Rimane in ogni caso un modello di guida eccezionale e che saprà accontentare sia i fan della simulazione più accaniti, sia chi si approccerà per la prima volta con un pad. Possiamo infatti garantire che il supporto di quest’ultimo è eccellente e guidare con un pad è facilissimo. Il Force Feedback è infine molto buono, sebbene ci si debba smanettare un po’, così com’è buono il supporto al DualSense di PS5.
Performance disastrose e bug che rompono il gioco
Insomma, fin qui sembra tutto rose e fiori. Dov’è il problema, direte voi? Beh, questa foto direi che può bastare. EA SPORTS WRC è, allo stato attuale, un disastro tecnico su PlayStation 5. I cali di framerate sono frequenti, sono di grossa entità (relazionati al genere) e in alcuni casi sono talmente fastidiosi da avermi costretto a fermare la sessione di gioco. I cali di framerate in un racing sono già di per sé inaccettabili. In un gioco di Rally, questo vale il doppio, vista la rapidità con cui la scena muta, e se si usa un FOV basso, il fastidio è addirittura maggiore e, nelle situazioni più critiche, portano all’errore. Non mancano poi problemi di tearing evidenti e che contribuiscono ancor di più al fastidio generale. Per chi è sensibile alle variazioni di framerate, questo gioco è, in alcune situazioni, quasi ingiocabile.
Tolta questa problematica, che alla fine su PC è facilmente mitigabile aggiustando i setting (sappiate però che gira con un framerate dimezzato rispetto a Dirt Rally 2.0, e con una fedeltà probabilmente inferiore visto che dovrete scendere di settaggi), EA SPORTS WRC presenta un bug che di fatto rovina totalmente la componente singolo giocatore. Nei Rally con durata completa, l’Intelligenza Artificiale del gioco perde improvvisamente prestazione. Anche se quest’ultima fosse impostata sul vostro livello, essa a un certo punto inizia a perdere uno o due minuti, cosa che di fatto rovina totalmente il coinvolgimento nel gioco. Sono due sole problematiche, come potete vedere, ma bastano per minare pesantemente l’esperienza.
Una conclusione piena di rammarico
In conclusione, EA SPORTS WRC ha il potenziale per essere un capolavoro del genere. La guida è deliziosa, il parco auto immenso, le tappe sono varie e divertentissime da affrontare, i Club sono stupendi e la Carriera è concettualmente qualcosa di meraviglioso. Tutto ciò viene però spazzato via, almeno per il momento, da un framerate orripilante e anche ingiustificato, visto che non parliamo del nuovo benchmark grafico del genere, e da una IA che diventa inconsistente senza effettive ragioni. Per tale motivo, ho la sensazione che addirittura un 7 sarebbe regalato ora come ora. La realtà, fa male dirlo, è questa, e dispiace perché io vorrei dedicarmici seriamente su EA SPORTS WRC. Così, però, è semplicemente infattibile. Il voto che dò è dettato solo dall’enorme mole di contenuti e da pregi innegabili. Su PC magari la mia valutazione sarebbe diversa, ma non ho provato quella versione e non baso la mia valutazione su esperienze esterne. Confido che la sola possibilità di regolare le impostazioni mi avrebbe portato a dargli un voto più alto. Detto questo, una volta che Codemasters sistemerà questo disastro, sarò felicissimo di dare al gioco un voto ben più alto. EA SPORTS WRC non dovrebbe essere a cadenza annuale, e ciò lascia una luce di speranza in merito a un supporto prolungato e che risolverà le principali problematiche.