Home News Ecco le migliori 25 console di sempre, secondo The Guardian

Ecco le migliori 25 console di sempre, secondo The Guardian

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Come già vi abbiamo anticipato in un nostro articolo, il portale The Guardian ha stipulato una classifica TOP 25 sulle migliori console da gioco di sempre.

Quest’oggi andremo a vedere meglio insieme ciascuna di queste console più da vicino, con la speranza che possiate trovare tra queste la vostra console preferita. O magari, dare un incipit a qualcuno che vorrebbe iniziare a giocare su questi hardware.

Ma prima di partire, è doveroso dire che da parte nostra non c’è nessun incentivo a voler dar vita a una console war, dato che si tratta di una classifica del tutto soggettiva e che potrebbe variare da giocatore a giocatore. A noi piace il confronto col prossimo e sicuramente questo articolo potrà essere un moto di discussione col pubblico e con i lettori, che hanno una semplice passione in comune: i videogiochi.

Si parte!

25 3DO (1993)

Se non conoscete la storia del 3DO o se non conoscete proprio questa incredibile console, mettetevi comodi, preparate i fazzoletti (il finale non prevede un happy ending) e iniziate a leggere.

C’era una volta un signore chiamato Trip Hawkins, fondatore della Electronic Arts, a cui venne in mente, di proporre una nuova e avveniristica console a 32bit con l’incredibile e nuovissimo supporto CD. Al tempo sia la Nintento che la Sega cercavano un modo per potenziare le loro console 16bit: chi inserendo chip FX nelle cartucce, chi dotando di un lettore CD come accessorio. Hawkins che con Dave Needle e R. J. Mical, guardavano al futuro con fiducia e occhi lucidi, e iniziarono a proporre la loro idea di console next generation a diversi produttori, trovando come partners colossi quali la Panasonic, la LG (al tempo Goldstar), la Sanyo e la Creative. Ognuno di essi avrebbe prodotto la sua macchina da giochi, “teoricamente” compatibile ai giochi marchio 3DO. Il supporto CD avrebbe non solo sostenuto la grafica 3D, ma avrebbe utilizzato anche filmati in Full Motion Video con vere e proprie produzioni cinematografiche. Nel 1993 la 3DO fece il suo ingresso nel mercato videoludico con un parco giochi di tutto rispetto: Gex, Alone in the Dark, Super Street Fighter 2, Samurai Shodown, Puzzle Bobble e altri titoli celebri all’epoca.

24 Atari Jaguar (1993)

Atari: il marchio che introdusse i videogiochi al mondo negli anni ’80, un tempo magico, in cui la grafica e il suono venivano compensati con l’immaginazione del singolo giocatore. Atari godeva di grandissima fama, tanto da essere sinonimo di videogioco, ma la crisi del 1983 portò alla chiusura di Atari.Inc e il suo marchio cadde nell’oscurità, per sempre eclissato da Nintendo. Sotto la leadership di Jack Tramiel, fondatore di Commodore che acquistò i suoi asset hardware per poi rilanciarli sotto il nuovo brand Atari Corporation, la compagnia si rialzò in piedi con lancio di Atari 7800; sebbene la console non costituì un fallimento, grazie anche alla deliziosa feature della retrocompatibilità con Atari 2600, questa non riusciva a reggere il confronto con Nintendo a livello di marketing, software e supporto di terze parti, neppure con il computer/console Atari XEGS, rimanendo di conseguenza una console di nicchia e per pochi appassionati.

Nel 1989 Atari lanciò Lynxla prima console portatile a colori e con display retroilluminato, un anno prima del più aggressivo Sega Game Gear che presentava più o meno le stesse caratteristiche. Ancora una volta, nonostante le sue ottime capacità, la nuova console Atari (che cominciò il nuovo trend interno di chiamare le proprie console con nomi di specie feline) non ebbe lo stesso supporto del Nintendo Gameboy e Sega Game Gear, finendo dunqueper rappresentare la nicchia. Vale ricordare però che il Lynx, come l’Atari 7800 e i computer XEGS e ST, erano molto popolari in Europa, specialmente in Regno Unito che rappresentò, in un certo senso, il nuovo core-market dell’azienda. Dopo il 1992 Atari, che fermò la produzione del 7800, non aveva più nulla sul fronte delle console casalinghe, mentre nel frattempo Nintendo e Sega se le davano di santa ragione “a colpi di bit”. Con l’arrivo di Sega Mega Drive (o Genesis in Nord America) i giocatori vennero messi di fronte alla nuova parolina “bit”, un termine che in realtà nessuno sapeva cosa significasse realmente ma stava a sottolineare, in un qualche modo, la potenza hardware di una determinata console o computer.

Grazie “all’esposizione dei bit” Sega potè accaparrarsi un netto vantaggio contro il Nintendo Entertainment System con i suoi 16bit, otto in più rispetto alla controparte, ma con l’arrivo del Super Nintendo la guerra, da lì in poi, fu combattuta ad armi pari.

23 SEGA Master System (1985)

Il SEGA Master System è una console di videogiochi di terza generazione ad 8-bit prodotta da Sega tra il 1985 e il 1992. È stata originariamente commercializzata nel 1985 come SEGA Mark III in Giappone, e fu ribattezzata e ridisegnata per i mercati esteri, nel 1986 in America del Nord, nel 1987 in Europa. e nel 1989 in Brasile. È stata inoltre pubblicata nuovamente in Giappone nel 1987 con funzionalità aggiuntive.

Diretto successore dell’SG-1000, il Master System doveva concorrere direttamente con il Nintendo Entertainment System (NES). Aveva meno giochi di spessore rispetto al NES e una libreria meno nutrita, a causa delle politiche di licenza di Nintendo che richiedevano l’esclusività della piattaforma. Nonostante l’hardware più performante, il Master System, non è riuscito a ribaltare il significativo vantaggio di mercato detenuto da Nintendo in Giappone e Nord America in quegli anni. Tuttavia, ha ottenuto un successo significativamente maggiore in Europa e in Brasile.

Si stima che il Master System abbia venduto circa 13 milioni di unità, escluse le recenti vendite in Brasile. La stampa specializzata ha riconosciuto il suo ruolo fondamentale nello sviluppo del Sega Genesis e l’aver avuto un buon numero di titoli ben accolti dai videogiocatori, in particolare nelle regioni PAL, ma è critica nei confronti della libreria NTSC davvero limitata in quanto le regioni NTSC, erano principalmente dominate dal Nintendo NES. A partire dal 2015, il sistema era ancora in produzione in Brasile da Tectoy, il che ha reso la console la più longeva del mondo.

22 Intellivision (1979)

La Mattel Intellivison, o semplicemente Intellivision, è stato uno dei primissimi sistemi ad essere rilasciata in America nel periodo del primo boom degli home computer.

Sviluppata a partire dal 1978 e rilasciata a livello nazionale nel 1980, l’Intellivision permetteva sia di giocare ai titoli dedicati sia di dedicarsi alla programmazione di titoli propri o alla modifica di quelli altrui.

Per molti aspetti superiore agli avversari, Atari 2600 su tutti, riuscì grazie ad una strategia di marketing ben mirata ad uscire, se non indenne almeno viva, dalla tremenda crisi che colpì il settore dei videogiochi nel 1983 continuando ad essere presente sul mercato sino al 1990 (contando riedizioni ed evoluzioni varie).

Con i sui 11 anni di vita è una delle console più longeve di sempre e ancora oggi una delle più amate in America.

21 PC Engine (1987)

Il PC-Engine nacque nell’ormai lontano 1987, frutto dell’ideazione di uno staff tecnico che operava presso i laboratori della NEC of Japan e della Hudson Soft.

Il primo nato della famiglia PC-Engine, venne chiamato COREGRAFX. Questa piccola e bianca console utilizzava come processore principale un 8bit, per esattezza un 65C02 con un clock a 7,2Mhz, coaudiovato da due coprocessori a 16bit capaci di gestire la maggior mole di lavoro a livello grafico.

Al momento della sua uscita, il COREGRAFX si rivelò la più potente console disponibile sul florido mercato del Sol Levante ed ebbe subito un grandissimo successo; i suoi primi rivali, ovvero Sega Master System e Nintendo Famicon (conosciuto da noi come NES), si dovettero ben presto inchinare alla supremazia della macchina targata NEC, la quale poteva proporre fedelissime conversioni degli arcade più in voga del momento (ricordiamo, tra i tanti, R-Type, Ninja Spirit e Splatterhouse).

Dal punto di vista tecnico, il COREGRAFX poteva visualizzare 512 colori contemporaneamente su schermo e gestire una risoluzione di 256×216 pixels, la quale era sufficiente per poter generare entusiasmanti videogiochi. Le capacità sonore erano più che adeguate, con 6 voci stereo su 8 ottave, di cui una FM.

I giochi venivano memorizzati sulle mitiche Hu-Card (delle cartucce grandi quanto una scheda telefonica e di una capacità che variava tra i 2 e i 20 Mbit), ed era disponibile anche un lettore CD-Rom, il primo in assoluto per una console, il quale venne subito supportato da una vastissima softeca.

Poca fortuna ebbe invece il secondo nato di casa NEC, il SUPERGRAFX, concepito come un Super PC-Engine dal design super accattivante, il quale si distingueva per le sue prestazioni eccezionali, in grado di poter reggere ampiamente il confronto con quelle del Super Famicom e di surclassare quelle del Megadrive, ma anche per una ludoteca alquanto povera, sebbene di ottima qualità (ricordiamo titoli indimenticabili come 1941, Aldynes e Ghouls’n Ghosts).

Su questa macchina, che era totalmente compatibile verso “il basso”, si trovava la stessa CPU del COREGRAFX, i suoi coprocessori ma anche 4 chip custom in più. Questi garantivano 128 sprite visualizzabili contemporaneamente su schermo, una risoluzione di 320×244 ed una palette di 4096 colori.

Il PC-Engine si diffuse tantissimo in Giappone, ma nel resto del mondo in pochi compresero la sua vera essenza, il divertimento che i suoi giochi riuscivano a trasmettere, la particolarità del suo design e dei suoi bellissimi titoli; il COREGRAFX era praticamente un must per gli amanti degli shoot’em up.

Tra i migliori games disponibili per questa mitica console ricordiamo: PC Kid I, II e III, i fantastici spara-spara quali Gunhed, Gates of Thunder, Nexar, Spriggan ed i migliori titoli (quasi tutti su CD-Rom) ispirati ai fumetti manga nipponici, come Conan, Ranma 1/2, Lamù e la saga di Valis.

20 SEGA Saturn (1994)

L’anno 1995 fu veramente un massacro per quello che all’epoca si poteva veramente chiamare console war, avevo quasi sette anni e come solo pochi bambini seguivo al meglio che potevo il panorama videoludico. Riviste, notizie online, pubblicità in televisione con Gerry Calà e calciatori professionisti, insomma per i piccoli e veri nerd dell’epoca l’informazione non mancava.

Spesso nei pomeriggi più liberi saltavo dai giochi per PC a quelli per il SEGA Mega Drive dove i suoi titoli si stavano mano a mano diminuendo e il passo generazionale era ormai sempre più prossimo, fu proprio in quel periodo che vidi la pubblicità del SEGA Saturn e mi misi subito a cercare informazioni sulla console next-gen di SEGA, next-gen per quel periodo eh!

In rete si trovavano più informazioni e queste erano spesso su siti americani piuttosto che italiani, in quel periodo in italia si preferiva l’informazione cartacea e per quel che riguardava il mio mini-portafogli, beh, mi era anche più economica, chi ha avuto un modem 56k sa bene. Il SEGA Saturn era la terza console commercializzata da SEGA, ben supportata a pubblicità e marketing e su questo Sega non ha mai risparmiato, venne commercializzata nel periodo tra il 1994 ed il 1998 dove proprio in questo anno venne letteralmente asfaltata‘ dalla PlayStation One di Sony. Ma di questo ne parleremo dopo.

Il Sega Saturn fu una console ben strutturata, robusta, progettata per durare e di fatti a supportare ciò si può benissimo chiedere agli attuali possessori quanto ancora ad oggi funzioni bene senza alcuna manutenzione. Bella esteticamente e dalle linee forti, una gamma estetica di colori ridotta ma comunque piacevole per le mode dell’epoca, i suoi supporti erano molteplici partendo dai controller, i multitap e i supporti per la memoria, quest’ultimi costavano così tanto da potersi comprare in alternativa uno yatch.

Ovviamente come passaggio generazione montava un lettore CD per il supporto ai giochi, ciò non era estraneo a Sega in quanto già per la console SEGA Mega Drive venne commercializzato poco prima il SEGA-CD, per la modica cifra di circa 400$ in America, fatevi il calcolo del tasso di cambio in lire dell’epoca e ditemi un pò voi.
A livello di CPU c’è un attimo da sedersi e pensare, se in quel periodo, Sega avesse le idee chiare sul da farsi in quanto non solo monto ben due CPU ma aggiunse, in fase di sviluppo avanzatissimo, il processore 3D. Questo esclusivamente per competere con la Playstation One di Sony che come competitor fu un vero killer per la console Saturn di SEGA.

19 Colecovision (1982)

O la Rolls-Royce o…beh, metteteci l’auto esclusiva e supercostosa che vi piace di più. Perché sì, quando venne commercializzata nel 1982, Colecovision era il top del top, la macchina dei sogni, quella che “ha i giochi uguali al bar” (che poi non era vero, ma l’affermazione pareva credibile), quella che avremmo voluto sotto l’albero di Natale al posto degli oramai vetusti Atari 2600 e Mattel Intellivision. Colecovision era il NEO-GEO degli anni ’80.

Colecovision era l’ultima console della “seconda generazione”, quella che gli storici del videogioco fanno iniziare alla fine degli anni ’70 e terminare una manciata di anni dopo. Quella arrivata sul mercato prima della Grande Crisi, che ebbe come unica ma fondamentale conseguenza di spostare per vent’anni il baricentro videoludico dagli USA al Giappone. Per quelli che hanno la mia età (44) quel periodo rappresenta la nascita della passione e l’inizio di una meravigliosa avventura che per ora non si è ancora conclusa. Di quella “classe” si ricordano, oltre alle macchine citate sopra anche gioielli quali il Vectrex, l’Atari 5200 e Sega SG-1000. Per non parlare della dozzina di home computer usciti sul mercato (ma questa è un’altra storia…)

18 Magnavox Odyssey (1972)

La Magnavox Odyssey è stata la prima console per videogiochi domestica uscita sul mercato. Fu presentata il 24 maggio 1972 e fu messa in vendita nel mese di agosto dello stesso anno, precedendo il celebre Pong, prodotto da Atari, di 3 anni.

L’Odyssey venne progettata da Ralph Baker che la realizzò nel 1968 elaborando un precedente progetto di videogioco intitolato Bucket Filling Game. Dopo una lunga trattativa con Magnavox, la console fu rivista per poter essere prodotta in larga scala e fu messa in commercio nel mese di agosto del 1972, rimanendo in vendita fino al 1975. Il prototipo della console realizzata da Baer è conosciuto dagli appassionati come la “scatola marrone” ed è custodito nel National Museum of American History. Per il Magnavox Odyssey furono sviluppati un totale di 27 giochi utilizzando 12 differenti schede da inserire nella macchina.

La console fu anche clonata in alcuni paesi. Esistono tre cloni noti:

  • Overkal” in Spagna
  • Telematch De Panoramic model J-5” in Argentina
  • Kanal 34” in Svezia

La Magnavox Odyssey non ebbe buon successo commerciale per via di alcuni fattori: la console venne venduta sono nei negozi Magnavox e con uno scarso battage pubblicitario; inoltre molte persone furono portate a credere che si poteva utilizzare solo con televisori Magnavox.

17 SNK Neo Geo (1990)

La storia del Neo Geo, termine con cui generalmente ci si riferisce ad una famiglia di hardware molto variegati tra loro, incomincia nel 1990 con il rilascio sul mercato dei cabinati arcade del Neo Geo MVS (o Multi Video System).

Vantando specifiche tecniche incredibilmente avanzate, un parco giochi molto riuscito e la possibilità di installare sino a sei diversi titoli sullo stesso sistema (cosa che permetteva un considerevole risparmio di denaro e spazio agli operatori), questa famiglia di cabinati iniziò ad avere un fortissimo seguito di pubblico e di fan.

Il successo nelle sale giochi spinse la SNK a produrre quindi un ramo domestico dei sui sistemi hardware, rilasciando il Neo Geo AES e in seguito le sue varianti Neo Geo cd.

A prescindere dalla collocazione domestica o da sala giochi dei sistemi Neo Geo, ciò che ha sempre contraddistinto le produzioni SNK è stata l’alta qualità e l’incredibile superiorità tecnica mostrata nei confronti dei concorrenti; ciò si rifletteva però su prezzi di vendita molto elevati relegando, ad esempio, il Neo Geo AES ad una console per “ricchi” e facendole conquistare il titolo di “regina delle console” dai collezionisti moderni.

16 Atari VCS/2600 (1977)

L’Atari 2600 o Atari VCS è la console prodotta da Atari nel 1977 e tra le prime console ad utilizzare come workload dei videogiochi le famosissime cartucce. L’immortale Atari dovuto al fatto che la sua produzione e distribuzione nelle sue diverse versioni è durata fino al 1991. La console fu messa in vendita a 199$ con un package che conteneva oltre alla macchina, 2 joystick, 2 paddle ed un gioco che era Combat. Al momento del lancio erano disponibili solo altri 8 giochi acquistabili separatamente.

L’Atari 2600 nel suo contenitore di plastica e alcuni inserti in finta radica, dall’aspetto di un vecchio amplificatore audio conteneva una CPU centrale MOS 6507 una versione diversa dal MOS 6502 che aveva un numero ridotto di piedini per renderla più compatta, dovuta anche al fatto che la versione 6507 era in grado di accedere solo a 8 KB di memoria contro i 64 KB che poteva gestire la 6502 versione dell’Atari 2600 che gestiva le linee di Input/Output per la lettura dei joystick.

Le cartucce dell’Atari 2600 contenevano 2Kb di memoria ROM in cui erano salvati il codice dei giochi e i dati come musica e grafica.

15 Nintendo GameCube (2001)

l Nintendo GameCube, meglio noto con il nome abbreviato di GameCube è la console di sesta generazione prodotta da Nintendo tra il 2001 e il 2007. Si tratta della quarta console prodotta dall’azienda giapponese dove la prima fu il NES (Nintendo Entertainment System), la seconda fu lo SNES (Super Nintendo Entertainment System) e la terza fu il Nintendo 64; il Game Cube rappresenta il successore del Nintendo 64 e il suo nome in codice era “Project Dolphin”.

 Nintendo GameCube fu presentato alla stampa mondiale il 24 agosto del 2000 data in cui in commercio erano già state distribuite da un anno le prime unità di Sony PlayStation 2 e da quasi due anni quelle di Sega Dreamcast; di lì a un anno sarebbe anche iniziata la commercializzazione della prima Microsoft Xbox lanciata nel mercato mondiale il 15 novembre 2001. Nintendo GameCube, quindi, viene presentata in un momento storico che si trova nel bel mezzo della guerra delle console di sesta generazione. Per gli amanti del retrogaming e per tutti coloro che portano nel cuore un pizzico di malinconia per quegli anni entusiasmanti, gustiamoci di seguito il primo spot pubblicitario di Nintendo GameCube che sia mai apparso sulla televisione italiana.

14 PlayStation 3 (2006)

Lo sviluppo di PlayStation 3 iniziò nel 2001, quando Ken Kutaragi, allora presidente di Sony Computer Entertainment, annunciò che Sony, Toshiba e IBM avrebbero collaborato allo sviluppo del microprocessore Cell. All’epoca, Shuhei Yoshida guidava un gruppo di programmatori per la creazione di giochi di nuova generazione. All’inizio del 2005, l’attenzione di Sony si è spostata sullo sviluppo dei titoli di lancio per PlayStation 3. Sony ha presentato ufficialmente la PlayStation 3 al pubblico il 16 maggio 2005, all’E3 2005, insieme a un prototipo a forma di boomerang del controller Sixaxis. Una versione funzionale del sistema non era disponibile alla presentazione, né tanto meno al Tokyo Game Show nel settembre 2005, sebbene in entrambi gli eventi si tennero dimostrazioni (come Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots) su kit di sviluppo software e hardware comparabili per personal computer. È stata anche mostrata una registrazione video basata sulle specifiche previste per PlayStation 3 (in particolare una demo di Final Fantasy VII).

Furono annunciate due configurazioni hardware per la console: un modello da 20GB e un modello da 60GB, con un prezzo rispettivamente di US $ 499 (€ 499) e US $ 599 (€ 599). Il modello da 60GB doveva essere l’unica configurazione dotata di porta HDMI, connessione Wi-Fi, lettori di schede flash e finiture cromate con il logo in argento. Il lancio di entrambi i modelli doveva avvenire l’11 novembre 2006, per il Giappone e il 17 novembre 2006, per il Nord America e l’Europa.

13 Nintendo 64 (1996)

Uno dei pezzi più importanti dell’era dei videogiochi lo ritroviamo negli anni ’90 e più precisamente il 24 novembre del 1995 quando, dovendo fare i conti con le altissime aspettative da parte del pubblico, viene presentato alla stampa il Nintendo 64. L’attesa era enorme: Nintendo doveva infatti proporre qualcosa che fosse all’altezza del grandioso Super Famicom, che aveva toccato le 50 milioni di unità vendute in tutto il mondo e che si apprestava a concludere il suo glorioso percorso.

In Italia N64 arriverà nel mese di marzo 1997, qualche mese dopo rispetto al lancio oltreoceano, distribuito da Giochi Preziosi: a discapito di molti alti e bassi, la console sarà un successo in termini di vendite. Ad oggi si stimano più di 30 milioni di unità vendute nel mondo, mentre il titolo con maggior riscontro a livello di mercato è stato Super Mario 64 con 11 milioni di copie vendute. Lo sviluppo cesserà definitivamente nel 2002 con titoli come Resident Evil 0 e Bomberman 64: era arrivata l’ora di GameCube

12 Xbox One (2013)

Xbox One originariamente era stata pensata con il nome di Xbox 720ma poi si decise di optare per la parola One indicante “All in One” (Tutt’uno) che rappresentava meglio le caratteristiche della console. Quando fu presentata per la prima volta nel 2013 furono anche annunciati i primi 15 titoli di giochi in esclusiva per Xbox One, i quali conferivano molto prestigio alla console.

Tuttavia, la connessione obbligatoria ad internet per verificare l’account e per la registrazione online dei giochi rese l’utilizzo della console un po’ complesso, il che non fece che generare un malcontento generale tra i più affezionati all’Xbox e non. Inizialmente Xbox One fu lanciata sul mercato Europeo e del Nord America, lasciando furori Danimarca, Finlandia, Olanda, Svizzera, Cina, Giappone, Norvegia, Russia e Belgio dove farà il suo ingresso solo nel 2014.

Per favorire le vendite, Phil Spencer, il nuovo responsabile delle strategie di Microsoft, affermò che sarebbe stato possibile riutilizzare i giochi delle vecchie console Xbox e Xbox 360 per la nuova Xbox One, la quale sarebbe stata resa retrocompatibile.

11 Xbox (2001)

La primissima Xbox, immessa in commercio il 15 Novembre del 2001 in Giappone (e ad inizio 2002 negli Stati Uniti ed in Europa) rappresenta a tutti gli effetti l’ingresso di Microsoft nel mondo del gaming ed il lancio del guanto di sfida, da parte della casa di Redmond, alla già avviatissima (nel 2001) PlayStation 2.

Pur vittima di un grave svantaggio nei confronti della diretta competitor made in Sony, Xbox riusci a catalizzare, grazie anche ad un ingente price-cut (ben 180€ ad un mese dal dayone), l’attenzione dei gamer di tutto il mondo per via di una incredibile potenza di calcolo (un sistema a ben 733Mhz) e ad un parco giochi di tutto rispetto e ad alcune esclusive, come Halo, che sarebbero divenute, negli anni a venire, simbolo e mascotte del gaming made in Microsoft. Il joypad originale, di dimensioni a dir poco “generose”, fu successivamente sostituito da una versione più compatta, che è stata poi la base per il joypad che in questi anni ci ha accompagnato, su console Microsoft e PC. La dismissione della produzione, avvenuta nel 2008, fu comunque anticipata dal rilascio, tre anni prima, della Xbox 360, evento che segnò, a tutti gli effetti, il tramonto dell’era della prima Xbox. Nei suoi quattro anni di vita la Xbox originale dovette confrontarsi con la PlayStation 2 (rilasciata antecedentemente alla macchina made in Redmond) e con il Nintendo Gamecube, una delle migliori console Nintendo di sempre, seppur non un successo in termini di vendite.

Il lancio americano della primissima Xbox venne fatto mediante un gigantesco evento in Times Square a New York, alla presenza di Bill Gates, dopo una campagna di marketing che mise duramente alla prova le finanze di Microsoft, a quei tempi già alle prese con evidenti problemi finanziari: Xbox si dimostrò infine, nelle sue incarnazioni, l’arma del rilancio economico della casa di Redmond.

I titoli che hanno segnato la storia della prima Xbox sono tanti, ma tra tutti quelli che ci preme segnalare sono Halo: Combat Evolved (ed Halo 2)Project Gotham RacingStar Wars: Knight of the Old RepublicThe Elder Scrolls III: Morrowind e Forza Motorsport. Non potevamo non ricordare poi lo storico spot di “lancio” (in tutti i sensi) della console, lo trovate qui sotto: Life is Short, Play More.

10 Nintendo Wii (2006)

Il Nintendo Wii è una console a 720 bit di settima generazione prodotta da Nintendo e venduta negli Stati Uniti il 19 novembre 2006, in Giappone il 2 dicembre 2006, in Italia, Svizzera e in Australia il 7 dicembre 2006, in Europa l’8 dicembre 2006, in Spagna il 9 dicembre 2006, in Korea del Sud il 26 aprile 2008 e in Cina il 12 luglio 2008.

La console vendette moltissimo, più di 120 milioni di copie (ancora in aumento grazie al mini Wii), grazie anche alla retrocompatibilità con il GameCube. Il gioco più venduto per fu Wii Sports che vendette più di 85 milioni di copie divenendo uno dei giochi più venduti di sempre nella storia dei videogiochi.

Potremmo definire Nintendo Wii una console rivoluzionaria, infatti il suo nome in codice era “Nintendo Revolution“, infatti disponeva di un controller ad infrarossi wireless che ancora oggi sono tra i controller più rivoluzionai se non il più rivoluzionario. Il comparto tecnico della Wii era molto elevata (720 bit) basti vedere o pensare a Super Mario Galaxy per capire la potenza della macchina in questione.

9 SEGA Dreamcast (1998)

Il Dreamcast, (in giapponese :Dorimukyasuto) è una console sviluppata, prodotta e commercializzata dalla SEGA a partire dal 1998. È stata la prima console a 128 bit, dando così inizio alla sesta generazione videoludica.

Durante il corso della quinta generazione, SEGA, inaugurò la sesta generazione delle console realizzando il Dreamcast, superando il processore a 64-bit. Il Dreamcast fu sviluppato con una architettura molto differente rispetto alla complessità del Saturn, con lo scopo di rendere il Dreamcast nettamente più versatile nella programmazione soprattutto per sviluppatori di terze parti, e a questo fine SEGA incluse nella console anche un supporto per le librerie grafiche DirectX ed un sistema operativo piuttosto familiare: Windows CE, sviluppato da Microsoft.

Il Dreamcast è stato lanciato in Giappone il 27 novembre del 1998, il 9 settembre 1999 in America (al prezzo di $199.99) e il 14 ottobre 1999 in Europa. Nonostante alcune difficoltà sorte durante il lancio in Giappone, negli USA la console ottenne un ottimo successo con circa 300.000 preordini e 500.000 unità vendute in due settimane.Con un milione di unità vendute in due mesi, il Dreamcast superò il record detenuto dalla PlayStation. In Europa le vendite si attestarono sulle 400.000 unità vendute in circa un mese dal lancio.

I titoli di lancio come Soul CaliburSonic AdventurePower StoneHydro Thunder e i videogiochi sportivi pubblicati dall’etichetta Sega Sports furono tra i fautori del successo ottenuto durante il primo anno di commercializzazione del sistema. Grazie ad una diminuzione di prezzo e a problemi nella distribuzione della PlayStation 2, le vendite aumentarono del 156.5% tra il 23 giugno ed il 30 settembre del 2000,ma raggiunsero una riduzione in concomitanza delle festività natalizie dello stesso anno, periodo nel quale venne superata dalla concorrente.

8 Nintendo Switch (2017)

Nintendo Switch venne rivelata con un trailer rilasciato il 20 ottobre 2016. Tuttavia, molti di voi ricorderanno come si parlava già da moltissimi mesi di una console ibrida, nome in codice NX, il cui funzionamento avrebbe permesso ai giocatori di passare con un gesto dal classico gaming sul televisore, a una console pienamente portatile. Il fallimento di Wii U aveva inevitabilmente alimentato l’attesa da parte della comunità, che sempre più attendeva di scoprire nuove informazioni sulla prossima macchina della casa di Kyoto.

I rumor e le voci di corridoio avevano riempito il web, motivo in più per cui, dopo il trailer che avete appena visto, Nintendo non si fece attendere e rivelò che avrebbe mostrato nel dettaglio la console durante una presentazione in diretta dal Giappone, che si tenne il 12 gennaio 2019. Proprio Yoshiaki Koizumi di Nintendo ha rivelato sul palco tutto ciò che c’è da sapere sulla console. 

Nintendo Switch prende il nome dalla possibilità di passare dalla cosiddetta “Modalità TV” alla “Modalità Portatile”, che è la sua feature principale. Questo semplicemente staccando i due Joy-Con dalla console ed inserendoli in supporti come il Joy-Con Grip, o nei laccetti per usarli separatamente.

7 PlayStation (1994)

Era il 1995 quando arrivò anche in Europa. L’Italia stava conoscendo il fenomeno Sailor Moon, appena giunta nel nostro paese accompagnata dalla storica sigla di Cristina D’Avena.

Se notiamo, quell’anno fu un anno foriero di icone pop: Sailor Moon, Dragon Ball, Donkey Kong Country e il bellissimo Super Mario World. Non dimentichiamoci delle mitiche Spice Girls in ambito musicale, che rubarono i cuori di milioni di ragazzini dell’epoca. Il 29 settembre di quell’anno, numerosi giocatori europei poterono posare le mani sulla primissima versione della PS1. Qualche mese prima, già i loro colleghi europei ed americani avevano avuto modo di provare quella misteriosa quanto irresistibile console che prometteva di modificare drasticamente il modo di intendere i videogames.

Ma quale fu la fortuna di questa scatola grigia con tanto di tettuccio apribile per inserire l’apposito CD? Probabilmente le icone videoludiche che entrarono immediatamente nel cuore di tutti noi: Spyro, Crash, Tombi (che non ebbe purtroppo la fortuna dei primi due), Sir Daniel Fortesque di Medievil e Heihachi Mishima di Tekken.

6 Famicom/Nintendo Entertainment System (1983)

Il NES, acronimo di Nintendo Entertainment System, conosciuto in Giappone con il nome di Family Computer o più brevemente Famicom, è la console per videogiochi a 8 bit prodotta da Nintendo tra il 1983 e il 1995.

É storicamente provato che il NES abbia risollevato l’industria del settore videoludico dopo la crisi dei videogiochi del 1983. Con le sue 65 milioni di unità vendute in Giappone e altri 7 milioni di unità vendute negli USA il NES è la console più venduta della sua generazione. Un tale successo di critica, pubblico e vendite è dovuto principalmente a due fattori ovvero le specifiche tecniche all’avanguardia per l’epoca e il lancio di titoli superlativi e indimenticabili tra i quali Super Mario Bros., Duck Hunt, The Legend of Zelda, Punch-Out!, Metroid, Ninja Gaiden e Castlevania, titoli di livello qualitativo nettamente superiore a quello di qualsiasi altro gioco di quei tempi.

Infine con il NES la Nintendo ha introdotto un modello di sviluppo e distribuzione dei videogiochi inedito all’epoca e che è ancora oggi adottato da tutte le case produttrici di console ovvero il modello secondo il quale la casa produttrice concede a terze parti la licenza per lo sviluppo dei titoli che saranno poi giocati sulla console.

5 PlayStation 4 (2013)

La PlayStation 4 di Sony è una delle tre principali console di videogiochi attualmente presenti sul mercato, insieme a Microsoft Xbox One e Nintendo Switch. È stata commercializzata alla fine del 2013 come parte dell’ottava generazione di console casalinghe ed è la seconda console Sony più venduta di tutti i tempi, dopo la popolarissima e inarrivabile PlayStation 2.

A seguito del ridotto successo di PlayStation 3, Sony è stata fortemente determinata a correggere i suoi errori e ad offrire una console con il fascino di massa di PlayStation 2 , ma con una maggiore potenza computazionale e più funzionalità.

Il colosso giapponese si è concentrato sui miglioramenti del controller (DualShock 4), sulle funzionalità social che consentono ai giocatori di trasmettere e condividere il gameplay e sul remote gaming. Come accade di consueto con qualsiasi nuova console, PlayStation 4 offre anche una migliore elaborazione e capacità grafiche.

4 SEGA Mega Drive/Genesis (1988)

La console SEGA Mega Drive, arriva da noi in Europa attorno all’inizio degli anni 90,ma l’uscita in Giappone era del 1988. Il Mega Drive nasceva come diretto rivale della Nintendo, visto che durante quel periodo storico non era ancora presente la PlayStation, che vide la luce solo cinque anni dopo.

Durante gli anni 90 il dominio del mercato dei videogiochi era dominato dalla Nintendo, che continuava a essere la console maggiormente venduta e apprezzata da parte dei giocatori di tutto il mondo. Il fallimento del SEGA Master System sembrava aver segnato una sorta di svolta per questo settore ma, la voglia di SEGA di riuscire a emergere e portare via una fetta di utenza alla Nintendo, che nel frattempo continuava a bearsi di quel successo, sembrava non essere affatto apprezzata da parte di questa casa produttrice.

Verso la fine del 1989 SEGA, mediante conferenza stampa speciale, decise di annunciare la realizzazione di una nuova console domestica che avrebbe rivoluzionato il mercato e questo, agli occhi degli esperti ed appassionati di video giochi, attirò molto l’attenzione e fece accrescere ovviamente l’attesa per quella che veniva vista come console potenzialmente migliore del classico NES.

Neanche la successiva uscita della seconda versione del SEGA Mega Drive riuscii a porre rimedio a questa situazione, lasciando quindi al Nintendo il monopolio dei videogiochi: quest’ennesimo fallimento, come venne definito dagli analisti di questo settore del mercato, fece arretrare parecchio la SEGA, che decide di focalizzarsi nuovamente sulla produzione di videogiochi e non sulla realizzazione di console domestiche.

3 Xbox 360 (2005)

Il 22 novembre 2005 segnò il debutto di Xbox 360 in America (in Europa uscì il 2 dicembre), l’erede della prima Xbox arrivava a soli quattro anni dall’uscita di quest’ultima, affrontando la settima generazione di console con una grinta inusitata.

Dotata di un elegante chassis bianco opaco, la “leonessa” arrivava nei negozi italiani in due versioni: Pro e Core, la prima presentava un comodo hard disk da 20 GB, facilmente rimovibile grazie a un cassetto a scorrimento posto sulla parte superiore dello chassis, un cavo component incluso e controller wireless, mentre la seconda si appoggiava interamente alla Memory Card, compatibile su entrambi i modelli, e un controller cablato.  La connessione alla rete wireless era possibile acquistando un modulo esterno. Sotto la scocca pulsava una CPU Xenon Tri-Core a 3,2 GHz, una GPU Xenos da 337 milioni di transistor, lettore DVD doppio strato da 12x e 512 MB di RAM GDDR3, affiancati da 10 MB aggiuntivi di eDRAM. 

I primi titoli fecero passare un Natale indimenticabile ai possessori della console: Perfect Dark Zero, Project Gotham Racing 3 e Condemned rappresentavano uno stacco notevole rispetto alla prima Xbox.

2 PlayStation 2 (2000)

PlayStation 2 venne commercializzata il 4 marzo del 2000 in Giappone, il 26 ottobre negli USA ed il 24 novembre in Europa, in Italia al costo di 899 mila lire.

Le vendite della nuova piattaforma di gioco, unita ai giochi ed accessori, portò nelle casse di Sony 250 milioni dollari il primo giorno, battendo i 97 milioni dollari effettuati al day one del Dreamcast. I punti forti di questa nuova macchina, oltre alla potenza, furono la possibilità di leggere sia i CD-ROM sia i DVD-ROM e soprattutto la retrocompatibilità con l’intero catalogo di videogiochi della console precedente, la prima PlayStation, fattore che estese a diverse centinaia i giochi disponibili al lancio di PS2.

PlayStation 2 partì alla grande vendendo oltre 980.000 unità in Giappone dal 5 Marzo 2000, solo un giorno dopo l’immessa sul mercato. I titoli al lancio non ebbero una qualità molto alta, però tra tutti spiccarono Tekken Tag Tournament e Ridge Racer V, nominiamo anche giochi come Midnight Club: Street Racing, Street Fighter EX3 e Timesplitters.

1 Super Famicom/Super Nintendo Entertainment System (1990)

Nel 1990 la Nintendo lancia in Giappone il Super FAMICOM (in Italia Super Nintendo, o SNES), che riscuote un successo paragonabile a quello del Mega Drive.

Cominciano così degli anni davvero entusiasmanti: da una parte il Super Nintendo, che offre una scala cromatica di 256 colori, dall’altra il Mega Drive che, nonostante i suoi soli 64 colori, risponde con la velocissima CPU che surclassa quella dello SNES.

I giochi escono quasi sempre per entrambe le console anche se alcuni must, come Street Fighter 2 rimasero per molti anni esclusiva Nintendo. Mortal Kombat uscì per entrambe, ma la versione Mega Drive vende di più poiché la Nintendo, da sempre super-protettiva verso i propri acquirenti, aveva eliminato il sangue dal gioco.

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