Di recente si fa un gran parlare dei titoli single player, tessendone le lodi. L’ultima a parlare è stata Eidos Montreal che si appresta a completare lo sviluppo di Shadow of the Tomb Raider in collaborazione con Crystal Dynamics.
Su questo argomento hanno influito parecchio sia la chiusura di Visceral Games, con lo stravolgimento del progetto di Star Wars, e la polemica sulle loot box.
Nonostante il grande successo riscosso da God of War in questi giorni, quello dei single player è un settore in lenta agonia, come spiega Game Industry. Si tratterebbe solo di un caso eccezionale.Questo è dovuto al fatto che i titoli single player non sono altrettanto monetizzabili come giochi prettamente multiplayer come Overwatch, PUBG o Fortnite.
Ne sa qualcosa proprio Eidos Montreal con Deus Ex Mankind Divided. Nonostante sia stato acclamato dalla critica, le vendite non sono andate altrettando bene.
Per David Anfossi, boss di Eidos Montreal, si tratta solo di una situazione temporanea: “È una questione di tendenze, di momento o di tempistiche. Ogni anno c’è una nuova tendenza, al momento si tratta di Fortnite e questo genere di giochi. Dobbiamo solamente aspettare. Non voglio cambiare il gioco o l’esperienza di Deus Ex, dobbiamo essere rispettosi“.
“Detto questo credo che le esperienze con una forte trama stanno attraversando un cambiamento generazionale. Specialmente per persone come me, i più vecchietti…che hanno 25 anni o più. God of War è un ottimo esempio di una splendida esperienza single player. Lo adoro, ma non ho il tempo per completarlo. Per me è una frustrazione, perchè quando inizi un titolo del genere vuoi vedere la conclusione. Quindi dobbiamo adattarci ai nuovi modelli“, ha continuato Anfossi.“Per esempio, ma questa è solo una mia opinione, mettiamo il caso che sviluppassimo una splendida esperienza narrativa, con un universo complesso e personaggi carismatici. Iniziate il gioco e lo completate in tre ore, pagandolo 30$. Questo è tutto. Si crea una forte esperienza narrativa che interessi al pubblico e che possa essere completato“, ha aggiunto lo sviluppatore.
Per questo motivo Eidos Montreal è interessata a sperimentare e introdurre nuovi modelli che comprendono una componente online, ma che non si declina per forza nel multiplayer. Potrebbe benissimo trattarsi di un’esperienza single player, ma online.
Anfossi è conscio che questo concetto possa sembrare poco comprensibile, e tenta di spiegalo facendo l’esempio di Nintendo e i suoi team dedicati alla sperimentazione.
Shadow of the Tomb Raider è costato tra i 75 e i 100 milioni di dollari, più altri 35 milioni destinati al marketing. Questo ha messo molta pressione sugli sviluppatori, ma non gli ha impedito di sperimentare qualche cosa.
Fonte: GameIndustry