La chiusura di Visceral Games ha preso un po’ tutti di sorpresa, ma col passare dei giorni emergono dettagli e retroscena che stanno facendo chiarezza sulla questione.
Ma una prima avvisaglia la avemmo già a fine agosto con le dichiarazioni di Electronic Arts a favore del multiplayer (potete approfondire la questione in questa notizia) e le successive dichiarazioni di Square Enix (in questa news).
Stavolta a parlare è un ex dipendente di Bioware, che ha lavorato a Mass Effect 3 e Mass Effect Andromeda, in parte proprio sulla componente multiplayer.
Manveer Heir ha dichiarato: “Stanno facendo pressioni per avere più giochi open-world. Questo perchè gli utenti possono spendere di più“.
“Perchè si sta parlando di EA? La ragione sono le microtransazioni: acquistare pacchetti di carte nei giochi di Mass Effect, nel multiplayer. È per questa ragione che abbiamo aggiunto i pacchetti di carte in Mass Effect 3: come fare in modo che le persone giochino costantemente invece di fermarsi a sole 60-100 ore?“, ha aggiunto lo sviluppatore.
Heir ha toccato anche la questione dei costi, con budget che spesso superano i 100 milioni di dollari. Puntare a molti titoli ad alto budget non lascia spazio di manovra per titoli minori che si basano sul single player.
“I publisher in generale mirano al più alto ritorno sugli investimenti“, ha continuato Heir. “Non gli interessa cosa vogliano i giocatori, gli interessa quel per cui pagheranno“.
Lo sviluppatore fa quindi l’esempio delle microtransazioni del multiplayer di Mass Effect 3 che hanno incassato così tanto al punto che EA volle una modalità simile anche in Dragon Age: Inquisition e Mass Effect Andromeda.
“Ho visto persone spendere 15.000$, letteralmente, sulle carte multiplayer di Mass Effect“, ha concluso Heir.
Questo secondo l’opinione comune ha anche spinto Electronic Arts a chiudere Visceral Games e trasformare Star Wars da un gioco single player a un open world.
Fonte: Waypoint