
Il promettente RPG sci-fi Exodus, sviluppato da Archetype Entertainment – lo studio fondato da ex veterani di Mass Effect – non farà uso di intelligenza artificiale generativa nel suo sviluppo creativo e narrativo, almeno per il momento. La scelta è stata confermata dagli stessi sviluppatori, che hanno espresso la volontà di mantenere un approccio tradizionale, affidando tutti gli aspetti artistici, di dialogo e di voce a processi umani, non generati dall’IA.
Questa posizione emerge nel corso delle conversazioni attorno al titolo, spesso descritto come l’erede spirituale di Mass Effect per la sua ambientazione e stile narrativo. Exodus è attualmente in sviluppo per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC, con un lancio previsto nel primo o secondo trimestre del 2027.
Una scelta consapevole di qualità e identità creativa
Secondo Archetype Entertainment, al momento non sono previsti piani per utilizzare tecnologie di IA generativa in nessuna componente del gioco, e tutto il contenuto – inclusi i dialoghi e le registrazioni vocali – è destinato a essere completamente handcrafted (fatto a mano) dai creativi del team. La dichiarazione arriva in un momento in cui molte realtà dell’industria stanno esplorando l’IA generativa per accelerare fasi di produzione come testi, sceneggiature, asset visivi o audio.
Il co-fondatore Chad Robertson ha ribadito che questa scelta riflette l’importanza di preservare un senso di autenticità e un forte legame narrativo tra personaggi e giocatori, evitando l’uso di strumenti automatici che potrebbero appiattire o rendere generici elementi chiave dell’esperienza.
La discussione sull’IA nel settore dei videogiochi è particolarmente vivace: mentre alcune grandi aziende stanno integrando strumenti generativi per semplificare aspetti di creazione dei contenuti, numerosi sviluppatori indipendenti e veterani dell’industria sottolineano il valore insostituibile della creatività umana, affermando che solo autori e team di sviluppo possono garantire profondità narrativa e coerenza emotiva.
Matthew McConaughey e la voce dell’attore: un caso a parte
La scelta di non utilizzare IA generativa per Exodus è emersa anche in relazione alla presenza di Matthew McConaughey nel cast dei doppiatori, coinvolto nel progetto in veste di attore per uno dei personaggi principali. McConaughey ha legami con una società di tecnologie vocali basate sull’IA, ma la sua partecipazione a Exodus utilizza esclusivamente registrazioni originali in studio, e non campioni sintetizzati o rigenerati tramite strumenti generativi.
Questa distinzione è importante perché conferma che l’IA non entrerà nei processi di performance voice-acting del gioco, preservando l’esperienza autentica e personale delle registrazioni umane, elemento particolarmente significativo in un titolo fortemente caratterizzato dalla narrazione.
Perché questa scelta conta per i giocatori
La decisione di Archetype Entertainment di non utilizzare IA generativa riguarda soprattutto la qualità artistica e narrativa, due pilastri fondamentali per un gioco di ruolo profondo e immersivo come Exodus. In un panorama in cui molti progetti AAA stanno sperimentando strumenti di IA per automatizzare parti di produzione, la scelta di affidarsi alla creatività pura può rappresentare un elemento distintivo, soprattutto per i fan dei giochi narrativi classici.
Per i giocatori, questo significa che ogni dialogo, ogni battuta vocale e gran parte delle componenti creative saranno il risultato del lavoro diretto di scrittori, artisti e doppiatori, un approccio che punta a conservare l’essenza genuina dell’interazione umana con il medium videoludico.
Un messaggio chiaro in un’epoca di IA crescente
La scelta di non usare generative AI su Exodus non esclude l’adozione futura della tecnologia, qualora emergesse come necessario per raggiungere specifici obiettivi qualitativi o di tempistica, ma al momento resta un approccio basato sulla maestria manuale dei creativi.
Questo posizionamento riflette un dibattito più ampio nell’industria, in cui molti sviluppatori affermano che, pur essendo curiosi delle potenzialità dell’IA, l’elemento umano rimane insostituibile per creare esperienze memorabili nei videogiochi.
Con Exodus, Archetype Entertainment conferma un impegno deciso verso la creatività umana, evitando l’uso di IA generativa nelle fasi centrali del suo sviluppo. In un’epoca in cui la tecnologia si fa sempre più protagonista del processo produttivo, questa scelta rappresenta un forte segnale di fiducia nell’ingegno dei team creativi e nella qualità narrativa, elementi chiave per un RPG sci-fi che aspira a ridefinire gli standard del genere.
Fonte: GamesRadar










