F1 24: Digital Foundry colpita dalla versione PS5 Pro. Il Ray Tracing è quasi ai livelli della versione PC

PlayStation 5 Pro non è stata accolta calorosamente dal pubblico, e finora la maggior parte dei giochi non ha presentato questi particolari cambiamenti che possano giustificare il passaggio a una console mid-gen. Discorso economico a parte, però, ci sono delle eccezioni che sembrano beneficiare molto del nuovo hardware dedicato al Ray Tracing e all’IA. Tra questi spicca senza dubbio Alan Wake 2 e, soprattutto, EA SPORTS F1 24. Contro ogni sorpresa, infatti, è proprio il titolo su licenza F1 a presentare i maggiori cambiamenti grafici nella sua versione PS5 Pro.

F1 24: il ray tracing ha spinto Codemasters ad abbassare la risoluzione e usare il PSSR di PS5 Pro

Quel che ha fatto Codemasters con EA SPORTS F1 24 ha infatti dell’impressionante. Su PS5 Pro, il gioco riesce infatti a gestire il ray tracing in tempo reale durante il gameplay. Non si tratta però di un’implementazione banale di questa tecnologia, magari limitata solo a un aspetto, bensì di un’implementazione quasi totale e che la avvicina molto a quella vista su PC con le impostazioni grafiche al massimo.

Chiaramente, per garantire il Ray Tracing in game, Codemasters ha optato per una risoluzione nativa più bassa. Il gioco base su PS5 ha una risoluzione minima di 1800p con 4K dinamico, mentre su Pro essa, nella modalità Ray Tracing, oscilla tra 1440p e 1080. Qui entra il gioco il PlayStation Super Resolution, capace di compensare in maniera convincente la perdita di risoluzione grazie a un upscaling via IA.

Il ray tracing di EA SPORTS F1 24 è infatti applicato su riflessi, incluse superfici opace e trasparenti, ambient occlusion e Illuminazione Globale diffusa. Nell’ordine, i riflessi ray traced garantiscono ora una gestione migliore e più naturale di questi ultimi, per assurdo ora meno spinti della soluzione screen space reflection, ma al tempo stesso più realistici, con il gioco che tiene conto della porosità della superficie e delle proprietà fisiche del materiale.

L’illuminazione globale garantisce uniformità alla scena, rendendola molto più profonda e togliendo quell’effetto ‘illuminato’ che è presente nella versione raster del gioco. Notevole, in tal senso, la differenza nel tunnel di Monaco o nel controrettilineo di Baku, dove l’immagine cambia così tanto da darti effettivamente il dubbio di assistere sì, allo stesso gioco, ma in due orari completamente differenti.

L’occlusione ambientale ray traced permette infine di dare presenza agli oggetti a schermo, in particolare le auto. Senza ray tracing, queste sembrano quasi fluttuare sull’asfalto, come se non stessero effettivamente toccando la pista. Enfatizziamo il quasi, ovviamente, ma rispetto alla soluzione ray traced la differenza è netta, con le auto che ora generano ombre di contatto molto più realistiche. In generale, il salto grafico è davvero notevole, e rispetto alla versione PC mancano solo le ombre ray traced. Ovviamente, a queste si aggiungono alcuni compromessi come un filtro anisotropico abbastanza basso, almeno all’apparenza.

La versione PS5 Pro presenta anche una modalità 120fps non solo più granitica nella gestione del framerate, ma qui abbiamo un aumento di risoluzione. Si passa da un rage di 1080p a 1440p a un 1440p sostanzialmente statico, con pochi cali e che raggiunge il 4K grazie, questa volta, al temporal anti-aliasing upsampling (TAUU). Infine chi vorrà potrà sfruttare una terza modalità grafica con risoluzione 4K che viene poi upscalata, sempre tramite TAUU, in 8K. Codemasters starebbe però valutando il PSSR.

Fonte: Digital Foundry