Sulla storia di OculusVR un giorno verranno scritti libri. Il suo fondatore, Palmer Luckey, In soli 18 mesi è riuscito a trasformare il classico sogno americano, nato in un garage, in una delle aziende che guidano la rivoluzione digitale. Il boom su Kickstarter, l’ingresso di John Carmack, l’arrivo di finanziamenti importanti, oltre 75mila devkit venduti, ma soprattutto una visione chiara di cosa dovrà essere la realtà virtuale consumer in un prossimo futuro. E ora la svolta. Facebook ha acquistato OculusVR, per 2 miliardi di dollari (soldi sicuramente meglio spesi – aggiungo io – dei 19 miliardi investiti in WhastApp…). La transazione verrà chiusa entro l’estate. OculusVR – dichiara Zuckerberg – continuerà a operare indipendentemente. Ma Facebook si impegnerà ad aiutarla nello sviluppare nuove partnership (oltre a offrire – si presume – una consistente e necessaria iniezione di capitali).
Facebook e Oculus lavoreranno quindi insieme per portare la realtà virtuale nel settore delle comunicazioni, dei media, dell’intrattenimento, dell’educazione e in altre aree. Ma soprattutto per dar vita alla più grande piattaforma di realtà virtuale mai concepita. Zuckerberg immagina una piattaforma di condivisione in cui non si possano solo condividere foto e video, ma intere esperienze e avventure. “Entro i prossimi 10 anni”, scrive Palmer Luckey sul sito di OculusVR “la realtà virtuale sarà dappertutto. Sarà economica e cambierà il nostro modo di relazionarci. Soprattutto cambierà il nostro modo di divertirci”. Quello che aveva immaginato Ernest Cline nel suo romanzo “Ready Player One” ora sì, potrebbe realmente accadere! Preparatevi ad Oasis…