Felix Baumgartner muore a 56 anni in un incidente con il parapendio in Italia

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Il mondo dello sport estremo piange oggi il campione Felix Baumgartner, il celebre “uomo venuto dallo spazio”. L’austriaco, 56 anni, è deceduto durante un volo in parapendio il 17 luglio 2025 a Porto Sant’Elpidio (Marche), schiantandosi contro la piscina di un campeggio vicino a Fermo, dopo aver perso il controllo del velivolo motorizzato. Un dipendente dell’hotel, rimasto ferito, era sulla traiettoria dell’impatto ma non versa in condizioni gravi – un tragico epilogo per un atleta che ha vissuto per sfidare i limiti del possibile.

Una leggenda che rompe ancora una volta le barriere

Baumgartner era diventato celebre nel 2012 per il suo salto dalla stratosfera, spezzando la barriera del suono in caduta libera da circa 39 000 metri. Quel volo, sponsorizzato da Red Bull, è rimasto per anni uno dei momenti più iconici della storia dell’audacia umana. Ma dietro ai numeri da record c’era spesso una persona complessa: addirittura si ipotizza che durante l’ultimo volo possa aver avuto un malore in aria, probabilmente un arresto cardiaco, poco prima della perdita di controllo.

Tecnologia, coraggio e vulnerabilità

Nonostante fosse noto per imprese ad alto rischio come il BASE jumping da edifici, ponti e montagne, Baumgartner aveva già dichiarato il ritiro dagli sport estremi post-Stratosfera. Continuava però a volare, spinto da apnea, velocità e adrenalina, fino a quel pomeriggio che pareva uno dei tanti voli di routine. Poche ore prima aveva postato sui social una storia su Instagram in cui commentava un vento “troppo forte”: un presagio amaro che non è stato interpretato in tempo.

Un impatto che va oltre la morte

Le autorità italiane, così come Red Bull e il consolato austriaco, hanno confermato il decesso in seguito al sinistro . Le indagini sono in corso, ma finora non emergono elementi di violenza o comportamento negligente. Nel frattempo, la notizia viaggia veloce sui social e tra i media internazionali, riportando alla luce la figura di un uomo che aveva incarnato l’archetipo del superuomo moderno, vulnerabile ma indomito.

L’eredità di un coraggioso caduto

Rimarrà nella storia come “colui che ha rotto la barriera del suono in caduta libera”, un record radicato nell’immaginario collettivo mondiale . Felix Baumgartner non era solo un atleta: era simbolo di audacia, coraggio e sperimentazione estrema. Nonostante la tragica fine, la sua vicenda continuerà a ispirare generazioni di avventurieri, come un monito che anche i più grandi possono cadere e che la passione ha i suoi rischi.

La morte di Felix Baumgartner segna la conclusione di una straordinaria carriera atletica, caratterizzata da imprese che hanno ridefinito il concetto stesso di limite. È una perdita dolorosa, ma la sua eredità rimane nei cuori e nelle menti di chi crede nel superamento dei confini umani.

Fonte: ANSA

FONTEANSA

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