Non più ‘su binari’ come era successo in Remake, ambientato a Midgar. La regione di Junon presente in Final Fantasy 7 Rebirth, in arrivo in esclusiva su PS5 il 29 febbraio 2024, sarà esplorabile come un open world. È quanto emerge dalla prima parte del reportage messo in piedi da Game Informer. Al portale specializzato, Square Enix ha dato la possibilità di esplorare in anteprima il mondo di gioco dove Cloud, Aerith, Tifa, Barret, Red XIII e tutti gli altri dovranno muoversi da ora in avanti. Secondo alcune informazioni fornite da Naoki Hamaguchi in persona inoltre, Square Enix ha impreziosito Rebirth di aree e città inesistenti nell’originale del 1997.
Una grande mappa per Final Fantasy 7 Rebirth con tante attività opzionali
Secondo Naoki Hamaguchi le tante attività secondarie, abbinate alla quest principale, potrebbero impegnare i videogiocatori per 100 ore e oltre, nel caso di completisti. Ma semmai voleste restare ancorati alla trama principale, Final Fantasy 7 Rebirth dovrebbe tenervi davanti allo schermo per circa 40 ore.
La storia riprenderà da dove l’avevamo lasciata in Remake. A questo punto si comincerà con Under Junon e poi Junon (dove sorge una delle strutture principali della Shinra). Secondo Hamaguchi – che prova a fare esempi senza scadere nello spoiler – si potrà decidere dopo se proseguire verso Costa Del Sol come da copione o, per esempio, esplorare il Crow’s Nest di cui potremmo sentir parlare durante l’avventura. Si tratta di un piccolo centro abitato – inesistente nell’originale – pullulante di cittadini avversi alla Shinra. Lì si potranno accettare alcune missioni secondarie in qualità di membri di Avalanche. Le missioni extra, a proposito, serviranno anche a capire meglio alcune backstory dei protagonisti e approfondire i rapporti tra i membri del party.
Nelle scorse settimane, un breve riassunto per rimettere in pari i videogiocatori è apparso sulle pagine social di Square. Il director ha avvisato: “attendetevi grosse sorprese” alludendo a un punto focale della trama. La conferma del ritorno dei Numen non fa ben sperare i fan di vecchia data.
