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Final Fantasy XII: The Zodiac Age – Hands On

1 Ritorno a Ivalice

Sono passati ormai più di dieci anni dall’uscita di Final Fantasy XII, capitolo della leggendaria saga e pietra miliare nell’epoca di PlayStation 2. Oggi possiamo far ritorno nel mondo di Ivalice con una nuova versione remastered, intitolata Final Fantasy XII: The Zodiac Age, che si rifà ad una versione mai vista in Europa ed uscita solo in Giappone nel 2007, ma con alcune sostanziali differenze, specie nel sistema di crescita dei personaggi, come vedremo più avanti. Il dodicesimo capitolo della saga creata da Hironobu Sakaguchi è un capitolo controverso, che divise i fan all’epoca della sua uscita. La storia, basata forse eccessivamente su intrighi politici, e personaggi non all’altezza di quelli dei precedenti episodi in quanto a carisma (uno su tutti il protagonista Vaan), fecero storcere un po’ il naso a molti amanti della serie.

La prima cosa che salta all’occhio in questa nuova versione è il cambiamento nel sistema di licenze.

Il capitolo si distinse per un gameplay che per la prima volta andava oltre il classico sistema a turni, introducendo un sistema più simile ai MMORPG di allora, con nemici visibili e attaccabili direttamente sulla mappa, senza un cambio di prospettiva. Il grande sistema dei Gambit permetteva di personalizzare fin nei minimi particolari le azioni del nostro party, così da poter controbattere a qualsiasi situazione sfavorevole; ad esempio era possibile impostare una magia curativa non appena gli HP fossero scesi sotto una certa soglia. Recentemente abbiamo avuto modo di provare la nuova versione di Final Fantasy XII e siamo qui proprio per raccontarvela.

2 Zodiac


Durante la nostra prova abbiamo avuto modo di testare due parti del titolo; nella prima ci siamo ritrovati in viaggio verso il monte Bur-Omisace, attraverso la giungla di Golmore, dove abbiamo affrontato il temibile boss Elder Wyrm. La prima cosa che salta all’occhio in questa nuova versione è il cambiamento nel sistema di licenze. Nel gioco originale c’era il problema di come, ad alti livelli, tutti i personaggi finissero per risultare molto simili come abilità e statistiche, dato che tutti condividevano la medesima scacchiera con le stesse abilità, e ciò rendeva davvero blanda la personalizzazione e la caratterizzazione di ogni personaggio. In questa nuova versione avremo invece dodici differenti tipi di licenze, ognuna ispirata a una classe storica della serie, come il mago nero o quello bianco, fra le più classiche, e il bushi o il mago del tempo per chi cerca qualcosa di più particolare.

I Gambit funzionano sempre bene, permettendo di personalizzare le azioni di tutto il party per ogni occasione.

Ogni scacchiera è dunque formata da abilità e licenze proprie di una specifica classe. Nella nostra prova i personaggi avevano già una licenza di base e a noi è toccato scegliere la seconda licenza da utilizzare, rendendo i nostri alter ego dei multiclasse a tutti gli effetti. La moltitudine di combinazioni possibili rende la componente strategica rinnovata e ampliata di molto: potremo dare a Penelo il ruolo di healer combattente, fondendo la licenza di mago bianco con quella di monaco, rendere Balthier letale dalla distanza con la licenza di Machinist insieme a quella di Time Battlemage che ci consente di utilizzare magie come haste unite all’utilizzo di una balestra, oppure ancora rendere Basch una corazzata inaffondabile unendo la licenza di Foebreaker con quella di Knight. Le possibilità sono infinite e lasciate alla discrezione del giocatore, per un sistema rinnovato che colma gran parte delle lacune della versione originale.

3 Fast Forward


Il sistema di combattimento di Final Fantasy XII, che tanto aveva diviso i fan fra estimatori e detrattori, resta piuttosto invariato nelle meccaniche. I Gambit funzionano sempre bene, permettendo di personalizzare le azioni di tutto il party per ogni occasione; anzi, potremmo dire che forse funzionano troppo bene. Nelle due ore della nostra prova, con dei buoni Gambit siamo rimasti per lo più spettatori delle battaglie, intervenendo sporadicamente per utilizzare manualmente qualche oggetto curativo o qualche magia non prevista dai nostri Gambit. Il sistema di Final Fantasy XII è a metà fra il vecchio e più riflessivo sistema a turni e i nuovi sistemi più action.

Abbiamo notato come notevole sia stato l’impegno nel dare un look più moderno alla grafica di Final Fantasy XII.

Probabilmente ancora oggi molti non lo apprezzeranno, data la poca interattività che le battaglie con i nemici minori ci riservano. Soltanto nelle boss battle abbiamo avuto un ruolo più attivo, principalmente per curare i nostri personaggi e per sfruttare particolari debolezze del nemico. Fortunatamente è stata aggiunta una funzione che smussa di molto le fasi più noiose del titolo, come i molti combattimenti casuali nelle mappe e le lunghe distanze che spesso il gioco ci chiedeva di coprire. Premendo L1 potremo velocizzare l’azione, mandandola avanti come se avessimo premuto il tasto fast forward del telecomando del videoregistratore. In questo modo i tempi morti si ridurranno notevolmente, lasciando al giocatore la possibilità di concentrarsi sulle fasi più interessanti del gioco.

4 Una nuova veste grafica


La seconda parte della nostra prova si è svolta sulle spiagge della costa di Phon, un ambiente tropicale in cui ci siamo messi a cacciare alcuni mostri ricercati: una delle sidequest più famose, ormai appuntamento fisso negli ultimi capitoli dei Final Fantasy. Da ambienti costieri a quelli montani, fino a passare per città e giungle, abbiamo notato come notevole sia stato l’impegno nel dare un look più moderno alla grafica di Final Fantasy XII. Le texture in HD alzano la qualità dei modelli dei personaggi, specialmente per quanto riguarda i volti. Certo, è sempre un gioco per Playstation 2, ma il lavoro svolto su questa versione remastered fa pesare la cosa molto meno, rendendo il titolo piacevole da vedere anche dopo dieci anni. Ottima anche la riduzione dei tempi di caricamento, che rende molto più scorrevoli i passaggi fra una zona e l’altra della mappa.

Final Fantasy XII torna con delle aggiunte che servono a rendere più moderno il titolo

Abbiamo provato infine il Trial Mode, una modalità slegata dalla storia del gioco e accessibile dal menu principale, dove testeremo le nostre capacità combattive contro avversari di potenza sempre crescente. In totale saranno presenti cento sfide: nella nostra prova noi siamo potuti arrivare fino alla quindicesima, che ci ha visto affrontare ancora una volta il temibile Elder Wyrm. Da notare la possibilità di salvare dopo alcuni scontri: a noi quest’opzione è comparsa a partire dal decimo, e questo ci permette di ipotizzare che sarà possibile salvare i propri progressi nella sfida ogni dieci livelli superati, così da poter riprendere sfide troppo dure una volta aumentato il livello dei nostri personaggi nella storia.
Final Fantasy XII torna con delle aggiunte che servono a rendere più moderno il titolo, migliorando diverse parti del gameplay che risulterebbero forse obsolete ai nostri tempi. Sicuramente si prospetta una delle migliori versioni del gioco; non ci resta che aspettare luglio per l’uscita del titolo completo.

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