Final Fantasy XV – Recensione

Indietro
Successivo

Un’esperienza multimediale

Final Fantasy XV non è solo un gioco: da solo, infatti, non riesce ad essere un prodotto finito, non mostra tutti gli elementi necessari a capire ciò che accade a Noctis e attorno a lui. Che si tratti di una scelta di mercato o di diversificazione dell’esperienza, Square Enix ha diviso l’universo di FFXV così che il giocatore deve rivolgersi ad altri media per completare il quadro: Brotherhood, una serie di cinque episodi anime disponibile su Youtube, fornisce dettagli importanti sul passato di Noctis e dei suoi tre compagni di viaggio; Omen, altro video in CGI su Youtube, mostra un sogno che Noctis compie durante il gioco; la Platinum Demo, pubblicata qualche mese prima dell’uscita, permette di vivere un’altra esperienza onirica e infine il più importante, Kingsglaive, film in CGI che si svolge in parallelo alle prime fasi del gioco, l’unico tra questi prodotti ad essere a pagamento, fondamentale per capire molti aspetti della storia di Final Fantasy XV.
Cosa succede senza questi “elementi aggiuntivi”? Si vive FFXV per come è stato pensato, ovvero l’avventura di Noctis, dal suo unico punto di vista, con pochissimi intermezzi in cui lui non è presente. Si avverte un senso di estraneità e si rimane confusi di fronte a certi sviluppi, senza contare che i brevi filmati che richiamano questi riferimenti esterni non riassumono nulla ma servono proprio a incentivare il giocatore a recuperarli. Final Fantasy XV quindi non è incompleto, piuttosto è il tassello principale di un universo più vasto.

FFXV è impregnato in ogni sua parte di riferimenti e prestiti a tutta la saga

Molto rimane intatto del concept originale, quel FF Versus XIII annunciato come una “fantasia basata sulla realtà” che propone questo nuovo stile già citato e intraprende una direzione più seria, dark e “politica”, in parte ereditata dallo stesso FFXII. Un Final Fantasy pensato per i fan della saga che, oggi, sono adulti, più maturi, in una realtà globale diversa da quella del ventennio in cui si sono susseguiti i principali capitoli della saga. Su questa base Nomura prima e Tabata poi decidono di elaborare una trama dai temi moderni, la cui narrazione si concentra su aspetti più profondi e reali dei soliti luce, oscurità, eroe e controllo del mondo, e impostano l’intero gioco sul trascinarlo in maniera sempre più travolgente man mano che si avanza verso il finale.
Siamo di fronte a un Final Fantasy atipico, il più diverso della saga, che però prende in prestito tutto il prendibile e lo rielabora sperando di diventare il Final Fantasy definitivo, quello “abbastanza innovativo da non essere sempre la stessa cosa” e allo stesso tempo “abbastanza fedele da potersi chiamare Final Fantasy”. Ci saranno riusciti?

Indietro
Successivo
RASSEGNA PANORAMICA
Voto:
9
final-fantasy-xv-recensione<b>Pro</b><br> Graficamente e artisticamente eccezionale<br> 
Mondo vasto e totalmente esplorabile<br>
 Tantissimi obiettivi, missioni e segreti<br> 
Battle system avvincente e ben bilanciato

<br> <br> <b>Contro</b><br> Trama un po' contorta<br> Qualche bug da risolvere<br>