Final Fantasy XV – Recensione

Indietro
Successivo

Il battle system definitivo

Se il mondo di gioco è uno degli aspetti più importanti di ciascun Final Fantasy non è da meno il battle system, cuore del gioco e dell’esperienza RPG della saga.
Negli ultimi anni Square Enix le ha provate tutte, dai turni di FFX allo strano ATB di FFXIII, passando per gli scontri live in continuità con l’esplorazione di FFXII. Alla fine questi hanno avuto la meglio e influenzato maggiormente il battle system, ma il marchio più profondo è quello di Kingdom Hearts: varietà di tecniche, libertà di movimento, compagni con compiti specifici di supporto non sono solo coincidenze, ma la chiara volontà di accontentare i fan degli RPG moderni.
Noctis può equipaggiare fino a quattro armi contemporaneamente, tra le quali spade, daghe, lance, pistole e persino bombe magiche, che abbandonano il classico uso di PM e abbracciano la filosofia ad “utilizzi”: assimilando energia fuoco, ghiaccio e tuono da alcune fonti elementali, si può poi unirla anche ad altri oggetti e distillare le singole magie, con relativi effetti (Stop, Veleno, EXP+, ecc..), raffiche (una o più per lancio), usi (numero di lanci effettuabili) e potenza, in una miriade di combinazioni che trasformano Noctis in un piccolo alchimista. Il loro uso inoltre si basa sull’area di effetto e ha un tempo di ricarica, quindi bisogna prendere bene la mira e lanciarle al momento giusto per evitare colpi a vuoto se il nemico si sposta; in compenso, possono rivelarsi incredibilmente potenti e questo spiega il loro uso “a consumo”.
Oltre ad attaccare Noctis può teletrasportarsi con una proiezione offensiva sul nemico, o spostarsi lontano dalla battaglia per recuperare PM e Salute da una posizione tattica. Ciascun personaggio possiede una barra Salute, esaurita la quale va in stato Crisi e bisogna soccorrerlo (o essere soccorsi) per tornare in combattimento, ma spesso conviene affidarsi agli oggetti e mai come in FFXV è vitale l’uso massiccio di Pozioni, Code di Fenice ed Elisir.
final-fantasy-xv-ffxv-16

saper padroneggiare i controlli, usare gli oggetti e gestire le magie promette di rendere ogni battaglia emozionante, adrenalinica e soddisfacente

Gladio, Ignis e Prompto, per quanto stereotipati e autonomi, forniscono un supporto essenziale per avere la meglio contro i nemici più forti soprattutto grazie alle Tecniche, colpi speciali da usare a comando quando la relativa barra si riempie abbastanza; così Ignis diventa il mago-healer perfetto, Gladio infligge danni ingenti e Prompto agisce sui parametri dei nemici. Colpendo i nemici alle spalle si realizzano gli aggiramenti che possono anche essere incrociati con i compagni, così come le parate, importantissime. Per parare la maggior parte dei colpi basta tener premuto il pulsante apposito, con conseguente consumo di PM, ma la frenesia delle battaglie non la rende affatto una cosa semplice: bisogna essere bravi ad alternare attacco e difesa, così come a sfruttare l’uso delle tecniche durante le quali si rimane illesi, e a cambiare arma a seconda delle vulnerabilità del nemico. Le armi ancestrali a loro volta sono le più potenti, ma il loro uso consuma Salute: tutto il battle system è ben bilanciato e premere semplicemente un pulsante equivale a morte certa, mentre saper padroneggiare i controlli, usare gli oggetti al momento giusto e gestire le magie promette di rendere ogni battaglia emozionante, adrenalinica e soddisfacente.

Per parare basta tener premuto Un pulsante, ma la frenesia delle battaglie non la rende affatto una cosa semplice

Come ogni RPG che si rispetti sono le abilità a determinare l’approccio e FFXV ne ha davvero tante, divise in otto categorie, ciascuna con il proprio albero di sviluppo: le “Perlustrative” influiscono sui Punti Abilità e l’Exp che si guadagna durante l’esplorazione, le “Combattive” migliorano le mosse in combattimento, le “Tecniche” sbloccano nuove abilità dei compagni e così via, in un sistema simile alla Sferografia di FFX. Per ottenere PA si può combattere, esplorare, accamparsi e molto altro, tutte attività che spingono a godersi ogni aspetto del gioco. Un sistema che funziona, avvincente, che ispira a farsi padroneggiare, che dà soddisfazione, ma tutto questo lo abbiamo provato in Wait Mode, ovvero la modalità che mette in pausa l’azione quando si rimane completamente fermi; un compromesso equilibrato che aiuta a prendere un attimo di respiro, ad avere uno scan dei nemici, a guardarsi bene intorno e a mirare senza problemi. Spesso la differenza tra un successo e una completa disfatta è stata proprio l’uso dell’attesa, in grado di riavvicinare l’anima action del battle system allo stile riflessivo degli RPG, dove si tiene conto delle vulnerabilità, le resistenze, la Salute rimanente e quella massima dei nemici che si hanno di fronte, prima di lanciarsi in una carica berserk puramente aggressiva.
La nostra opinione è che lo stile action, quello senza wait time, non renda il combattimento più avvincente ma piuttosto lo snaturi, trasformandolo in un hack ‘n’ slash che uccide tutta la strategia che invece è presente e fondamentale. A voi la scelta.
final-fantasy-xv-ffxv-11

Indietro
Successivo
RASSEGNA PANORAMICA
Voto:
9
final-fantasy-xv-recensione<b>Pro</b><br> Graficamente e artisticamente eccezionale<br> 
Mondo vasto e totalmente esplorabile<br>
 Tantissimi obiettivi, missioni e segreti<br> 
Battle system avvincente e ben bilanciato

<br> <br> <b>Contro</b><br> Trama un po' contorta<br> Qualche bug da risolvere<br>