Football Manager 17 – Hands On

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Novità fuori dal campo

football-manager-fm_1In termini di gestione la novità più importante è la figura del data analyst, un membro dello staff che fornisce informazioni sulle tattiche più utili contro il prossimo avversario, suggerendo anche il giocatore più temibile, le aree d’attacco preferite e le vulnerabilità da sfruttare. Si tratta solitamente di un rapporto prima e uno dopo la partita, utile a chi non vuole studiare troppo a fondo l’avversario ma non sempre efficace.
Molto dipende dal morale dei giocatori scelti, questa volta influenzato anche dalle promesse che si possono fare: giocherai titolare, diventerai capitano, ti cederò se non vinciamo la coppa sono alcune tra le numerose dichiarazioni che si possono fare per convincere un giocatore a stare buono o ad accettare un’offerta; ovviamente non mantenerle rischia di distruggere un’intera squadra: non solo per i diretti interessati, ma anche per tutti gli altri giocatori che potrebbero schierarsi dalla loro parte. Tali negatività si traducono presto in richieste ufficiali di trasferimento, scarsa motivazione in campo o rifiuti a rinnovare il contratto, in una reazione a catena che potrebbe trasformare una stagione fantastica in una tragedia.

Acquistare un buon giocatore nella fascia 24-28 anni è praticamente impossibile

L’introduzione della pagina con tutti i tweet si dimostra al passo con i tempi tanto quanto indifferente. Ogni azione della società o di rilievo in generale viene citata da alcuni tweet e hashtag che tengono aggiornati sull’andamento del mondo calcistico e sulla reazione dei tifosi ai propri acquisti e risultati. Lo script è piuttosto scontato e spesso si articola su tre tweet rispettivamente a favore, contro e incerto rispetto alla scelta fatta, mentre è in grado di fornire perle come l’interesse a prendere Brozovic per 67 milioni a dispetto dell’acquisto di Icardi per 27,5 milioni.
Questo introduce l’ennesimo cambiamento invisibile ma determinante di FM17: cifre ridicole, stipendi da far impallidire il contratto di Pellè e proposte che arrivano a chiedere persino dieci volte tanto il valore di mercato del giocatore. Acquistare un buon giocatore nella fascia 24-28 anni in FM17 è praticamente impossibile a meno di sborsare 50-60 milioni di euro, e anche dopo bisogna convincerlo ad accettare tra promesse, stipendi faraonici e bonus per l’agente degni di Raiola.
Le soluzioni sono solo due: affidarsi alle vecchie glorie se siete giocatori a breve termine, investire sui giovani prodigio se optate per un save a lungo termine. Come ogni edizione anche FM17 vanta alcuni ragazzini ad alto potenziale in grado di rivelarsi dei palloni d’oro nel giro di qualche stagione, quindi piuttosto che vendere tutta la squadra per comprare Pogba potrebbe essere più conveniente crescerne un paio in casa per il bene delle casse della società.

non mantenere le promesse rischia di distruggere il morale dell’intera squadra

Brutto a dirsi, ma le novità di FM17 sembrano finire qui. Negli anni precedenti la corrispondenza tra beta pre lancio e versione finale è stata quasi totale e viene difficile immaginare che stavolta andrà diversamente. Le novità sono poche e poco influenti, forse superate dai cambiamenti in negativo di alcuni aspetti come i troppi infortuni e i trasferimenti impossibili. La nuova grafica 3D diventa così un fiocco bellissimo su un regalo riciclato, un FM16 risistemato per l’occasione e aggiornato più nell’aspetto che nei contenuti. Ciò non cancella gli elementi positivi che già dall’anno scorso lo rendono un manageriale calcistico profondo e longevo, ma gli utenti meno accaniti troveranno difficoltà a giustificare la spesa per quello che potrebbe benissimo essere un DLC, nella speranza che nel frattempo la versione finale possa risolvere gli eccessi già citati.

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