In conclusione
La Beta di For Honor, pur con tutte le migliorie del caso, ci ha lasciato bene o male gli stessi dubbi della versione provata qualche mese fa. Il gioco è solido, il gameplay accattivante e tattico al punto giusto, e su questo non si discute. Il valore dell’appeal finale, però, è ancora un po’ in bilico. Ma dopotutto è anche normale, non conoscendo ancora il numero totale di mappe, il “range” effettivo di pezzi d’equipaggiamento sbloccabile e, in linea di massima, un po’ tutta la mole di contenuti del gioco finale. Inutile, a questo punto, fasciarci la testa prima del previsto.
Pur con qualche problema tecnico di troppo – Ubisoft, mancano due settimane all’arrivo nei negozi, attenta – questo For Honor continua a sembrarci un concept interessante, anche già solo per il coraggio di aver tastato un territorio quasi completamente nuovo, di aver costruito delle solide fondamenta pregne di personalità e di essersi ispirato davvero poco ai suoi vari concorrenti. L’esperienza è fresca, a tratti persino innovativa e – eccezion fatta per alcuni passi falsi – resta sempre e comunque appagante.
Viene meno, forse, proprio a causa di alcune sfaccettature intrinseche alla sua stessa natura. Non sempre sembra equilibratissimo e, a meno che non si è davvero abili, l’inferiorità numerica punisce troppo duramente. Qui, di conseguenza, entra in gioco tutto un altro discorso, ovvero quello della ricerca di un team affiatato con cui condividere le avventure online; per capire quanto sia possibile senza troppa organizzazione bisognerà comunque vedere verso che direzione si muoverà la futura fan-base, quando il gioco completo sarà sugli scaffali. Insomma, i dubbi non scompaiono, ma le aspettative sono ancora più alte di prima. Mentre della fantomatica modalità single-player si sono perse completamente le tracce, abbiamo almeno la certezza che l’online – pur con tutti i pregi e difetti del caso– divertirà.