Torniamo ancora una volta a parlare di quanto visto durante la Gamescom 2016 con Lego Dimensions, il nuovo titolo di Warner Bros e dei mattoncini più conosciuti al mondo.
La demo che ho avuto modo di giocare era ambientata all’interno dell’universo dei nuovi Ghostbusters e diversamente dal film, che mi ha lasciato abbastanza perplesso, è riuscita a soddisfarmi.
Partiamo con il dire che a differenza di molti altri capitoli della saga dove le novità si limitavano quasi solo all’ambientazione e ai personaggi, Lego: Dimensions introduce un sacco di nuove funzionalità, dando una spinta in più a una saga che a mio vedere iniziava a risentire il peso degli anni.
L’humour fa ancora una volta da padrone all’interno di Lego Dimensions
Prima e sicuramente più importante miglioria sotto l’aspetto del gameplay è l’aggiunta di un portale, simile a quello già visto per altri giochi (Skylanders?), ma decisamente implementato rispetto ai suoi predecessori. Su questa base sono infatti presenti ben quattro aree, che potranno contenere fino a sette diversi personaggi o veicoli. Eh sì, perchè in Lego: Dimensions per poter sbloccare e utilizzare una buona parte dei personaggi dovremo essere in possesso del relativo playset fisico, che necessiterà anche di essere assemblato. L’utilizzo del portale sarà di vitale importanza se vorremo completare il gioco, in quanto alcuni degli enigmi che incontreremo lungo il cammino ci richiederanno di posizionare i nostri eroi in un preciso ordine, o di spostarli da una zona all’altra in sequenza. Anche durante i combattimenti ci troveremo costretti a riposizionare i nostri eroi, in modo tale da liberarli da alcuni status negativi, come la paralisi.
Tornano inoltre tutte le meccaniche classiche che gli amanti della saga hanno imparato ad apprezzare nel corso degli anni, con l’aggiunta di alcuni nuovi minigiochi, quasi totalmente legati (ancora una volta) al corretto uso del portale. Nota di merito invece per gli scontri con i boss, che risultano veramente ben congegnati e (finalmente aggiungerei) poco prevedibili.
L’humour fa ancora una volta da padrone all’interno del gioco, con alcune battute veramente argute quando alcuni personaggi si incontrano l’un l’altro.
Migliorie anche nel reparto grafico, seppur lievi. D’altronde ritengo che sia molto impegnativo riuscire a incrementare nettamente l’aspetto visivo di questa serie se si vuole conservare ”l’anima LEGO”. Il reparto sonoro invece risulta quasi totalmente invariato rispetto ai precedenti capitoli; non che ci si potesse aspettare grossi cambiamenti d’altro canto.
I fan non dovranno attendere troppo per mettere le mani sul gioco, la cui uscita è prevista per il prossimo Settembre su PC, Xbox One e PS4.