Gamescom 2025: Samsung porta a Colonia i nuovi Odyssey G7 e rilancia sul gaming 3D

Samsung Odyssey G7 presentati a Gamescom 2025 con novità sul gaming 3D

La Gamescom è sempre il palcoscenico ideale per chi vuole mostrare al mondo le proprie novità. Anche quest’anno Samsung si è presentata a Colonia con il peso di chi domina il mercato dei monitor da gaming, forte di sei anni consecutivi da leader mondiale nelle vendite. Ma più che i numeri, a catturare l’attenzione dei visitatori è stata la voglia di spingersi oltre, con nuovi formati e tecnologie pensate per ridefinire l’esperienza di gioco.

I nuovi Odyssey G7 da 37’’ e 40’’

Il debutto principale è quello dei nuovi Odyssey G7, disponibili in due versioni da 37 e 40 pollici. Schermi enormi, che vanno oltre le dimensioni più diffuse e cercano di intercettare chi vuole trasformare il proprio setup in una vera e propria sala giochi domestica.

Il modello da 37 pollici si presenta in formato 16:9 con risoluzione 4K, mentre il 40 pollici opta per un ampio 21:9 in 5K WUHD, ideale per chi cerca un campo visivo più cinematografico. Non mancano tecnologie come HDR10+ Gaming, FreeSync Premium Pro e la certificazione VESA DisplayHDR 600, a cui si aggiunge la possibilità di gestire più finestre in contemporanea grazie al Picture-by-Picture.

Provandoli in fiera, lo schermo appare pensato per chi passa tante ore davanti al PC, tra gioco e produttività, con un occhio non solo alla fluidità ma anche al comfort.

Il ritorno del 3D (senza occhiali)

L’altra mossa che ha fatto discutere è il rilancio dell’esperienza Odyssey 3D, che elimina l’obbligo degli occhiali e punta tutto sulla profondità regolabile a seconda del gioco. È un ritorno coraggioso, perché la storia del 3D nel gaming è costellata di tentativi spesso finiti nell’oblio, ma Samsung sembra crederci davvero.

Alla Gamescom abbiamo visto demo di titoli come Stellar Blade e MONGIL: Star Dive, che sfruttano la nuova tecnologia per dare maggiore impatto visivo alle scene. L’effetto è convincente, ma resta la curiosità di capire se i giocatori saranno pronti ad abbracciare questa esperienza, o se resterà un vezzo per pochi appassionati.

Le partnership con gli sviluppatori

Un altro aspetto interessante è la presenza massiccia dei monitor Samsung negli stand di publisher di primo piano. Blizzard ha scelto gli Odyssey OLED G6 a 500 Hz per le postazioni di World of Warcraft, mentre Pearl Abyss ha mostrato Crimson Desert su oltre 180 unità tra G6 e G8.

È un segnale chiaro: le aziende non si limitano a presentare i monitor, ma vogliono che i giocatori li provino sul campo, dentro ai giochi che già amano o che attendono con impazienza. È una strategia efficace per legare la percezione del prodotto all’esperienza di titoli di grande richiamo.

La sensazione in fiera

Camminando tra gli stand della Gamescom si percepisce che Samsung non vuole solo vendere monitor, ma raccontare una visione: schermi sempre più grandi, prestazioni spinte all’estremo e un ritorno del 3D che prova a trovare il suo spazio.

La domanda è se il pubblico risponderà con lo stesso entusiasmo. Per ora, la curiosità c’è: i G7 hanno attirato lunghe file di visitatori e il 3D senza occhiali ha fatto alzare più di un sopracciglio. Non resta che vedere se queste novità sapranno conquistare anche nelle case dei gamer, lontano dalle luci e dall’adrenalina di Colonia.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here