
Il 6 dicembre 2025 GameStop ha tenuto il suo primo “Trade Anything Day”, una promozione pensata per accettare — per un giorno soltanto — una quantità straordinaria di oggetti portati dai clienti, in cambio di credito in negozio. Secondo quanto riportato da GameSpot, l’iniziativa ha registrato oltre 80.000 scambi negli USA in un solo giorno.
E come spesso accade quando si invita il pubblico a «scambiare qualsiasi cosa», tra gli oggetti consegnati ci sono stati esempi davvero bizzarri — e in alcuni casi inquietanti.
Oggetti improbabili consegnati per un credito da 5 dollari
Tra i contributi più strani spiccano una lince tassidermizzata, un’oca imbalsamata, un cartello di limite di velocità, una palla da bowling, una statuetta di “tiny Jesus”, VHS complete della serie Friends, Air Jordan vecchie, una collezione di bambole inquietanti, un disco Wii con l’app di Netflix, un ritratto incorniciato di un cane con le treccine. Persino una “literal can of whoop-ass” — una lattina dichiarata tale — è stata consegnata.
In un episodio singolare, qualcuno ha provato a portare un cane vivo — tentativo respinto dal personale. Un altro cliente avrebbe tentato di consegnare la sua carta di Social Security, ma anche in questo caso il negozio ha rifiutato. Curiosamente, pare che sia stata accettata anche una copia della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti.
L’offerta consisteva in un credito di 5 dollari per un solo oggetto per cliente, a patto che l’oggetto rientrasse nelle dimensioni di una scatola 20” × 20” × 20”. Lo staff di GameStop aveva comunque la discrezione di rifiutare l’accettazione di ogni elemento.
Trade Anything Day: marketing, traffico in negozio e qualche sorpresa sgradita
Dietro a Trade Anything Day c’è chiaramente una strategia di marketing pensata per riportare clienti nei negozi fisici — in un momento critico per il retail tradizionale. GameStop ha definito l’iniziativa come un modo di espandere l’usuale offerta di videogiochi e console, introducendo un “trade-in” per oggetti di ogni tipo (ovviamente compatibili con le regole).
Ma l’esperimento ha prodotto un mix delicato: da un lato alcune donazioni degne di nota — come generi alimentari in scatola raccolti per banche alimentari o rifugi per animali — dall’altro oggetti talmente bizzarri o disturbanti da sollevare interrogativi sul buon senso e sulla selezione finale dei materiali.
Qual è il destino di questi oggetti? GameStop non ha fornito dettagli: è «non immediatamente chiaro» cosa farà con tutti i contributi ricevuti.
Un esperimento che divide: divertimento, ironia… e perplessità
Trade Anything Day dimostra come — con la leva giusta — anche la logica del “trade-in” può diventare virale e capace di generare curiosità e traffico. Eppure emergono dubbi legittimi: tra oggetti seri, donazioni e trovate ironiche, la distinzione tra ciò che è sensato e ciò che è solo provocazione diventa labile.
La risposta del pubblico — anche con cose assurde — riflette la voglia di partecipazione, di scherzo o di fare “collezione di stranezze”. Ma allo stesso tempo pone una domanda: quanto può spingersi una promozione prima di perdere stabilità e credibilità?
Trade Anything Day sarà probabilmente ricordato come uno degli esperimenti più eccentrici nel mondo del retail videoludico. Se da un lato ha conquistato l’attenzione, dall’altro ha mostrato come certe iniziative, sottovalutando il buon senso, possano facilmente scivolare nell’assurdo.
Fonte: GameSpot










