Gamescom e titoli sportivi, si sa, vanno di pari passo, soprattutto quando si parla di calcistici le cui uscite si concentrano quasi sempre a poche settimane dalla kermesse tedesca.
Come ogni anno non poteva mancare FIFA 16 che si rinnova ancora una volta in vista della simulazione calcistica definitiva.
Quest’anno compaiono per la prima volta nella storia dei giochi di calcio le nazionali femminili, quasi per celebrare il recente successo statunitense in un mondiale che ha regalato tantissime emozioni. Il calcio femminile, però, è abbastanza diverso da quello maschile per ritmi, fisicità e agonismo e questa poteva essere la sfida più grande per EA che si è ritrovata a dover reinventare la fisica delle “calciatrici”; il team dietro alla simulazione calcistica migliore degli ultimi anni ha fatto sì invece che questo diventasse il loro più grande successo: il calcio femminile è stato implementato in FIFA in maniera egregia, soprattutto in merito a movenze, velocità di gioco, animazioni e controllo palla. Chi ha seguito la FIFA Women’s World Cup a giugno potrebbe riconoscere a colpo d’occhio lo stile di gioco tipico degli USA e la difficoltà nel far girare il pallone per le giocatrici meno abili. Il risultato è ancora migliore in quanto risulta impegnativo, divertente, diverso da ciò a cui è abituato il giocatore di FIFA.
Il calcio femminile è stato implementato in FIFA in maniera egregia, soprattutto in merito a movenze, velocità di gioco, animazioni e controllo palla.
L’altra grande novità è tutta nella nuova modalità implementata all’interno di FIFA Ultima Team (FUT). Sebastian Enrique, producer di FIFA 16, ci ha spiegato come il suo team stesse cercando di trovare qualcosa di nuovo da proporre ai fan di FUT, un nuovo modo di giocare che non snaturasse la modalità ma che potesse fornire un approccio alternativo soprattutto a chi vi si avvicina adesso e a chi magari inizia a stancarsi. Questa novità è FUT Drafts, dei tornei secondari ai quali è possibile accedere pagando una quota di iscrizione in denaro virtuale o in FIFA points.
Il gameplay ha comunque fatto dei passi in avanti, sopratutto in difesa, così come la somiglianza dei volti dei giocatori.
Una volta dentro si scelgono livello di difficoltà (al quale corrispondono premi differenti), modulo preferito e un capitano da una selezione di cinque. La disponibilità e il livello del capitano sono completamente random, ma determinano tutte le proposte successive. Messo in campo il capitano infatti bisogna andare su ciascun ruolo vuoto e scegliere un giocatore tra una proposta di cinque, e così via per tutti i ruoli, riserve comprese.
In qualche minuto il giocatore si ritrova con una squadra FUT inedita che lo accompagnerà lungo tutto il torneo, rendendo più o meno bene insieme anche a seconda del livello di intesa e della compatibilità con il ruolo. Finito il torneo la squadra sparisce e si ritorna al menù Ultimate Team, mentre il giocatore si porta a casa il premio corrispondente alle partite vinte sulle quattro da giocare (ciascuna contro una squadra sempre più impegnativa), con il premio migliore se si vince il torneo, arrivando ad ottenere quindi denaro virtuale, carte speciali o anche calciatori da usare permanentemente nel proprio Ultimate Team.
Il producer di FIFA 16 ci ha spiegato come il suo team stesse cercando di trovare qualcosa di nuovo da proporre ai fan di FUT. Questa novità è FUT Drafts.
In termini di gameplay aumenta il feeling con le condizioni del campo che influiscono maggiormente sulle prestazioni dei giocatori, appiattendo le disparità tecniche su campo bagnato e mettendo in risalto velocità e controllo palla sul soleggiato. In quest’ultimo caso il parametro di controllo palla del singolo calciatore diventa fondamentale per eseguire stop e movimenti di qualità, impedendo così alle squadre di fascia più bassa di mettere in atto il classico tiki taka come in FIFA 15. La soddisfazione più grande è vedere che adesso la difesa segue i giocatori, rendendo le troppo comuni fughe da passaggio filtrante alto un lontano ricordo. Questo farà sicuramente arrabbiare alcuni giocatori online che si affidavano totalmente a questa tecnica usata su attaccanti veloci, ma di sicuro rende l’esperienza più realistica e godibile per chi invece cerca una simulazione calcistica più ragionata.
C’è anche da dire che il resto non sembra aver fatto grandissimi passi in avanti; FIFA 16 si basa già sull’ottimo gioco che è FIFA 15 e ne migliora alcuni aspetti nel gameplay e nelle modalità, ma non si dovesse essere interessati a queste ultime si potrebbe arrivare a definirla un’espansione di FIFA 15.
La soddisfazione più grande è vedere che adesso la difesa segue i giocatori, rendendo le troppo comuni fughe da passaggio filtrante alto un lontano ricordo.
L’impegno di EA si vede tutto e FIFA 16 si riconferma ad altissimi livelli come FIFA 15, anche se forse l’engine fisico sul quale si basa inizia a non permettere più upgrade consistenti e le differenze si assottigliano. Il gameplay ha comunque fatto dei passi in avanti, sopratutto in difesa, così come la somiglianza dei volti dei giocatori. In termini di novità l’introduzione del calcio femminile è benvenutissima, mentre FUT Drafts potrebbe essere davvero la carta vincente per conquistare chi ancora non si è mai avvicinato a Ultimate Team. A Gamescom 2015 si è parlato anche della Carriera con nuove opzioni per allenare i giocatori più giovani e farne crescere i parametri ma bisognerà vedere nella versione finale quanto si rivelerà efficace e ben implementata. Fino ad allora possiamo solo apprezzare quanto visto finora e attendere una risposta dalla concorrenza per iniziare a capire chi potrà conquistarsi il titolo di simulazione calcistica dell’anno.
FIFA 16 sarà disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC a partire dal 22 settembre 2015.