Il settore della Robotica cresce a vista d’occhio, e nel giro di quattro anni abbiamo visto questa tecnologia applicata a molteplici aspetti, tra cui ovviamente quello lavorativo. C’è però spazio anche per lo svago per i ricercatori del Nara Institute of Science and Technology, in Giappone. L’idea, esposta all’11° Conferenza Internazionale sull’Interazione Uomo-Agente, è quella di realizzare dei compagni di gioco, principalmente indirizzati a individui come anziani o con disabilità che faticano a praticare giochi di gruppo.
Questo robot è capace di giocare ai videogiochi con altre persone e addirittura comunicare con esse. “Abbiamo lavorato su robot che possono chattare mentre guardano la TV insieme, e su una tecnologia di interazione che crei empatia, con lo scopo di realizzare un compagno robot che possa vivere insieme con le persone nella loro vita quotidiana”, ha spiegato Masayuki Kanbara, uno dei ricercatori del progetto, a TechXplore. “In questi documenti, abbiamo sviluppato un robot che gioca ai giochi insieme per dare opportunità ai ggiocatori di interaggire con il robot nel quotidiano”.
Il robot è basato su un sistema di dialogghi che supporta conversazioni fluide con le persone. Il sistema è capace di processare ciò che viene detto dalla persona per poi elaborare risposte opportune. Il robot sarebbe anche capace di pronunciare frasi legate a eventuali progressi nelggioco grazie a un sistema di adattamento sul contenuto. Ciò permette al robot di spiegare ciò che avviene a schermo con tono amichevole, senza far sentire a disagio l’umano. Il robot è addirittura capace di provare emozioni in base all’esito della partita. “Sarà felice quando vincerà e sarà frustrato quando perderà”, spiega Kanbara.
Il robot è stato testato con un totale di 30 partecipanti, col fine di provarne le potenzialità. A questi partecipanti è stato chiesto di giocare lo stesso gioco prima da soli, poi in compagnia del robot, e poi condividere il proprio parere. Secondo la maggior parte dei partecipanti, è stato più divertente giocare con il robot che da soli. “Nei recenti anni, alcuni hanno esplorato il potenziale dei videogiochi come strumenti per aiutare le persone anziane a mantenere attive le abilità mentali”, spiega Kanbara, aggiungendo appunto che questo robot può essere un ulteriore strumento.
Il progetto verrà migliorato, verranno eseguiti ulteriori esperimenti e si valuteranno anche altre applicazioni, dal gaming assistito all’istruzione. “In futuro, ambiamo a sviluppare un comportamento del robot che continui a motivare l’interazione sul lungo periodo, da mesi a anni”, ha concluso Kanbara. Che ne pensate?
Fonte: TGCOM24 – techxplore