Google accelera sull’energia nucleare per alimentare i campus AI gigawatt. La nuova frontiera dell’infrastruttura tecnologica

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Negli ultimi mesi del 2025, Google ha intensificato la sua strategia energetica per sostenere la crescente domanda di potenza richiesta dalle tecnologie di intelligenza artificiale, annunciando progetti di data center “AI campus” su scala gigawatt alimentati in larga parte da energia nucleare. Questa iniziativa nasce in risposta alla necessità di generare energia continua, affidabile e a basse emissioni per supportare i carichi di lavoro massicci dei sistemi AI e della loro infrastruttura di calcolo avanzata.

Il nucleo di questa trasformazione è l’utilizzo di reattori nucleari avanzati e piccoli reattori modulari (small modular reactors, SMR), che possono fornire elettricità stabile 24 ore su 24, superando alcune delle limitazioni tipiche delle fonti rinnovabili come sole e vento. I data center standard consumano quantità crescenti di energia a causa dell’espansione delle operazioni di addestramento e inferenza dei modelli di intelligenza artificiale: il solo consumo dei data center potrebbe crescere di oltre il 160% entro il 2030 se non si trovano soluzioni energetiche adeguate.

Un nuovo tipo di “campus” per l’IA

Secondo le informazioni raccolte, Google ha già avviato lo sviluppo dei primi tre campus AI su scala gigawatt che integreranno energia nucleare pulita come parte del loro mix di fonti. L’obiettivo è sfruttare la potenza generata dai reattori per alimentare i data center che gestiscono sempre più modelli e operazioni di AI su ampia scala, riducendo al contempo l’impatto ambientale rispetto alle soluzioni basate esclusivamente sui combustibili fossili.

Questi data center di nuova generazione non saranno semplici strutture isolate: piuttosto, saranno interconnessi con infrastrutture energetiche avanzate che includono partnership con utility e produttori di energia nucleare. Queste collaborazioni sono considerate fondamentali per garantire che la potenza fornita sia affidabile e in grado di sostenere le esigenze di calcolo sostenute nel lungo periodo.

Partnership strategiche e SMR

Una delle componenti principali del piano è rappresentata dai reattori modulari avanzati finanziati e sviluppati attraverso collaborazioni dirette con aziende specializzate nel nucleare di nuova generazione. Google, ad esempio, ha stretto accordi pluriennali con imprese come Kairos Power, che sta costruendo reattori modulari destinati a fornire energia pulita per le infrastrutture di calcolo. (Wikipedia) Questi SMR sono progettati per essere scalabili, più veloci da costruire rispetto ai reattori tradizionali e in grado di adattarsi alle esigenze di potenza dei campus AI, con prime unità previste attive già entro il 2030.

Non si tratta di un’iniziativa isolata: altre società, tra cui Elementl Power, stanno collaborando con Google per sviluppare progetti nucleari negli Stati Uniti che possano generare almeno 600 megawatt di energia pulita ciascuno, contribuendo a soddisfare la fame di elettricità derivante dai carichi di lavoro AI in rapida espansione.

Il ruolo delle centrali riattivate

Parallelamente allo sviluppo di SMR, Google sta anche partecipando alla riattivazione di centrali nucleari dismesse, come il Duane Arnold Energy Center in Iowa. Questo impianto, chiuso nel 2020, è nella fase di possibile riapertura e dovrebbe fornire circa 615 megawatt di energia entro la fine del decennio, sotto un accordo di fornitura di lungo termine stipulato con utilities e partner energetici.

Questa strategia è parte di un quadro più ampio che vede l’energia nucleare tornare al centro dell’attenzione nel settore tecnologico, grazie alla sua capacità di offrire produzione continua di energia a basse emissioni, un elemento critico per i data center AI che devono operare 24/7.

Implicazioni per il futuro del calcolo e dell’energia

Il progetto di campus AI alimentati da energia nucleare su scala gigawatt non rappresenta solo una soluzione tecnica, ma riflette una transizione strategica fondamentale per l’intero settore tecnologico. Con le previsioni che indicano un raddoppio o più della domanda elettrica da parte dei data center nei prossimi anni, la scelta di fonti energetiche affidabili e sostenibili diventa cruciale per sostenere l’espansione dell’intelligenza artificiale senza aggravare ulteriormente il carico ambientale.

Ciò implica una crescente convergenza tra tecnologia, infrastrutture energetiche e policy pubbliche, in cui l’energia nucleare diventa un elemento chiave della strategia energetica delle grandi imprese tecnologiche. Il ruolo dei reattori modulari e dei progetti di riattivazione degli impianti nucleari storici potrebbe quindi segnare una svolta nel modo in cui si alimenta l’AI su scala globale.

Fonte: Interesting Engineering

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