Secondo quanto rivelato da Google durante una conferenza dedicata al computer e alle nuove tecnologie, la divisione “X” dell’azienda multinazionale conosciuta per il suo motore di ricerca, sta sviluppando una nanoparticella in grado di scansionare un organismo vivente con il fine di ricercare e diagnosticare in maniera precoce gravi malattie, tra cui anche il cancro.
Una sfida sicuramente interessante che va a toccare il campo della prevenzione medica, ma anche dubbiosa. Pensare che un’azienda del calibro di Google farà ingerire alla popolazione mondiale una capsula contenete queste microparticelle può sollevare discussioni dal punto di vista della privacy e del trattamento di dati sensibili, anche se ovviamente Google assicura che l’uso sarà esclusivamente rivolto a scopi medico-scientifici.
Oltre a questo c’è anche il problema della perdita accidentale o della trafugazione dei dati; Google ha avuto più volte problemi relativi alla sicurezza.
Come ogni tecnologia all’avanguardia, anche questa di Google non è immune da dubbi e perplessità, tuttavia, se il suo utilizzo fosse controllato e utilizzato solo a scopo di prevenzione delle malattie si potrebbero indubbiamente salvare molte vite, considerando la mortalità di malattie come il cancro.
Fonte: Tuttoandroid