La nostra recensione di Gotham Knights, in uscita il 21 ottobre 2022 per PS5, X Box Series X/S e PC.
Dopo svariati anni dall’ultima ronda, Gotham ha di nuovo bisogno di aiuto e questa volta a giungere in soccorso dei cittadini non sarà il Cavaliere Oscuro, bensì i suoi quattro vigilanti! Gotham Knights si apre infatti con l’aspra battaglia tra Bruce e Ra’s al Ghul, la quale porterà alla distruzione della villa Wayne e alla morte di entrambi i personaggi.
La squadra di vigilanti composta da Robin, Batgirl, Nightwing e Cappuccio Rosso dovrà quindi fare del suo meglio e unire le forze per contrastare l’esponenziale aumento della criminalità a seguito della scomparsa di Batman, e per scoprire la verità dietro quanto successo a Bruce Wayne.
È qui che entra in gioco il giocatore, che dovrà farsi carico dell’eredità dell’Uomo Pipistrello e cercare, tassello dopo tassello, di ottenere le risposte che cerca.
Il battesimo del fuoco viene ovviamente fatto a suon di pugni e manganelli, in una missione tutorial atta a farci saggiare le potenzialità del personaggio scelto, del sistema di combattimento del gioco, delle abilità stealth e ovviamente delle sessioni investigative. Il nostro primo impatto non è stato dei migliori, soprattutto per una questione puramente tecnica di cui parleremo più avanti, ma anche a causa del fighting system forse fin troppo arcaico.
Non bastano un buon numero di animazioni di combattimento e di finisher a confezionare una sessione di combattimento all’altezza delle aspettative – soprattutto considerando la tetralogia di Batman Arkham – e manca, almeno nelle prime ore, un vero e proprio gameplay che non si limiti al button mashing. Anche le fasi stealth non miglioreranno la situazione a favore del titolo, proponendo sezioni di gioco fin troppo essenziali e prive di una sfida concreta.
Gotham Knights offre infatti uno stile di combattimento meno approfondito rispetto ai Batman Arkham, limitando le azioni di combattimento all’attacco leggero, pesante, a distanza e alla schivata. Le uniche variabili sono rappresentate dalle abilità speciali, che potranno essere attivate da una combinazione di tasti non appena la barra di carica sarà pronta. In generale, la maggior parte delle azioni in mischia verranno risolte con il solo ausilio di un singolo tasto.
Anche andando avanti nella trama la situazione non cambierà molto, ma verrà parzialmente redenta dalle varie attività secondarie che verranno offerte man mano dalla mappa, linfa vitale delle ronde notturne. Troviamo che quest’ultima fase sia sicuramente la più riuscita, e che riesca a redimere un sistema di combattimento fin troppo basilare, con sessioni di gioco abbastanza divertenti.
Centro nevralgico delle operazioni dei vigilanti sarà il tanto anticipato Campanile, che offrirà riparo all’intero gruppo. La base operativa permetterà al giocatore di seguire i vari indizi sulla trama principale che verranno ottenuti man mano, consentirà di sbloccare nuove abilità e potrà essere utilizzata per potenziare il nostro equipaggiamento o iniziare sessioni di addestramento in Realtà Aumentata. Soprattutto, il Campanile offrirà al giocatore la possibilità di selezionare uno dei quattro vigilanti.
Ritornando a parlare delle ronde notturne, quest’ultime sono come detto la colonna portante del gioco, che ci permetterà di girare per la città indisturbati spostandoci da tetto a tetto tramite il potente rampino, oppure sfrecciare tra le sue oscure strade con la BatCycletta.
Le nostre destinazioni potranno essere aree popolate dalle varie gang, attività secondarie dove dovremo far piazza pulita dei criminali e molto altro. Tutte queste possibilità ci permetteranno di guadagnare esperienza e componenti, ovviamente, ma anche di sbloccare preziose informazioni e nuovi indizi.
Durante la ronda non affronteremo però solamente combattimenti con le varie gang di Gotham, che rimarranno comunque il fulcro della modalità open world, ma anche sporadiche indagini volte a sgominare i piani dei criminali ancor prima che essi abbiano l’opportunità di agire.
Col passare del tempo e andando avanti con le missioni, gli scagnozzi delle varie gang avranno accesso a equipaggiamento specifico in base al super cattivo con cui si alleeranno. Tutto sommato la cosa non scombina troppo la base del gameplay, che rimarrà interamente fondata sull’attacco base e sulla schivata.
Questi crimini e le altre attività malavitose si divideranno in livelli, e risulteranno più o meno difficili a seconda del nostro equipaggiamento e del nostro livello. L’aspetto ruolistico, come avrete capito, è quindi molto forte ed è indubbiamente una delle caratteristiche fondamentali del titolo, che viene dominato da statistiche e numeri.
Non abbiamo mancato di testare pad alla mano tutti e quattro i vigilanti che verranno dati a disposizione, ognuno con un set di dialoghi esclusivi, stili di combattimento diversi e cutscene cucite su misura. L’aspetto che ci ha stupito in positivo è il fatto di aver trovato un grandissimo numero d’interazioni diversificate a seconda del personaggio che andremo a utilizzare, cambiando talvolta anche l’intero mood delle cutscene. Un primo incontro con Harley Queen effettuato con Nightwing, sarà infatti leggermente diverso rispetto a quello con Batgirl, che avrà un’altra prova attoriale ad hoc. Il succo della storia rimarrà ovviamente invariato, ma si tratta comunque di una chicca molto apprezzata!
Parlando della trama, siamo sicuri che i molti fan dell’uomo pipistrello non potranno dirsi troppo delusi dal proseguire della storia e dai personaggi storici della serie che la popoleranno. In scena, infatti, troveremo i nemici e alleati più celeberrimi di Batman, pronti a tormentare o ad aiutare i nostri quattro vigilante!
Il gruppo dovrà convincere la “città” di essere in grado di poter ereditare le responsabilità dell’eroe deceduto, ristabilendo quindi l’ordine nelle strade. Il ritmo narrativo ci è parso ben equilibrato e ponderato, riuscendo a tenere alta l’attenzione con molte cutscene dalla lunghezza adeguata e da dialoghi non troppo esasperanti. Durante il gameplay, inoltre, non saremo subissati da chiamate di sottofondo esageratamente lunghe o da sproloqui, ma ci verranno proposti solo gli aggiornamenti più urgenti ai fini del proseguimento della trama.
Collegandosi ai protagonisti, non possiamo non pensare che la presenza delle quattro “Maschere” avrebbe potuto giustificare una modalità co-op più completa e interessante, che sarebbe andata a sopperire alla mancanza di una base di gameplay solida, ma purtroppo non è così. Così come confermato qualche mese fa, la modalità cooperativa si limiterà a mettere in gioco al massimo due dei quattro protagonisti, proponendo dunque una modalità duo abbastanza scialba e non troppo dissimile dal gameplay in singolo.
Secondo un recente comunicato, è stata inoltre la suddetta modalità co-op ad aver azzoppato pesantemente un altro importante aspetto del titolo, che compromette la giocabilità in una maniera totalmente inaspettata. Aprendo per la prima volta Gotham Knights, infatti, siamo rimasti sconcertati dalla totale mancanza di una qualsiasi opzione che permettesse di passare ai 60 fps, requisito ormai fondamentale di un qualsiasi titolo per next-gen!
Su PlayStation 5 e Xbox Series – le uniche console su cui verrà lanciato il gioco – questa mancanza è semplicemente imperdonabile, e non viene assolutamente giustificata dall’aspetto grafico del titolo. Gotham Knights non è per niente un brutto gioco dal punto di vista visivo, lo vogliamo chiarire, ma pensiamo che non abbia una veste grafica tale da compensare una mancanza così imperdonabile.
La nebbia volumetrica che avvolge i palazzi e che fa trapelare i colori soffusi dei neon vicini, le shader di interior mapping che ricreano l’interno degli edifici attraverso le finestre, e le pozzanghere che riflettono l’anima oscura della città, ricreano una Gotham affascinante, ma non rappresentano di certo una scusante valida al lock a 30 fps.
Da notare anche la mancanza totale, questo su PS5, di un’integrazione della vibrazione aptica e dei trigger adattivi, a conclusione di un deludente pacchetto che poteva tranquillamente provenire da un titolo per PlayStation 4.
Per concludere, Gotham Knights ci sembra sinceramente una grande occasione mancata, che non permette ai discendenti dell’uomo pipistrello di splendere di luce propria in confronto agli altri titoli con protagonista Gotham City.
Il sistema di combattimento ridotto all’osso, la mancanza di una vera e propria componente cooperativa concreta e un aspetto tecnico da old gen minano profondamente le fondamenta di un titolo che a tratti riesce anche a dimostrarsi divertente, ma che non riesce a convincere nel lungo termine.
La trama e i personaggi non mancheranno di tenere incollati al pad gli appassionati della saga DC, ma il confronto con la tetralogia dei Batman di Rocksteady rende la vita difficile a questo ultimo titolo, che risulta essere troppo monotono e dominato da un gameplay fin troppo semplicistico.