Ecco la nostra recensione di Gran Turismo 7, cari Gametimers!
Dopo poco più di un anno e mezzo dall’annuncio, avvenuto insieme a quello di PlayStation 5, Polyphony Digital è finalmente pronta a far debuttare il suo nuovo simulatore di guida, e quale occasione migliore se non per il 25° anniversario della serie più longeva, e venduta, di PlayStation? Noi di GameTime l’abbiamo recensito per voi, spolpandolo il più possibile in questi giorni e, vi confessiamo, senza nemmeno riuscirci, tanto è vasto!
Sarà il GT migliore di sempre? Lo scoprirete solo nella recensione. Ma prima, un piccolo sportello dedicato agli ultimi cinque anni della serie, così da indirizzarvi poi nella recensione vera e propria. È doveroso, ai fini di farvi comprendere perché Polyphony, con Gran Turismo 7, ha dato tutto pur di ristabilire un concetto chiaro e semplice: il Re è tornato, all’insegna del car-porn più viscerale.
Gran Turismo 7 – Tuning estetico e meccanico
Queste auto potranno poi essere potenziate tramite un sistema di modifiche estetiche e meccaniche piuttosto ampio. Potremo andare a toccare ogni aspetto della meccanica, influenzando anche la risposta del motore e il suono dello stesso. Cambiando lo scarico, andremo inoltre a influenzare anche l’estetica dell’auto, la quale sfoggerà una marmitta molto più vistosa. Potremo, all’occorrenza e se mai capitasse di trovarne uno, cambiare addirittura il motore di un’auto e sostituirlo con quello di una vettura più potente.
Nello State of Play abbiamo visto una Volkswagen Beetle, ad esempio, montare il motore di una Porsche 911 GT3. Non sarà però l’unico caso. Potremo anche fare lo swap del motore di una Mazda Vision in una Mazda RX-7. Le possibilità sono molto ampie. Se poi ci servisse ulteriore potenza, potremo ricorrere al Nitro, che sarà inserito al posto del tasto Sorpasso. Potremo infine ottenere alcune modifiche speciali tramite i biglietti roulette che vinceremo durante il GT Cafè o con gli allenamenti giornalieri, come ad esempio un albero di trasmissione in carbonio.
Anche il Tuning estetico, disponibile nel GT Auto, è notevole. Avremo una discreta varietà di alettoni, paraurti e minigonne per buona parte delle auto. Moltissime di queste permetteranno inoltre l’allargamento della carrozzeria, e ogni alettone presenta la possibilità di modificare l’altezza, scegliendo tra tre preset (basso, medio e alto) e gli endplate. Chiaramente, gli alettoni andranno a influenzare la stabilità dell’auto, aggiungendo carico aerodinamico e permettendo a vetture stradali di poter addirittura correre contro vetture Gr.4 pur senza essere Gr.4 regolamentari. Ottimo modo per compensare l’assenza di qualche GT4, come la AMG GT4 o la Maserati Granturismo. Certo, non è come correre con una GT4 pura e cruda, ma per quello c’è Assetto Corsa Competizione.
Potremo poi creare livree di varia natura grazie al potente editor, ora ancora migliore di quello di GT Sport. Sarà possibile infatti editare anche i finestrini posteriori e laterali, modificare il banner sul cofano e la visiera del casco, che ora presenta anche più colorazioni. Anche i tool sono stati potenziati, permettendo una più facile duplicazione sull’altro lato. Infine ritorna la possibilità di importare sticker in formato .svg tramite il sito di Gran Turismo, rendendo l’editor di GT7 il migliore esistente in un videogioco, escludendo chiaramente gli editor dei sim su PC, i quali però fanno uso di programmi esterni.
Per chi volesse semplicemente colorare la propria vettura, vi confermiamo che saranno presenti migliaia di colorazioni diverse, tutte acquistabili presso il GT Auto. Tra esse troviamo sia le stesse colorazioni di GT Sport, sia colorazioni di brand reali o addirittura la possibilità di fare wrap in carbonio su tutta la carrozzeria. Potremo, all’occorrenza, cambiare anche l’intensità delle luci, la posizione della targa e la griglia dell’auto (seppur limitata a poche vetture), così come aggiungere il Roll Bar.
La scelta, insomma, sarà davvero vastissima, e continua ad alimentare ancora di più quella sensazione di car-porn che i ragazzi di Polyphony Digital, Yamauchi primo fra tutti, puntano a inserire nel gioco. Ma tutto questo non potrebbe essere così di impatto senza un comparto tecnico all’altezza, ed anche qui, fortunatamente, GT7 brilla, pur con qualche “ma”.