Il videogioco può diventare arte? E si può fare arte con i videogiochi? Questi sono i dubbi amletici che si sono posti gli autori di Grand Theft Hamlet, un machinima documentario che è stato realizzato all’interno di GTA Online.
Per questo caso potete fugare ogni dubbio, la risposta è sì. Tant’è vero che sta ricevendo una gran quantità di premi cinematografici e non tra cui anche quello del Roma Film Festival 2024.
Ma cos’è Grand Theft Hamlet? Si tratta di una sorta di inception, un documentario d’animazione realizzato con l’engine di un videogioco: GTA Online. La trama racconta gli anni del COVID e i lockdown, in un periodo in cui i teatri sono chiusi due registi e due attori creano altrettanti alter ego virtuali e all’interno di questo mondo virtuale provano a mettere in scena un’opera di William Shakespeare, ovvero l’Amleto.
Ne esce fuori qualcosa di unico e anche un po’ folle che però ci permette di scoprire anche quali sono le potenzialità del medium videoludico. Che con alcuni prodotti è sempre più vicino all’essere un metaverso a se, piuttosto che limitarsi solamente a intrattenere, proprio come ci hanno dimostrato in questi anni Minecraft, Roblox e Fortnite. E che proverà a fare anche GTA 6, secondo alcuni recenti report.
Fonte: Mubi