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Horizon Zero Dawn – La Recensione

horizon zero dawn

1 L’avventura ha inizio

Dopo circa quattro anni di assenza dal palcoscenico del mondo videoludico, il team dell’olandese Guerrilla Games torna alla carica abbandonando, dopo tanto tempo, la ben navigata serie sparatutto di Killzone, cambiando completamente genere e puntando tutto su un open world con tanta voglia di far parlare di sé: Horizon Zero Dawn.
Presentato per la prima volta in occasione dell’E3 2015, Horizon ottenne subito il plauso del pubblico e della critica, vincendo anche il premio come gioco più originale grazie alla sua ambientazione post-apocalittica fuori dai soliti canoni dei videogames. In un settore dove l’immaginario collettivo è ormai saldamente stretto a scenari “atomici” e vasti deserti abitati da mutanti, il gioco di Guerrilla Games stupisce fin dal primo istante presentando un mondo completamente dominato dalla natura, dove l’uomo è sopravvissuto ma la società dominata dalla ragione è regredita fino all’inverosimile. Ora, in un presente ubicato approssimativamente nel 3000 d.C., la razza umana è tornata a vivere in tribù isolate, a venerare feticci e divinità pagane e accogliendo l’unica verità che sembra essere rimasta in auge: la tecnologia è il male… quasi meglio di una puntata di Black Mirror.

2 Emarginati

In questo mondo lussureggiante ma allo stesso tempo primitivo, noi ci caliamo nei panni della giovane Aloy, membro emarginato della tribù dei Nora, una popolazione di abili guerrieri governati da una società matriarcale e devoti unicamente alla Madre, dea della natura che governa la Terra dalle sue dimenticate fondamenta di metallo fino alle cime innevate più alte. All’interno di questo gruppo, la nostra avventura comincia però in maniera atipica. Siamo emarginati perché abbiamo avuto la sfortuna di avere natali “differenti”, che non voglio svelarvi tra queste virtuali macchie di inchiostro, ma che riescono a calarci facilmente nei panni della protagonista, immergendoci in un gioco che non vuole solo intrattenere ma anche far riflettere su tematiche estremamente importanti, come diversità e razzismo. Volendo quasi essere una terribile profezia, Horizon Zero Dawn ci mette dinnanzi a un mondo ormai alla deriva, dove gli unici colpevoli di tale esagerato decadimento sono gli esseri umani. Un tempo dominatori incontrastati, scienziati ed eminenti leader politici, gli uomini sono ora ridotti a brandelli, divisi da alti muri e preconcetti che han nuovamente reso schiava l’umanità .
In questa Terra del futuro strappata dal passato più lontano, Aloy e il team di Guerrilla Games ci mostrano come gli ideali e la forza di un singolo possano però ribaltare le sorti di un’intera specie, infondendo coraggio e amore per se stessi anche in chi meno crede nel prossimo. La reazione che innescheremo in Horizon Zero Dawn sarà immensa e scuoterà le fondamenta della Terra stessa.

3 Un futuro che si perde nel passato

Dopo il collasso dell’umanità non è però tutto andato perduto. Gli sviluppatori ci consentono da subito di comprendere come la dicotomia tra tecnologia e natura sia riuscita a sposarsi in queste terre, al punto da concedere ai più impavidi tutti gli strumenti necessari per dominare le macchine che ormai popolano la Terra. Attingendo apparentemente dal bagaglio narrativo concessoci da film come il primo Jurassic Park, dove l’uomo usciva sconfitto nella battaglia contro le sue stesse creature nate in un laboratorio, il gioco ci mette a disposizione una magnifica selezione di armi e mezzi che attingono equamente da due epoche ben differenti. Per questo, accanto al nostro fidato arco e all’inseparabile lancia, troviamo anche strumenti più evoluti, come fionde in grado di lanciare proiettili esplosivi simili a granate, lancia trappole dal potere terrificante e l’oggetto più importante di tutti: il Focus.
In apparenza simile a un auricolare, il Focus ci fornisce una visione dettagliata del mondo che ci circonda. Come una sorta di binocolo hi-tech, dotato di tutte le meraviglie concesse dalla realtà aumentata della quale oggi si parla tanto, con esso possiamo scoprire ognuno dei punti deboli dei nostri nemici, che siano questi enormi macchine dall’aspetto “dinosauresco” o semplici umani. È proprio grazie a questo importante artefatto del passato che Aloy può avere una chance di affrontare anche il più possente dei nemici, mirando ai suoi talloni d’Achille come farebbe il più abile dei cacciatori. In tal merito, vi è però da sottolineare un’abissale differenza nel combattimento tra uomini e macchine: se le seconde dimostrano sempre di avere una IA ben sviluppata e dotata di tattiche avanzate, i primi sono invece dei meri fantocci, in grado raramente di mettere in difficoltà anche il giocatore più svogliato o disattento.

Horizon Zero Dawn ci fornisce tutti gli strumenti necessari per sviluppare tattiche adatte a ogni situazione.

Sensazionale, altri termini più adatti per descriverlo non ve ne sono, è effettivamente l’emozione che si prova durante le fasi di combattimento. Nascosti tra l’erba alta, alleata che dovremo imparare a sfruttare a dovere per non essere visti dalle nostre prede, possiamo esprimere tutto il nostro istinto predatorio indisturbati. Horizon Zero Dawn ci fornisce tutti gli strumenti necessari per sviluppare tattiche adatte a ogni situazione. Dalla frenesia della mischia, adatta a nemici più piccoli e indifesi, fino a più complicate tattiche di combattimento, le meccaniche presenti ci consentono di trovare il nostro personale approccio al gioco. Che sia questo stealth o “all’arma bianca”, troviamo a supportare i nostri sforzi tre differenti rami di abilità, ognuno di questi votato a un differente stile e completamente personalizzabile selezionando i talenti che più riteniamo inclini alla nostra causa. Per fare un esempio, è possibile concentrarsi sul perfezionamento nell’utilizzo dell’arco, ma al contempo spendere qualche punto abilità anche nel miglioramento del nostro mimetismo fuori dall’erba, così da trasformarci in una vera macchina da assassinio quasi invisibile agli occhi dell’avversario. Non manca neanche la possibilità di “convincere” alcune delle bestie robotiche che incontreremo a farci da cavalcature, con tanto di combattimento a cavallo.
A migliorare ulteriormente tale grado di personalizzazione, subentra anche un semplice sistema di crafting che si basa unicamente sul reperimento di materiali per costruire miglioramenti, pozioni, trappole e munizioni per la nostra Aloy: una trovata molto efficace che non va mai a disturbare troppo le nostre sessioni di gioco. Non mancano inoltre differenti tipi di armi e vestiario che possiamo acquistare dai molti mercanti che popolano il mondo di gioco; ogni opzione a nostra disposizione ci permette di rendere ancora più nostra la giovane protagonista, influenzando le sue statistiche. Possiamo quindi decidere di accostare all’equipaggiamento a distanza, con tanto di arco da cecchino, una veste in grado di potenziare la precisione, oppure una dotata di maggior resistenza fisica nel qual caso la situazione dovesse precipitare. Horizon Zero Dawn, in definitiva, mette a disposizione del giocatore ognuna delle sue feature per accogliere il giocatore, concedendo un’immersione pressoché totale.

4 Terra, 1000 anni dopo

Possiamo definire il mondo pensato, disegnato e poi realizzato da Guerrilla Games semplicemente come perfetto. Tralasciando il punto di vista meramente grafico, del quale parleremo tra poco, l’ambientazione di Horizon Zero Dawn non lascia spazio a errori di concepimento, mettendo in mostra una differenziazione di biomi magistrale, che si estende da innevati picchi montani a luccicanti terreni desertici estrapolati da luoghi magnifici come l’Arizona. Nell’immensa mappa, non vi è quasi traccia di zone vuote o abbandonate a loro stesse. Il team di sviluppo è infatti riuscito a rendere incredibilmente vivo il mondo, popolandolo di aree di caccia dove affrontare selvagge bestie cibernetiche delle più disparate dimensioni, accampamenti di banditi da razziare e liberare così che possano essere popolati da nuovi alleati, alti osservatori sui quali arrampicarsi e guardare tramonti e cieli stellati degni di un’opera d’arte, piccoli villaggi tribali ma anche qualche città più ambiziosa, grande e popolata da tantissimi individui. In un ambiente di gioco così vasto non mancano neanche miriadi di side quest e sfide di ogni genere. Dalla semplice caccia della preda più grande e temibile (abbattere alcune delle creature più mastodontiche vi darà un senso di soddisfazione esagerato) alla ricerca dei tanti oggetti collezionabili o segreti nascosti nelle viscere della Terra, Horizon Zero Dawn ci concede innumerevoli ore di divertimento aggiuntive che estendono moltissimo la durata di circa 30 ore della missione principale.

5 Bello, da mozzare il fiato

Come già ribadito, Horizon Zero Dawn è tecnicamente un titolo eccellente. Se dal punto di vista meramente tecnico possiamo trovare qualche fastidioso glitch (più volte è capitato di restare intrappolati dentro oggetti dello scenario o riuscire a trovare dei veri e propri punti ciechi da dove attaccare anche il nemico più complesso) e una certa carenza di accuratezza nello sviluppo della IA umana, in quanto a pura bellezza estetica il gioco ha carisma da vendere. Sviluppato con una prima versione del Decima Engine (motore grafico che lo stesso Hideo Kojima utilizzerà in Death Stranding), Horizon Zero Dawn si mostra come una vera opera d’arte videoludica. Dal ciclo giorno/notte, alle intemperie guidate da un sistema di meteo dinamico che potrà influenzare di molto la nostra caccia, ogni elemento artistico ci permette di abbandonarci completamente alla sessione di gioco catapultandoci in un mondo magnifico e brulicante di vita. Avendo potuto provare il gioco sia su una PlayStation 4 standard che una Pro, il motore ideato da Guerrilla riesce, quasi incredibilmente, a mantenere stabili gli FPS anche nelle mischie più accese e gli angoli più affollati di NPC nelle città più grandi. La differenza tra le due versioni, ovviamente, si nota bene: su PS4 Pro Horizon sprigiona tutto il suo potenziale, liberando una magnifica creatura, affascinante al punto di mozzare il fiato mentre si visitano le zone più spettacolari. Magnifici tramonti, praterie sconfinate popolate di mandrie di creature robotiche e picchi montani talmente alti da far venire i brividi, sono solo un minuscolo esempio di quel che potrete trovare girovagando nelle terre delle tribù. Non rende però giustizia la colonna sonora, decisamente troppo poco “epica” per un gioco come Horizon Zero Dawn , come anche lo storytelling e lo spessore di molti dei personaggi secondari (tranne un paio di eccezioni che scoprirete solo giocando). Un vero peccato, che storpia un poco quello che sarebbe potuto essere uno degli open-world meglio realizzati degli ultimi tempi.

6 Conclusioni

Al termine di questa recensione, l’unica cosa che resta da poter dire del gioco di Guerrilla Games è una semplice similitudine: Horizon Zero Dawn è una chimera, una creatura misteriosa che vi esorterà a scoprire ogni suo segreto ogni qual volta deciderete di dedicarle un pizzico del vostro tempo. Terminare il gioco in meno di 30 ore vi dico subito che è impresa impossibile. Ogni luogo da visitare, ogni nuova creatura che incontrerete e ogni missione aggiuntiva che vi sarà affidata diverranno presto una droga, un qualcosa di indispensabile e irresistibile. Vi capiterà di perdere anche delle ore intere a scattare fotografie attraverso l’apposita “modalità foto” presente nel gioco. Vi lascerete trascinare dalla folla di persone che troverete nella grande città di Meridiana. Vi perderete tra le alte fronde delle foreste all’inseguimento della vostra ultima preda. Horizon Zero Dawn vi trasporterà in un luogo fantastico, affrontando tematiche attuali e importanti  e spingendovi a riflettere, se lo vorrete.  Ricordate, la Terra non è più vostra e faticherete per riconquistarla. Statene certi.

Horizon Zero Dawn - Launch Trailer | PS4

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
9
horizon-zero-dawn-la-recensione<strong>PRO</strong><br> Un mondo immenso, brulicante di vita<br> La giovane Aloy vi conquisterà immediatamente<br> Grafica eccellente, quasi un'opera d'arte<br> <strong>CONTRO</strong><br> Personaggi secondari poco riusciti<br> Trama coinvolgente ma poteva essere raccontata meglio<br> Qualche glitch e bug di troppo<br>

2 Commenti

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