Il sequel cancellato Dante’s Inferno svelato si doveva intitolare Dante’s Purgatorio. Dettagli inediti dai documenti di sviluppo

Dante’s Purgatorio cancelled sequel Dante’s Inferno details revealed

Quindici anni dopo la pubblicazione di Dante’s Inferno, sviluppato da Visceral Games e pubblicato da Electronic Arts nel 2010, emergono nuovi dettagli sul sequel mai uscito intitolato Dante’s Purgatorio. Alcune fonti hanno avuto accesso a documenti, concept art e a una sceneggiatura di circa 240 pagine scritta da Joshua Rubin (già co-autore di Assassin’s Creed II).

Nel progetto originario Dante non solo avrebbe continuato il viaggio iconico tra Inferno, ma sarebbe salito nel Purgatorio per espiare i peccati e ascendere verso il Paradiso: ogni terrazza della montagna sarebbe stata legata a uno dei sette peccati capitali, e la battaglia tra angeli e demoni avrebbe preso tutta l’ampiezza epica di una trilogia.

Quali caratteristiche avrebbe avuto il gioco

In Dante’s Purgatorio erano previste nuove meccaniche: arrampicate, ambientazioni verticali, abiti angelici, alleanze con Virgil e Lucia, combattimenti contro arcangeli come Uriel e Gabriel. Il sistema di combattimento sarebbe stato debitamente evoluto rispetto al primo capitolo, ampliando il gameplay hack-and-slash con momenti esplorativi e sequenze cinematiche più marcate. Il documento di sviluppo faceva anche riferimento a un terzo episodio, Dante’s Paradiso, che avrebbe portato l’azione sulla Terra con la figlia di Dante in prima linea.

Perché il progetto non è mai stato pubblicato

Nonostante l’ambizione, Dante’s Purgatorio è rimasto «nel cassetto». Le ragioni citate includono vendite insufficienti del primo gioco, cambi di strategia nella società, chiusura dello studio Visceral e mancanza di supporto continuativo per la IP. Il fatto che oggi si abbiano materiali concreti (script, storyboard, concept art) rende la vicenda più reale e la trasforma in un caso emblematico di “cosa sarebbe potuto essere” nel mondo dei videogiochi.

Cosa significa per i fan e per il medium videoludico

Per i fan del primo capitolo e degli hack-and-slash, la rivelazione di Dante’s Purgatorio è un’occasione per riflettere su quanto potenziale non sfruttato ci sia dietro alcune IP. Dal punto di vista del medium, questa vicenda evidenzia l’importanza della documentazione interna, del passaggio da concept a gioco e del fatto che lo sviluppo non sempre si traduce in prodotto finito. È un monito sul valore della conservazione dei materiali di produzione videoludica.

Fonte: GameSpot

FONTEGameSpot

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